Mese: Dicembre 2013

Valve spedisce ai tester le Steam Machine in casse di legno

Nel fine settimana Valve ha spedito i primi prototipi di Steam Machine a coloro che sono stati selezionati per il beta test. Se esteriormente lo chassis non è molto differente da quello che ci aspettavamo, la compagnia di Bellevue ha inserito le nuove macchine da gioco all’interno dieleganti casse di legno, con tanti riferimenti al mondo Valve e ai suoi giochi.

Steam Machine

Nella parte superiore del case si trovano 300 fori per la ventilazione, mentre una piccola parte accoglie il nome del tester selezionato. Una confezione molto creativa, quindi, mentre il sistema potrebbe variare esteriormente anche in maniera significativa con le unità definitive che raggiungeranno i negozi l’anno prossimo.

Steam Machine

Come promesso, inoltre, Valve ha reso disponibile pubblicamente il nuovo SteamOS. Il nuovo sistema operativo basato su Linux pesa 960MB e può essere utilizzato solo con le Steam Machine, “a meno che tu non sia un intrepido hacker di Linux”, dice la stessa Valve.

Steam Machine

È online una FAQ con tutte le informazioni necessarie all’installazione di SteamOS. Valve chiarisce che si tratta di una derivazione di Debian Linux, con la prima versione basata su Debian 7.1. L’installazione di SteamOS cancellerà tutti gli altri contenuti presenti sul sistema. Inoltre, è compatibile solo con hardware Nvidia, mentre i driver per le GPU AMD e Intel sono ancora in fase di sviluppo e affinamento. Il sistema operativo si aggiorna automaticamente nel momento in cui sono disponibili nuove versioni.

Per il download premete qui.


IL FUTURO DELL’IT CON RED HAT

Red Hat annuncia la disponibilità di Red Hat
Enterprise Linux 7 in versione beta , pensata per
rappresentare la base di future architetture
applicative fornendo la flessibilità, scalabilità e
prestazioni necessarie per implementarla su
infrastrutture bare metal, virtuali e cloud.
Basata su Fedora 19 e sull’upstream del kernel
Linux 3.10 , Red Hat Enterprise Linux 7 offre agli
utenti nuove funzionalità che semplificano e
automatizzano installazione, implementazione e
gestione, potenziano la facilità d’uso e
garantiscono massima stabilità.
La release beta aggiunge valore a progetti
nuovi ed esistenti integrando funzionalità
chiave per migliorare attività It importanti come
la virtualizzazione e lo storage, offrendo
un percorso chiaro verso il cloud ibrido aperto .
Con Red Hat Enterprise Linux 7 le applicazioni
possono essere create e implementate in
ambienti isolati con tecnologia Linux Container
come Docker . Le risorse di sistema possono
essere partizionate per ogni container, fornendo
a ciascuna applicazione le risorse appropriate e
l’isolamento di sicurezza di cui necessitano.
Red Hat Enterprise Linux 7 offre una funzionalità
di upgrade in-place per implementazioni server
comuni, permettendo ai data center di migrare
sistemi Red Hat Enterprise Linux 6.5 esistenti a
Red Hat Enterprise Linux 7.
I file system all’interno di Red Hat Enterprise
Linux 7 continuano a essere un focus, con
miglioramenti ai sistemi ext4 e btrfs. La release
comprende Xfs come file system di default,
scalato per incrementare la dimensione
massima di file system stand alone da 16 TB a
50 TB, e offre il supporto per block size fino a 1
MB, riducendo in modo significativo il tempo
dedicato all’allocazione dei blocchi ed alla
riduzione della frammentazione. Btrfs , file
system emergente, sarà disponibile come
preview in Red Hat Enterprise Linux 7 e
comprende gestione di volumi, supporto
snapshot, e capacità checksum per validare
l’integrità di dati e metadati.
Potenziato anche lo storage con il supporto di
configurazioni su larga scala, compreso quello
per gli array enterprise, e con nuove
funzionalità che semplificano la gestione di
ambienti storage eterogenei.
Per i data center in cui la co-esistenza di Red
Hat Enterprise Linux 7 e Microsoft Windows
Server è fondamentale, Red Hat Enterprise Linux
7 offre maggiori capacità di interoperabilità. I
professionisti It possono unire le infrastrutture
Windows e Linux integrando i sistemi Red Hat
Enterprise Linux 7 e Samba 4.1 con i domini
Microsoft Active Directory esistenti. In aggiunta,
il personale può decidere di adottare Red Hat
Enterprise Linux Identity Management in una
zona di fiducia parallela ad Active Directory,
sfruttando gli investimenti esistenti.
Infine, Red Hat Enterprise Linux 7 semplifica
configurazione e gestione con strumenti
condivisi per networking, storage, file system,
prestazioni, identità e sicurezza. E lo fa
fornendo un framework Linux che si interfaccia
con altri sistemi diffusi attraverso OpenLmi. I
system administrator possono così utilizzare lo
scripting e le Api per automatizzare la gestione
tra sistemi.


Valve spedisce ai tester le Steam Machine in casse di legno

“Nel fine settimana Valve ha spedito ai tester
selezionati i primi prototipi di Steam Machine.
È, inoltre, adesso possibile scaricare il nuovo
SteamOS.”
Nel fine settimana Valve ha spedito i primi
prototipi di Steam Machine a coloro che sono
stati selezionati per il beta test. Se
esteriormente lo chassis non è molto differente
da quello che ci aspettavamo , la compagnia di
Bellevue ha inserito le nuove macchine da gioco
all’interno di eleganti casse di legno , con tanti
riferimenti al mondo Valve e ai suoi giochi.
Nella parte superiore del case si trovano 300
fori per la ventilazione, mentre una piccola
parte accoglie il nome del tester selezionato.
Una confezione molto creativa, quindi, mentre il
sistema potrebbe variare esteriormente anche in
maniera significativa con le unità definitive che
raggiungeranno i negozi l’anno prossimo.
Come promesso , inoltre, Valve ha reso
disponibile pubblicamente il nuovo SteamOS . Il
nuovo sistema operativo basato su Linux pesa
960MB e può essere utilizzato solo con le
Steam Machine, “a meno che tu non sia un
intrepido hacker di Linux”, dice la stessa Valve.
È online una FAQ con tutte le informazioni
necessarie all’installazione di SteamOS. Valve
chiarisce che si tratta di una derivazione di
Debian Linux, con la prima versione basata su
Debian 7.1. L’installazione di SteamOS
cancellerà tutti gli altri contenuti presenti sul
sistema. Inoltre, è compatibile solo con
hardware Nvidia, mentre i driver per le GPU
AMD e Intel sono ancora in fase di sviluppo e
affinamento. Il sistema operativo si aggiorna
automaticamente nel momento in cui sono
disponibili nuove versioni.


Mageia 4 Beta 2 – arriva Mesa 10 e il Kernel 3.12.3

E’
da
poco
disponibile
la
seconda
Beta
della
nuova
Mageia
4,
versione
in
fase
di
sviluppo
che include diversi aggiornamenti rendendo la
distribuzione stabile e funzionale.
Mageia
Linux
è
una
distribuzione
Linux
sviluppata
da
alcuni
ex
developer Mandriva che hanno deciso di
puntare in un progetto tutto nuovo senza fini di
lucro nel quale è la community a decidere lo
sviluppo e mantenimento del progetto.
Gli sviluppatori Mageia hanno rilasciato la
seconda beta dedicata alla futura versione 4
release che renderà più matura e completa la
distribuzione grazie a svariati aggiornamenti e
l’introduzione di diverse ottimizzazioni e
migliorie varie.
Mageia 4 Beta 2 porta con se il nuovo Mageia
Welcome utile finestra che sia avvia per la
prima volta post installazione che include i
collegamenti per accedere ai principali portali
come forum, segnalazione bug, home ecc di
Mageia oltre ad inserire utili informazioni sul
nuovo sistema operativo.
Nel nuovo Mageia 4 Beta 2 troviamo diversi
pacchetti aggiornati all’ultima versione stabile
disponibile, tra questi troviamo anche il Kernel
Linux aggiornato all’ultima versione 3.12.3 che
include diverse migliorie per nuove periferiche e
soprattutto delle ottimizzazioni per schede
grafiche Intel, AMD e Nvidia.
Aggiornamento anche l’ambiente desktop KDE
alla versione 4.11.3 , e soprattutto Mesa alla
versione 10.0 che include il supporto per
OpenGL 3.2 e 3.3 e molte altre importanti
ottimizzazioni.
Mageia 4 Beta 2 aggiorna anche il server
grafico X.org alla nuova versione 1.14.4 e
systemd alla versione 208, per maggiori
informazioni basta consultare le note di rilascio
da questa pagina.
Home Mageia


Conky vision data, ora previsioni meteo integrate al vostro desktop

In questa guida vedremo come integrate Conky Vision all’interno della nostra distribuzione Linux ed avviarlo automaticamente all’avvio.

Per chi non lo sapesse Conky è un semplice tool open source (specifico per Linux) che ci consente di avere degli widget completamente personalizzati all’interno del nostro desktop che forniscono informazioni utili sul nostro sistema, news, email da leggere, previsioni meteo ecc il tutto richiedendo pochissimi MB di memoria RAM. Oggi vi vogliamo presentare il tema Conky Vision un’interessante progetto con il quale potremo avere data e ora e le previsioni meteo della giornata odierna e dei prossimi quattro giorni all’interno del nostro desktop. Caratteristica di Conky Vision è quella di richiede pochissimi MB e fornire un look moderno grazie ad icone monocromatiche e dal font Raleway presenti nel tema che possiamo anche scaricare dalla pagina dedicata del portale Google Fonts.

Prima d’installare Conky Vision dovremo installare conky e curl dipendenza necessaria per il corretto utilizzo del tema, basta digitare da terminale:

sudo apt-get install conky-all curl

Ora possiamo scaricare Conky Vision da questo link estrarre il file e copiamo / spostiamo la cartella .conky-weather nella home mentre i file font raleway_thin.otf e Raleway-Regular.ttf presenti nella cartella Raleway dovremo spostarli nella cartella .fonts presente sempre nella nostra home (di default è nascosta per visualizzarla basta cliccare su Ctrl+h oppure F8 se utilizziamo Dolphin).

Ora dovremo collegarci al portale weather.yahoo inserire il nome della nostra località, noteremo nell’url il codice che dovremo inserire nel file di configurazione di conky come da immagine sotto.

nel mio caso inserendo Verona avrà come risultato il codice 725791, a questo punto scegliamo un tema tra i cinque disponili e avviamo con l’editor di testo il file .conkyrc e inseriamo il codice nell’url appena dopo TEXT sostituendo l’attuale 44418 come da immagine sotto.

Non ci resta che salvare il file .conkyrc nella cartella home, ora possiamo già avviare il Conky Vision digitando da terminale:

conky -c ~/.conkyrc

se utilizziamo Ubuntu molto probabilmente avremo dei problemi nella visualizzazione del tema, per risolvere questo problema basta avviare il file .conkyrc e togliere il cancelletto alla riga #own_window_argb_visual yes che diventerà own_window_argb_visual yes e salviamo.

Per avere Conky Vision già avviato all’avvio della nostra distribuzione basta digitare da terminale:

sudo -s cd /opt/wget http://sourceforge.net/projects/linuxfreedomfor/files/conky/conky-st art chmod +x conky-start exit

Non ci resta che dire al nostro sistema di avviare l’eseguibile all’avvio. Per farlo basta andare in Sistema -> Preferenze -> Applicazioni d’Avvio -> Aggiungi ed inseriamo:

Alla voce Nome: conky-start Alla voce Comando: /opt/conky-start La voce Commento possiamo lasciarla anche vuota o scrivere: Avvio di conky

Clicchiamo su Salva.

Al nostro riavvio avremo dopo 20 secondi Conky Visio avviato.


Flli multiconverter, finalmente il porting python

Nuovo ed importante aggiornamento per FF Multi Converter, la nuova versione 1.6.0 termina la migrazione in python3 e aggiunge diverse migliorie.

FF Multi Converter è un software open source, specifico per Linux, che fornisce all’utente un completo sistema per la conversione di file multimediali. Basato su ffmpeg/avconv, PIL e unoconv, FF Multi Converter ci consente di convertire facilmente file audio, video, immagini e documenti direttamente da un’unica finestra senza dover utilizzare una specifica applicazione per ogni tipologia di file. Attraverso FF Multi Converter potremo convertire i nostri file audio e video nei formati aac, ac3, afc, aiff, amr, asf, au, avi, dvd, flac, flv, mka, mkv, mmf, mov, mp3, mp4, mpg, ogg, ogv, psp, rm, spx, vob, wav, webm, wma e wmv ed immagini nei formati bmp, cgm, dpx, emf, eps, fpx, gif, jbig, jng, jpeg, mrsid, p7, pdf, picon, png, ppm, psd, rad, tga, tif, webp, xpm ed inoltre potremo convertire documenti nei formati doc, odt, pdf, html, ppt, txt, sdw, xls e rtf il tutto da un’unica applicazione.
I developer FF Multi Converter hanno annunciato il rilascio della nuova versione 1.6.0, importante aggiornamento che migliora l’integrazione in nuove distribuzioni Linux grazie alla migrazione in Python 3.

FF Multi Converter 1.6.0 migliora anche la conversione delle immagini digitale sostituendo ImageMagick con la libreria PythonMagick, la nuova versione ci consente anche di aggiungere nuove opzioni da riga di comando per la conversione delle nostre immagini.
Con il nuovo FF Multi Converter 1.6.0 troviamo corretti alcuni bug, inoltre la nuova versione include nuove traduzioni tra queste anche la traduzione in lingua italiana oltre alla lingua spagnola, cinese (Taiwan) e malese.
In questa pagina troverete le note di rilascio del nuovo FF Multi Converter 1.6.0.

Per installare FF Multi Converter in Ubuntu e derivate (compreso Linux Mint):
sudo add-apt-repository ppa:ffmulticonverter/stable
sudo apt-get update
sudo apt-get install ffmulticonverter ffmpeg unoconv python-pythonmagick

FF Multi Converter 1.6.0 è disponibile anche su Arch Linux grazie ad AUR, per installare l’applicazione in altre distribuzioni Linux basta consultare questa pagina


Stando ad Hewlett Packard nel futuro troveremo sempre più sistemi basati architettura ARM basati su Android e Linux.

In

Barcellona, Sridhar Solur,

sezione Enterprise Mobility e Cloud Services di Hewlett Packard ha espresso una sua opinione suli futuro, indicando che nel mercato avremo sempre più sistemi basati su architettura ARM, tagliando cosi fuori Intel e Microsoft. Una dura dichiarazione fatta soprattutto a due aziende hanno fatto bene o male grande HP diventando leader mondiale nella produzione e vendita di personal computer e server.

Sridhar

l’azienda

personal

processore Intel e sistema operativo Microsoft Windows,

spediti circa 3 miliardi si sistemi mobili basati su architettura ARM.

“Osservate il diverso business model tra Intel e ARM,

Microsoft non c’è più nessuno che si fa pagare per il sistema operativo” cosi ha indicato Solur puntando il dito contro l’azienda di Redmond e le licenze ancora presenti nei propri sistemi operativi, mentre sistemi operativi mobili come Android, Firefox OS, Ubuntu Touch ecc sono open source e grauiti.

Per cercare di contrastare il dominio mobile che vede ormai

Apple, Qualcomm, Google

iniziato

alternativa ad ARM grazie alle nuove CPU Atom, Microsoft molto probabile rilascerà le future versioni di Windows Phone e Windows 8 RT gratuitamente ai vari produttori.

Hewlett Packard ha iniziato a rilasciare nuovi personal computer con Linux preinstallato, solo in India nel 2013 sono stati consegnati oltre 1.5 milioni in di pc con Ubuntu Linux preinstallato, inoltre l’azienda ha rilasciato in quest’ultimo anno i primi tablet ARM basati su Android.

via


Grub Customizer 4.0 aggiunge la nuova opzione Ripristina e molto altro ancora

Grub Customizer si aggiorna alla nuova versione 4.0 e aggiunge diverse ottimizzazioni e nuove funzionalità, ecco come installarlo in Ubuntu e derivate.

Grub Customizer è un’applicazione open source dedicata alla gestione e personalizzazione del bootloader GRUB. Attraveso Grub Customizer potremo impostare il nostro sistema operativo predefinito di default, impostare di default l’ultimo sistema operativo utilizzato, aggiungere nuove opzioni all’avvio del sistema (esempio possiamo attivare o disattivare il recovery), cambiare lo sfondo, risoluzione, colore e caratteri e molto altro ancora.
Da notare inoltre che Grub Customizer supporta GRUB 2 e anche BURG un boot loader alternativo in grado di offrire una maggiore personalizzazione e funzionalità confronto il bootloader Grub. I developer del progetto Grub Customizer hanno rilasciato la nuova versione 4.0, importante aggiornamento che migliora il supporto per nuove distribuzioni Linux includendo anche nuove ed utili opzioni.

Grub Customizer 4.0 effettua un backup della configurazione del bootloader prima di effettuare le modifiche, questa funzionalità di consente di ripristinare Grub come da default con un semplice click evitando cosi problemi che possono insorgere da risoluzioni errate ecc.
Gli sviluppatori di Grub Customizer hanno inoltre effettuato alcune correzioni all’interfaccia grafica migliorando la comparsa delle varie impostazioni, aggiunto il supporto per fallback su sistemi senza grub-mkdevicemap/device.map (per una migliore compatibilità) aggiunta inoltre la rilevazione di ricambio script (non più duplicati quando grub script vengono sostituiti da un aggiornamento di grub).
In questa pagina troverete le note di rilascio del nuovo Grub Customizer 4.0.

Grub Customizer 4.0 è già disponibile per Ubuntu e derivate basta digitare da terminale:
sudo add-apt-repository ppa:danielrichter2007/grub-customizer
sudo apt-get update
sudo apt-get install grub-customizer
Grub Customizer è disponibile anche per Arch Linux attraverso AUR


steam os è uscito in beta, pronto a l’intallazione.

guida in inglese:http://store.steampowered.com/steamos/buildyourown

guida italiana.

SteamOS Beta è la prima release pubblica del nostro sistema operativo basato su Linux. Il sistema di base attinge da Debian 7, nome in codice Debian Wheezy. Il nostro lavoro si basa sulla parte superiore del nucleo Debian solido e ottimizza per un’esperienza di soggiorno. La maggior parte di tutti, è una piattaforma aperta di Linux che ti lascia in pieno controllo. Si può prendere in carico il sistema e installare nuovo software o contenuto che si desidera.

Installazione e personalizzazione SteamOS

Quali sono i requisiti hardware SteamOS?

Processore:
Processore compatibile con Intel o AMD a 64-bit
Memoria:
4 GB o più di RAM
Hard Drive:
Disk da 500 GB o superiore
Scheda video:
Scheda grafica NVIDIA 
(AMD e Intel supportano la grafica in arrivo!)
Ulteriori:
Supporto per l’avvio UEFI 
porta USB per l’installazione

Come faccio a installare SteamOS?

Ci sono due diversi metodi di installazione per SteamOS. Il metodo consigliato è il metodo di installazione predefinita, che è basato su immagini di installazione utilizzando CloneZilla pre-configurato. L’altro metodo utilizza Debian, che consente la personalizzazione dopo un gradino di installazione automatica. Si prega di scegliere uno di questi metodi indicati.

ATTENZIONE: Entrambi i metodi di installazione cancellerà tutti i contenuti sul computer di destinazione

L’installazione di default

Sarà necessario creare un sistema SteamOS Ripristino configurazione di chiavetta USB per eseguire questa installazione.L’immagine qui fornite richiede almeno un disco da 1 TB.

  1. Scarica il SteamOS di default beta installazione
  2. Formattare una chiavetta USB da 4GB o più grande con il file system FAT32. Usare “SYSRESTORE”, come il nome della partizione.
  3. Decomprimere i contenuti di SYSRESTORE.zip a questa chiavetta USB per creare Ripristino configurazione di sistema chiavetta USB.
  4. Mettere Ripristino configurazione di sistema chiavetta USB nel computer di destinazione. Avviare la macchina e dire al BIOS per avviare fuori il bastone. (Di solito qualcosa come F8, F11 o F12, si apre il menu di avvio del BIOS).
  5. Assicurarsi di selezionare la voce UEFI, può sembrare qualcosa come “UEFI: Patriot Memory PMAP”. Se non vi è alcuna voce UEFI, potrebbe essere necessario abilitare il supporto UEFI nella configurazione del BIOS.
  6. Selezionare “Ripristina l’intero disco” dal menu di GRUB.
  7. Quando è completato, si spegnerà. Accendere la macchina per avviare i vostri SteamOS re-immaginata di fresco.

Installazione personalizzata

Il secondo metodo è basato sulla Installatore Debian. Si richiede più passaggi di configurazione:

  1. Scarica il SteamOS personalizzati beta installazione
  2. Decomprimere il file SteamOS.zip ad un vuoto, FAT32 formattato chiavetta USB.
  3. Mettere la chiavetta USB nel computer di destinazione. Avviare la macchina e dire al BIOS per avviare fuori il bastone.(Di solito qualcosa come F8, F11, o F12 si apre il menu di avvio del BIOS).
  4. Assicurarsi di selezionare la voce UEFI, può sembrare qualcosa come “UEFI: Patriot Memory PMAP”. Se non vi è alcuna voce UEFI, potrebbe essere necessario abilitare il supporto UEFI nella configurazione del BIOS.
  5. Selezionato “Automated install” dal menu.
  6. Il resto della configurazione è automatica e verrà ripartizionare il disco e installare SteamOS.
  7. Dopo l’installazione è completa, accedere al sistema risultante (utilizzando la sessione Gnome) con l’account predefinito “vapore”. La password è “vapore”. Eseguire vapore, accettare la EULA, e lasciarlo bootstrap. LOGOFF l’account vapore.
  8. Accedere con l’account “desktop”. La password è “desktop”.
  9. Da una finestra di terminale, eseguire ~ / post_logon.sh. Ciò richiederà una password – inserire “desktop”. Questo script eseguirà le personalizzazioni post-installazione, eliminare se stesso, quindi riavviare in capture utility partizione di ripristino.
  10. Conferma “y” per continuare e verrà creata la partizione di ripristino. Al termine, riavviare nelle tue SteamOS appena installati.

Smartphone Ubuntu presto realtà, il telefono Linux pronto nel 2014

ROMA – Il tentativo del lancio di uno smartphone Ubuntu sul mercato era fallito ma ora Canonical ci riprova e trova un modo di produrre un terminale da immettere sul mercato. Pare che l’azienda abbia firmato un contratto anche se non si conosce il parter. La notizia è stata divulgata dalle pagine di CNET e sembra che entro il 2014 il telefonino tanto desiderato possa trovarsi sugli scaffali degli store. I tempi sono anche quelli più adatti visto che l’uscita dell’ultima release della distribuzione Linux, soprannominata Saucy Salamander, ha avuto come principale fattore di novità proprio l’aumentata e allargata compatibilità con i dispositivi come smartphone e tablet, anche grazie alla consacrazione del nuovo stack grafico basato su XMIR. L’intento non è quello di creare uno smartphone di nicchia ma l’azienda ha serie intenzioni di lancarsi nel campo della telefonia.


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