Mese: Giugno 2014

Skype 4.3 per Linux, migliora il supporto audio

La nuova versione del client VoIP per Linux aggiunge il supporto per PulseAudio 3.0 e 4.0, mentre è stato eliminato il supporto per Alsa.

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Dopo aver dedicato molto tempo ai sistemi operativi più diffusi, in particolare alle versioni mobile del client VoIP, Microsoft ha finalmente annunciato la disponibilità di un aggiornamento per LinuxSkype 4.3 non introduce novità eclatanti, ma tante piccole funzionalità che migliorano l’esperienza d’uso, sopratutto per quanto riguarda la qualità dell’audio. È stato infatti abbandonato il supporto per Alsa, sostituito completamente da PulseAudio. Alsa (Advanced Linux Sound Architecture) è stato uno dei primi framework software ad essere integrato nel kernel Linux per offrire API da utilizzare per i driver delle schede audio. PulseAudioè invece un sound server, un processo eseguito in background che accetta in ingresso input da una o più sorgenti e li redireziona ad uno o più uscite, principalmente schede audio. In Skype 4.3 per Linux è presente ora il supporto per PulseAudio 3.0 e 4.0, tuttavia l’azienda di Redmond suggerisce agli utenti di installate l’ultima versione per ottenere una migliore qualità audio durante le chiamate. Un’altra novità è rappresentata dalle chat di gruppo basate sul cloud. È possibile inviare messaggi anche quando il destinatario è offline, i messaggi verranno sincronizzati tra tutti i dispositivi e l’utente può anche vedere la cronologia. Con la nuova versione dell’app è stato migliorato il trasferimento dei file, quando si usano più dispositivi, e le funzioni di accessibilità per non vedenti e ipovedenti. Il changelog menziona anche modifiche all’interfaccia utente, senza però fornire dettagli in merito. Skype per Linux è compatibile con le distribuzioni Ubuntu 10.04 (32 bit), Ubuntu 12.04 (32 e 64 bit), Debian 7.0 (32 e 64 bit), Fedora 16 (32 bit) e OpenSUSE 12.01 (32 bit). Per le distribuzioni non elencate è disponibile la versione Dynamic che richiede la verifica delle dipendenze e/o l’installazione di altri pacchetti.

Fonte:http://www.webnews.it/


API Mantle su Linux e SteamOS, AMD è pronta al porting

AMD ha confermato che porterà l’API Mantle nel mondo open source, a vantaggio delle distribuzioni Linux e in particolare di SteamOS, il sistema operativo pensato da Valve per una nuova classe di PC da salotto dedicati al gaming. Mantle è un set di librerie che permette ai videogiochi di sfruttare meglio l’hardware delle GPU – per ora solo le Radeon – riducendo al tempo stesso l’overhead sul processore.

Si tratta di un’API di basso livello, più delle attuali versioni delle DirectX e delle OpenGL, e in questo mesi di presenza sul mercato ha dimostrato di poter essere di particolare aiuto su quelle configurazioni in cui il processore fa un po’ da collo di bottiglia.

Dopo mesi in cui l’azienda ha prima dichiarato di voler valutare la situazione e poi ha gelato le aspettative dribblando le domande con un abile virtuosismo,  è uscita finalmente allo scoperto. A farlo è nientemeno che il  ” nuovo acquisto ” Richard Huddy, gaming scientist di AMD, il quale parlando con PC World

non ci ha girato troppo attorno. “Abbiamo ricevuto richieste dagli sviluppatori di portare Mantle su Linux“, ha affermato Huddy. “Nel tempo dedicheremo risorse a questo compito”. L’azienda non ha fornito una scaletta, ma secondo l’ingegnere l’API “potrebbe fornire alcuni vantaggi alle Steam Machine”.

Con Mantle su Linux, e un supporto driver probabilmente migliore, per le schede AMD potrebbe aprirsi una nuova fetta di mercato tutta da conquistare, anche se Nvidia non starà a guardare – di fatti è uno dei partner principali di Valve nel progetto SteamOS. Huddy ha dichiarato che Mantle è un’API open source e gli strumenti per realizzarvi i giochi sono stati condivisi con alcuni sviluppatori. AMD non ha ancora stabilito tuttavia quando renderà gli strumenti disponibili a tutti – l’azienda ha comunque avviato una beta privata,  un passo in quella direzione.

L’ingegnere ha aggiunto che per eseguire il porting da DirectX 11 a OpenGL sono necessarie dalle quattro alle sei settimane e un tempo simile è richiesto per il porting su Mantle. L’azienda tuttavia è costantemente al lavoro per rendere Mantle un’API migliore e più semplice da approcciare. “Aspettatevi di più, questa è solo la prima versione“, ha sentenziato Huddy.

 

Ovviamente tutto questo discorso su Mantle prescinde dal futuro di questa API non appena debutteranno le DirectX 12, con i primi giochi attesi sul finire del 2015. C’è più di un anno di tempo per capire che ne sarà di questo progetto, anno in cui AMD può giocarsi alcune carte per attrarre molti sviluppatori, sbarco su Linux compreso.

 https://www.youtube.com/watch?v=CdyxWuXQOvQ

Fonte: http://www.tomshw.it/


IFC6410: DEV BOARD CON SNAPDRAGON 600, UBUNTU O FEDORA LINUX

La scheda Pico-ITX IFC6410 è quella che comunemente viene chiamata “computer-on-a-board” ed integra lo stesso SoC Qualcomm Snapdragon 600 dei più noti smartphone, come Samsung Galaxy S4 o HTC One M7. E’ venduta a 149 dollari ed è progettata per sviluppatori, hobbisti ed altri utenti interessati a testare i propri progetti hardware/software su una piattaforma valida. Grazie però ad alcuni recenti miglioramenti, la scheda IFC6410 può essere impiegata come un piccolo computer desktop low-cost per uso personale. L’utente puà installare Ubuntu 14.04, Fedora 20 ed altri sistemi operativi basati su Linux, costruendo così un computer completo.

IFC6410

Fedora e Ubuntu sono distribuzioni open-source e dispongono di driver grafici “liberi” del Freedreno Project. Anche se Qualcomm non fornisce i driver open-source per le sue GPU Adreno, FreeDreno offre driver per reverse-engineering per grafica 2D e 3D con supporto per le OpenGL ES 2.0. Al momento, purtroppo, la riproduzione video con accelerazione hardware non è supportata, ma il SoC Qualcomm Snapdragon 600 è abbastanza potente per gestire filmati HD a 720p con decodifica software.

In altre parole, se siete alla ricerca di un media center o un gaming computer Linux-based completamente funzionale, IFC6410 non fa per voi, ma se vi serve un PC Linux a basso costo solo per la navigazione sul Web, la creazione di documenti ed alcune funzioni multimediali, la scheda IFC6410 è forse tra le più potenti sul mercato, anche rispetto al Raspberry Pi, che però costa anche 100 dollari in meno. IFC6410 dispone di 2GB di RAM, 4GB di memoria interna, 2 porte USB, Gigabit Ethernet, WiFi, Bluetooth, una porta USB OTG, una SATA ed alcune feature per sviluppatori tra cui i connettori GPIO, UART, SPI e I2C.

fonte http://notebookitalia.it/


Battlefield: Hardline, in regalo 30 chiavi per la beta

Dopo aver assistito ai vari filmati riguardanti Battlefield: Hardline durante l’E3 di Los Angeles, la curiosità di mettere le mani sul nuovo capitolo della saga è davvero ai massimi livelli.

La nostra redazione è riuscita a mettere le mani su trenta chiavi in grado di garantire l’accesso alla beta del gioco, quindi per Playstation 4 e quindici per PC.

Abbiamo quindi deciso di riportare di seguito le sopra citate chiavi, in modo da darvi la possibilità di testare in anticipo questo promettente fps. Ovviamente chi prima arriva bene alloggia.

Vi preghiamo di inserire nei commenti quale chiave avete utilizzato, così da gestire al meglio il tutto. Per utilizzare una chiave basta riscattare uno dei codici qui sotto ed effettuare il download del gioco.

Chiavi Playstation 4.

GKMT-ERN8-6DBB 
JG6G-JENQ-TDQ3 
TPD2-4LNT-GH78 
M2E4-ERN5-4PJT 
EF2E-NQNF-G8TG 
JA7M-3HND-GKK6 
D923-9FND-CEFR 
H7F5-P7ND-ALQG 
GPGJ-FANR-P3G5 
DA2T-LFN9-FMRR 
PERR-CGN3-6GKP 
Q5C8-F4N4-GF5G 
LBMQ-ENNC-BEGR 
RP22-H9NA-EC79 
HHC5-93NH-QLNQ 

Chiavi PC.

FEJ2-FLDX-WCFR-86T9-KZRV 
26A2-MX2R-BAEJ-A2PD-QV2Q 
7RNE-DTZU-WURW-V4CR-Q8GT 
DVBK-HGB3-QT3H-GYST-7TX8 
7NB3-PE3F-2M3H-U2UC-G8L3 
9E88-E8TL-A5ME-QWQ6-87LZ 
8S9Z-3567-HLTJ-MTL8-7AWZ 
5C6N-GARW-MSE6-F5S3-EBY8 
GDLC-FDNY-QF96-VJNG-6VTS 
GFNE-XBAQ-HN7A-XQUX-RPDN 
BZDD-X5LT-4JWD-43EM-8PKJ 
D499-BSCS-KZCJ-PFKV-S8F8 
42FP-ELDE-HJP6-725W-V7YZ 
HGYQ-ARQC-3VM4-2J5C-XQXB 
4EGQ-UENK-SUSZ-2GR8-3UKF

Fonte: http://games.hdblog.it/


The Witcher 3 verrà rilasciato anche per Linux

Dopo aver rilasciato The Witcher 2 per Linux il team di CD Projekt RED ha annunciato l’arrivo del prossimo capitolo della saga, The Witcher 3, anche per il sistema operativo del pinguino. Il titolo verrà rilasciato anche per Windows, Mac OSX e console di nuova generazione. Con The Witcher 3 il parco dei titoli disponibili per Linux si estende ancora di più permettendo di diminuire il gap con le altre piattaforme di gioco.

Cosi come i precedenti capitoli della saga vestiremo i panni di Geralt di Rivia e le nostre scelte influenzeranno la trama del gioco. Quindi potremo crearci una nostra personale esperienza di gioco.

Il titolo sarà disponibile su Steam dal 24 febbraio 2015. Noi non vediamo l’ora di poterci godere questo gioco su Linux e non ci resta che complimentarci con il team di CD Projekt RED per la scelta di supportare Linux sin dal lancio del nuovo titolo.

Fonte: http://www.oneopensource.it


Screens VNC aggiunge il supporto a Dropbox

Nuovo update per Screens, ottimo client per la condivisione di schermo e VNC con cui puoi connetterti al tuo Mac, PC Windows o Linux da qualsiasi posto  al mondo.

La prima cosa da fare è installare Screens Connect sul tuo Mac per renderlo accessibile da ogni parte del mondo. Oltre al Mac, è possibile collegare anche PC Windows e Linux. Il computer può essere gestito sia in rete locale, sia tramite connessione internet da qualsiasi parte del mondo, configurando il client per le tre diverse piattaforme.

Puoi controllare il mouse, aprire applicazioni ed effettuare tutte le altre operazioni attuabili dal tuo computer. Inoltre, al barra degli strumenti di shortcut di Screens ti permette di avere sottomano tutti gli shortcut quando ti servono.

Se hai collegato più monitor al Mac/PC, Screens supporta display multipli, permettendoti di accedere sempre a quello che ti serve su qualunque display si trovi, con tanto di supporto per le tastiere fisiche.

Ancora, puoi inviare del testo al tuo computer e ricevi testo, immagini e URL tramite gli appunti e inviare lo schermo del tuo computer sulla tua TV tramite AirPlay.

Screens è anche in grado di eseguire determinati comandi prima di disconnettersi dal computer. Esegui uno dei comandi degli angoli attivi oppure il logout dell’utente remoto.

Altre funzioni avanzate: 

• Supporto di chiavi SSH
Avvia una connessione protetta (SSH) con una chiave con o senza password.

• URLs-O-Rama
Avvia Screens da schemi URL tipo screens://, vnc:// o ssh://.

Cosa occorre per usare Screens?

  • Occorre un server VNC come UltraVNC o TightVNC per connettersi a un PC Windows.
  • Utenti di Windows e Linux devono configurare i loro router e computer manualmente per accedere ai loro computer in modalità remota.
  • Occorre un server SSH come freeSSHd per creare una connessione protetta a un computer Windows o Linux.
  • Le immagini dagli appunti possono essere ricevute solo da un Mac. PC Windows e Linux possono ricevere solo testo e URL.

Screens non riceve alcun audio dal tuo computer. Questa è una limitazione del protocollo RFB che l’app usa. Screens Connect richiede OS X 10.6.8 Snow Leopard o successivo. Dovrai creare un’ ID Screens gratuita.

La nuova versione 3.4 aggiunge il supporto a Dropbox:gli screen vengono salvati su iCloud, con possibilità di sincronizzarli su Dropbox. Sono poi state migliorate alcune funzioni, come l’autenticazione su Mac senza password e la gestione delle tastiere.

fonte http://www.iphoneitalia.com/


Anomaly Defenders rilaciato anche per Linux

Anomaly Defenders rilaciato anche per Linux

Anomaly DefendersIl team di 11 Bit Studios ha rilanciato qualche giorno fa il suo nuovo titolo,Anomaly Defenders, in contemporanea per Linux, Windows e Mac OSX. Anomaly Defenders è l’ultimo capitolo della famosa saga “tower defence” abientato questa volta in pianeta alieno dove le forze terrestri combatto contro gli alieni che negli scorsi episodi avevamo invaso la terra.

Anomaly Defenders, cosi come i precedenti giochi della serie, si caratterizza per una grafica davvero bella e per uno stile di gioco molto tattico che ci permette di completare il livello in modi diversi a secondo delle scelte del giocatore. Il titolo è disponibile su Steam a soli 10 euro, dunque si tratta di un must buy per tutti gli amanti della saga.

Non possiamo che fare i complimenti a 11 Bit Studios per aver deciso di rilasciare fin da subito la versione per Linux del suo ultimi titolo. Speriamo che molti altri team indie decidano di fare lo stesso.


Linus Torvalds: Linux, i brevetti e me……

Roma – A casa Torvalds tutto finisce per orbitare attorno a Linux: PC, Mac, smartphone, tutto prima o poi viene convertito al sistema operativo FOSS per antonomasia. Ma Linus non è un talebano, è solo il caso a determinare che in certe situazioni il suo hardware migri verso il software che lui stesso ha creato molti anni fa. La dotazione di famiglia comprende pure un paio di Chromebook, e non manca una stampante 3D: quest’ultima la usa soprattutto la figlia, prestandola pure ai compagni di classe, per svolgere un po’ di compiti a casa.

L’intervista di Business Insider al creatore di Linux tocca molti temi interessanti e d’attualità: brevetti software, collaborazione a distanza e tra grandi gruppi di persone, la messa a disposizione di sorgenti e la loro cessione con licenza free del kernel che oggi equipaggia ogni sorta di apparecchio, supercomputer, accessorio e device tecnologico in circolazione. Ed è proprio la natura free open source di Linux a costituire un importante tassello del pensiero di Torvalds: “Cercare di costruire un business attorno a Linux sarebbe stato un disastro. Sarebbe stato impossibile ottenere lo stesso tipo di community che si è generata, indispensabile a rendere Linux quello che è oggi”.

La questione si allarga anche al carattere e alle inclinazioni di Torvalds: un tentativo di monetizzare Linux messo in piedi da lui stesso sarebbe stato probabilmente un fallimento, visto che la sua vocazione è sempre stata e resta sul versante tecnico. Altri sono portati per marketing e vendite, non Linus: che per i passati 20 anni ha cercato ardentemente di tenersi fuori da ogni implicazione commerciale e azienda che utilizzasse Linux come asset, così da poter mantenere una certa neutralità tra i diversi vendor e continuare a gestire la crescita del kernel senza pressioni. In ogni caso, confessa Torvalds, economicamente oggi se la passa piuttosto bene.La community, come detto, è stata la chiave del successo di Linux: Torvalds ha permesso a tutti di contribuire al progetto a modo proprio, e questo ha consentito di conseguire grandi obiettivi. La complessità raggiunta oggi dalle molte ramificazioni del kernel non è un limite, così come non lo è per altri grandi esempi di community che collaborano in un ambiente aperto e distribuito. La biologia, l’ecologia, secondo Linus sono un perfetto esempio di come tutto questo possa funzionare: l’evoluzione e la simbiosi tra parti degli individui e le diverse specie stanno lì a dimostrare come tutto questo sia già realtà, anche se naturalmente esiste una differenza tra la natura e l’ingegneria del software. Wikipedia, Arduino, Linux stesso stanno lì a dimostrare come senza particolari limiti imposti alla buona volontà dei partecipanti si possa facilmente raggiungere grandi risultati.

Uno dei limiti più significativi a queste volontà, nell’attuale ecosistema tecnologico, sono i brevetti software: “È solo che il sistema brevettuale degli Stati Uniti è orribilmente bacato. Ed è inevitabile che le aziende tentino di aggirarlo”. La preparazione degli esaminatori dell’USPTO, la loro motivazione, viene messa in discussione da Torvalds: per ragioni di tempo e complessità vengono concessi brevetti con definizioni troppo ampie e generiche di tecnologia protetta. A quel punto una vera e propria “guerra fredda dei brevetti” è inevitabile: grandi aziende, enormi interessi commerciali, accordi di licenza incrociati, cause brevettuali. Un sistema bacato difficile da sanare, a causa del coinvolgimento della politica e delle lobby: “Non mi fraintendete. Ci sono molte persone oneste che provano a far valere i propri diritti, e non tutti i brevetti sono spazzatura. Ma l’incentivo sistemico è incontrollabile, sia sul versante della richiesta e ottenimento dei brevetti che sul piano delle lotte in tribunale”.

In ogni caso, Torvalds non aspira a un futuro dominato da ingegneri e tecnici: “Non credo che tutti dovrebbero necessariamente imparare a scrivere del codice. Credo sia un’attività specialistica, nessuno si aspetta veramente che tutti debbano praticarla: non è come imparare a leggere, scrivere e far di conto. Ciò detto – conclude – credo che tutti dovrebbero esservi esposti almeno un po’, per fargli capire cosa sia possibile farci. Ci sono molte persone lì fuori che potrebbero non sapere che dare ordini a un computer potrebbe piacergli, e quindi credo che classi di informatica nelle scuole siano una grande idea, anche se non credo nella teoria secondo cui tutti dovrebbero imparare a programmare”.

Fonte : http://punto-informatico.it/


Presentazione Canale Zorin OS Italia :)


Homefront: The Revolution verrà rilasciato anche per Linux

Linux

homefrontIl nuovo titolo tripla A di Crytek, Homefront: The Revolution, verrà rilasciato in contemporanea anche per Linux. Si tratta di una grande notizia per il mondo del gaming su Linux. Infatti Crytek è una della case videoludiche più popolari e dopo aver rilasciato il suo motore grafico su Steam, disponibile anche per il sistema del pinguino, ci aspettiamo molti nuovi titoli indie sviluppati con ilCryEngine.

Homefront: The Revolution è uno sparatutto ambientato in un mondo dove gli Stati Uniti hanno subito un invasione militare, noi siamo nella resistenza e dobbiamo riconquistare il paese. Il titolo verrà rilasciato, oltre per Linux, anche per Windows, Mac OS X e per console di nuova generazione.Questo è il primo titolo per Linux realizzato con il CryEngine, speriamo cheHomefront: The Revolution sia d’esempio anche per gli sviluppatori indipendenti e che incentivi i porting su Linux di altri titoli. Noi non vediamo l’ora che il gioco venga rilasciato.

fonte

http://www.oneopensource.it/


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