Categoria: news linux

Linus Torvalds è (veramente) un buon leader per Linux?

Negli ultimi mesi abbiamo spesso sentito parlare di Linus Torvalds e del suo mondo di condurre la community di sviluppo di Linux. Il creatore del kernel del Pinguino è stato definito “dittatore benevolo” non a caso. Il suo modo di dirigere il progetto è spesso rude con chi non si allinea ai suoi standard, il tutto però è giustificato dall’altissima qualità del codice all’interno del kernel. Lo stesso Torvalds si definisce cosi:

“I’m not a nice person, and I don’t care about you. I care about the technology and the kernel — that’s what’s important to me.”

Questo pensiero è condiviso da molti developer del kernel e ha portato all’affermarsi di un pensiero meritocratico all’interno della communty di Linux. Ovviamente questo ambiente non è esente da problemi, infatti a causa del comportamento dei propri colleghi ci sono stati diversi casi in cui devi developer hanno lasciato i loro posti all’interno del team. Gli esempi più recenti sono quelli di Sarah Sharp e di Matthew Garrett.

Comportamenti non proprio “ortodossi” fanno parte dello spirito di Linus Torvalds, ad esempio prima del rilascio di Linux 4.3 nella mailinglistTorvalds ha spesso definito “idiota” il modo di scrivere e di implementare il codice di alcuni developer del reparto networking.

Molti preferisco un modello di leadership dura che indirizzi dall’alto un progetto in modo deciso, altri invece scelgono un modello più aperto che consenta di guidare un progetto anche dal basso. Il comportamento di Torvalds potrebbe forse essere definito “poco professionale”, tuttavia fino ad oggi sembrerebbe aver funzionato.

Linus Torvalds non è l’unico a comportarsi in questo modo, solo che probabilmente è uno dei pochi a farlo in modo aperto, pubblicamente. Eventi simili accadono in molte software house che per motivi di immagine non rendono note le “diatribe” tra gli sviluppatori. Ad esempio lo sviluppatore Robert X. Cringely, nel libro “Accidental Empires“, descrive cosi lo stile di leadership del Microsoft software management, carica all’epoca ricoperta da Bill Gates:

“Each level, from Gates on down, screams at the next, goading and humiliating them.”

Dunque nulla di nuovo sotto il sole. I grandi progetti software tendono ad essere simili tra di loro, la natura del kernel Linux però fa in modo che tutto sia reso pubblico quasi in tempo reale, è quindi più facile che si venga a sapere di una sfuriata di Linus Torvalds rispetto a quelle dei manager di progetti proprietari.

In conclusione, i problemi del team del kernel Linux non sembrerebbero ricollegabili alla persona di Linus Torvalds, negli anni egli si è dimostrato capace di dirigere uno dei progetti più importanti nella storia dell’informatica, i rapporti tra i vari developer sono spesso complicati e quando qualcuno decide di abbandonare il proprio team lo fa per motivi che non sono sempre imputabili al comportamento di un leader.

Via ComputerWorld

Via http://www.oneopensource.it


Google eliminerà il centro notifiche di Chrome su Windows, Mac e Linux

Google ha annunciato sul blog di Chromium un importante cambiamento al browser Chrome: sparirà il centro notifiche dalle versioni per Windows, Mac e Linux. Presentato nel 2013, il centro notifiche è un posto in cui gli utenti possono trovare le notifiche provenienti dalle app Chrome e dalle estensioni.

Per alcuni si tratta di uno strumento utile, ma in realtà pochi utenti lo visitano. Così Google ha deciso di eliminarlo sulle versioni di Chrome su Windows, Mac e Linux, mentre il centro notifiche continuerà a essere presente, invariato, su Chrome OS.

centro notifiche chrome
Centro notifiche di Chrome su Windows e Chrome OS

Gli sviluppatori di app Chrome ed estensioni dovranno fare probabilmente qualche cambiamento alle loro creazioni. Chrome, in ogni caso, continuerà a offrire notifiche push, solo non ci sarà più un centro di raccolta.

In attesa del futuro cambiamento, con Chrome 46 Google ha implementato un altro importante cambiamento relativo alla sicurezza. Si parla, in particolare, di come il browser notifica “a colpo d’occhio” ai propri utenti la sicurezza dei siti visitati.

browser chrome

Se state visitando un sito HTTPS continuerete a vedere l’icona verde accanto all’indirizzo, e così negli altri casi. Ciò che cambia è che un sito HTTPS con “errori minori” sarà mostrato come se fosse un sito non HTTPS, cioè privo di codifica dei dati.

Google afferma di aver fatto questa modifica per far sì che gli utenti Chrome abbiano meno stati di sicurezza da conoscere e ricordare. In un post separato Google ha dichiarato che il numero di sito HTTPS è cresciuto notevolmente, dal 58% dello scorso anno al 63% attuale.

via http://www.tomshw.it

 


Come progettare una casa con linux

Sweet Home 3D è il programma di interior design che permette a qualsiasi utente di progettare l’arredamento di una casa. Ecco come installarlo.

Avete mai avuto voglia di dare un taglio netto al passato e arredare nuovamente la vostra casa? Soldi e crisi economica a parte, ovviamente. Se avete voglia di sognare o di rivoluzionare davvero la vostra dimora, c’è un software rigorosamente Open Source che vi aiuta a farlo. Il suo nome è Sweet Home 3D ed è un programma di interior design semplice da utilizzare ma al tempo stesso decisamente potente. Dopo aver disegnato la piantina di una casa, infatti, il software aiuta l’utente a scegliere le migliori soluzioni di arredo e, al termine, consente anche un’esplorazione 3D degli ambienti realizzati.

Il tutto, lo ripetiamo, in maniera davvero semplice: anche chi non sa neppure cosa sia il CAD o chi non è pratico di programmi di progettazione riuscirà a muoversi senza problemi all’interno di Sweet Home 3D. Il software è disponibile per Linux, Windows, Mac OS X e anche Solaris. Per installarlo sulla nostra distro ci basta raggiungere questa pagina e procedere al download del pacchetto a 32 o 64 bit (a seconda del sistema utilizzato).

Al termine del download, ci basta decomprime il pacchetto e avviare l’eseguibile SweetHome3D per lanciare il software. Buon divertimento!

Via http://www.tuxjournal.net


Alien Isolation: ecco i requisiti di sistema per la versione Linux

Amazon Feral Interactive è un team che si è occupato di creare versioni dedicate a Linux di giochi popolari come XCOM: Enemy Unknown, Company of Heroes e Shadow of Mordor. I fan della fantascienza saranno felici di sapere che è in arrivo anche un port del popolare survival horror Alien: Isolation, ultimo gioco dedicato al popolare franchise di Alien pubblicato nel 2014 per PC, Xbox 360, Xbox One, PS3 e PS4.

Feral non ha ancora annunciato la data di uscita per la versione Linux del titolo, ma ha già diffuso i requisiti di sistema minimi e raccomandati per chi preferisce affidarsi a sistemi operativi open-source. Eccoli qui:

– Requisiti Minimi

Sistema Operativo: Ubuntu 14.04.3 (64bit) or SteamOS
Processore: 2.6 GHz
RAM: 4GB
Spazio su disco: 35GB
Scheda Grafica: 1GB*
Controlli: Keyboard & Mouse

– Requisiti Raccomandati

Sistema Operativo: Ubuntu 14.04.3 (64bit) or SteamOS or higher
Processore: 2.6 GHz
RAM: 8GB
Spazio su disco: 35GB
Scheda Grafica: 2GB**
Controlli: Gamepad

*NVIDIA 600 series o migliore con drivers versione 355.11 o migliori

**NVIDIA 700 series o migliore con drivers versione 355.11 o migliore

GPU Intel e AMD non sono supportate.
Un account Steam è necessario.

Se utilizzate AMD poterste provare un certo disappunto nel leggere il penultimo punto, ma probabilmente il team di Feral si riferisce al fatto che, nel caso si presentino problemi con sistemi AMD giocando ad Alien: Isolation, gli utenti non riceveranno supporto ufficiale.

Fonte: dsogaming

– See more at: http://www.videogiochi.com/news/2015/09/alien-isolation-ecco-i-requisiti-di-sistema-per-la-versione-linux/#sthash.i2wSCFZS.dpuf


ZGEMMA STAR H2 DECODER DVB-S2 E DVB-T2 BASATO SU LINUX

Abbiamo testato Zgemma Star H2, potente decoder DVB-S2 e DVB-T2 basato su Enigma 2 / Linux. Ecco la nostra recensione…
Zgemma Star H2
Sono molti i device presenti sul mercato basati su Kernel Linux. Oltre a device mobili Android, troviamo anche molte tv, router, firewall ecc gestiti da Linux tra questi vi vogliamo segnalare il decoder Zgemma Star H2 basato su Enigma 2.
Zgemma Star H2 è un decoder che include due tuner uno satellitare (DVB-S2) e uno dedicato al digitale terrestre (DVB-T2), il tutto gestito da una distribuzione Linux dedicata (basata su Enigma 2) in grado di fornire numerose ed utili funzionalità. Difatti oltre a poter gestire al meglio i nostri canali sat o dvb-g, Zgemma Star H2 ci consente di poter accedere ad internet e riprodurre video di YouTube, riprodurre file multimediali presenti sul nostro pc o cloud, consultare le nostre email, accedere a Facebook, Twitter ecc.

Grazie a numerosi add.on dedicati possiamo espandere le funzionalità del nostro decoder conforme le nostre preferenze, grazie alle 2 porte USB possiamo inoltre collegare pendrive o hard disk esterni per poter registrare i nostri video, attivare la modalità pausa, riprodurre immagini, file audio e video e molto altro ancora.

Ecco le principali caratteristiche di Zgemma Star H2:

– processore: MIPS BCM7358 da 751MHz
– ram: 512 MB
– storage: 512 MB espandibile tramite 2 porte USB 2.0
– connettività: 1 LAN e supporto per pendrive Wifi USB
– smartcard-reader: 1
– tuner: 2 (DVB-S/S2 e DVB-T2)
– porte: 1 HTMI, uscita audio digitale (ottica), 2 USB 2.0 (una posteriore e una anteriore), 1 Connettore per ingresso antenna Sat (tipo F), 1 Connettore per antenna terrestre e n.1 uscita Loop (tipo IEC)
– supporto: Video Alta Definizione (1080p), Video 3D, HBBTV, Youtube, Iptv ecc
– sistema operativo: Open ATV / Enigma 2 Linux
– contenuto della confezione: ZGEMMA STAR H2, Telecomando, Alimentatore, Cavo HDMI

Zgemma Star H2 - Porte

Altra interessante caratteristica di Enigma 2 riguarda le personalizzazioni, è possibile personalizzare completamente l’interfaccia grafica oltre a disporre di numerose immagini dedicate come ad esempio OpenViX, OpenPLi4 / OpenPLi3, OpenDroid, ItalySAT, HDFreaks ecc (le trovate in questa pagina).

Ho avuto modo di testare quasi tutte le immagini disponibili per Zgemma Star H2, dal mio punto di vista la migliore è ItalySAT (dispone già di Kernel 4.x) dato che fornisce diverse personalizzazioni e ottimizzazioni varie.

Ecco alcune immagini del nostro test in Zgemma Star H2 con ItalySAT:

Zgemma Star H2 - Canali
Zgemma Star H2 - Info Canale
Zgemma Star H2 - Addons
Zgemma Star H2 - Info ItalySAT

Altra importante caratteristica di Zgemma Star H2 (presente comunque in molti altri decoder Enigma 2) riguarda l’add.on OpenWebif con il quale potremoaccedere e operare da remoto al nostro decoder direttamente dal nostro browser (basta inserire l’ip del nostro decoder).

OpenWebif in Zgemma Star H2

OpenWebif consente non solo di operare nel decoder ma anche poter riprodurre in streaming il canale desiderato (anche con decoder in standby), in maniera tale da poter guardare i nostri canali preferiti da pc (attraverso VLC), device mobili, tv ecc (diventa una vera e propria IPTV).

Zgemma Star H2 lo possiamo acquistare direttamente da Amazon a 130 Euro.


Rilasciati driver NVIDIA 352.41 per linux: Cosa cambia?

Qualche ora fa, gli sviluppatori di casa NVIDIA hanno rilasciato dei nuovi driver dedicati al Pinguino. Scopriamo cosa c’è di nuovo e procediamo subito al download.

Il noto produttore di schede video NVIDIA ha voluto fare un regalo di fine estate a tutti i suoi utenti che al posto del solito Windows preferiscono affidarsi a Linux: sono infatti stati rilasciati i nuovi driver grafici NVIDIA dedicati al Pinguino (ma anche a FreeBSD e Solaris). I driver, i 352.41, sono disponibili solo da qualche ora e portano una serie di miglioramenti soprattutto per quanto riguarda la codifica dei flussi video che fanno uso della nuova generazione di codec H.265/HEVC.

Oltre a ciò, gli sviluppatori di casa NVIDIA hanno aggiunto il supporto a nuove schede video. Nel dettaglio, è possibile ora utilizzare su Linux le schede grafiche GeForce GTX 950, Quadro M4000 e Quadro M5000 utilizzando i driver ufficiali firmati NVIDIA.

Se vogliamo dare un’occhiata all’elenco completo delle novità introdotte, possiamo fare un salto su questa pagina. Per il download dei driver, invece, clicchiamo qui. Quasi inutile sottolineare che se disponiamo di una scheda video NVIDIA è meglio non esitare ad installare subito i nuovi driver.

nvidia-driver-linux-352-41

Fonte: Softpedia Fonte http://www.tuxjournal.net/


Linux compie 24 anni

24 anni fa, il 25 agosto 1991, con un annuncio su un newsgroup online da parte di un giovane studente di informatica finlandese, Linus Torvalds, nasceva Linux: sistema operativo open source alla base degli smartphone Android, che garantisce inoltre il funzionamento di servers e pc desktop quasi sempre in maniera gratuita
Just for fun”, come titola la sua autobiografia. Tanto per divertimento, o come un hobby, Linus Torvalds – 24 anni fa – nel 1991 (all’epoca aveva 22 anni) rendeva noto ad un newsgroup Minix di aver realizzato e messo a disposizione del pubbico degli internauti un sistema operativo gratuito. “I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing since april, and is starting to get ready.” Gli sviluppatori testarono la ‘creatura’ di Linus Torvalds, sui propri computer. Così nel giro di un anno nacque la prima release di Linux. Il suo inventore continua tuttora a mantenere e sviluppare il kernel, lo scheletro di questo sistema operativo che si contrappone agli esistenti e closed-source Microsoft Windows, o Apple Os e ad altri. “Just for fun”, in realtà una lunga intervista a Linux Torvalds scritta insieme a David Diamond, venne pubblicato nel 2001, a 10 anni dallo sviluppo di Linux. Torvalds aveva scelto di trasferirsi negli Usa. Già vi si leggeva il futuro degli smart-devices. Lui che lo aveva inventato rispondeva ad una domanda sul suo sistema operativo che in realtà “a nessuno importa dei sistemi operativi o dei computer…” “‘Nobody even wants a computer. What everybody wants is this magical toy that can be used to browse the Web, write term papers, play games, balance the checkbook, and so on”. “Ciò che vogliono tutti è uno stumento magico che ci permetta di navigare sul Web, scrivere, giocare e magari tenere sotto controllo il bilancio familiare e cose del genere…”. Nonostante i 24 anni di età del Kernel Linux la crisi sembra colpirlo poco: il suo ‘derivato’ Android installato su milioni di dispositivi mobili ma anche tv, auto e pc di tutto il mondo. Il suo inventore Linus Torvalds collabora alla Linux Foundation dove ‘mantiene’ il kernel coadiuvato da una stretta cerchia di collaboratori e sceglie quale nuovo codice incorporare nel Kernel. A Torvalds, nel 2012 è stato assegnato il ‘nobel dell’informatica’ – See more at: http://www.rainews.it


Vuoi i driver nvidia sempre aggiornati su ubuntu e derivate?ecco come fare…

E’ disponibile un nuovo PPA che ci consente di avere driver proprietari Nvidia sempre aggiornati in Ubuntu Linux.

Nvidia Linux

Grazie anche all’arrivo della piattaforma Steam, negli ultimi anni abbiamo visto un notevole miglioramento riguardante il supporto hardware in Linux. I driver proprietari per schede grafiche Nvidia e AMD hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, fornendo performance grafiche in Linux ormai molto simili (se non superiori) a Microsoft Windows. In Ubuntu è possibile installare facilmente driver proprietari per le schede grafiche Nvidia e AMD direttamente dalle impostazioni di sistema. Per gli utenti che amano avere driver Nvidia sempre aggiornati è disponibile un nuovo PPA Proprietary GPU Drivers, presentato da alcuni sviluppatori di Ubuntu nei giorni scorsi.

Il nuovo PPA Proprietary GPU Drivers consentirà di avere sempre a disposizione driver proprietari Nvidia aggiornati semplicemente aggiornando la distribuzione, ottima soluzione da consigliare soprattutto agli utenti che amano giocare.

Per installare i PPA Proprietary GPU Drivers basta digitare:

sudo add-apt-repository ppa:graphics-drivers/ppa
sudo apt-get update

 e aggiornare la distribuzione con un semplice

sudo apt-get upgrade

 oppure installare il driver più recente dalle impostazioni di sistema.

via lffl.org


Terraria – Annunciate le versioni Mac e Linux del gioco, disponibili da oggi

Terraria continua ad espandersi e raggiunge altre piattaforme. Dopo l’annuncio delle versioni per le due console della grande, il sandbox game 2D sarà disponibile anche su PC dotati di Linux e sui Mac con la possibilità di importare i salvataggi della versione per Windows.

Re-Logic, sviluppatore del gioco, non ha perso tempo e ha subito rivelato anche le informazioni per quanto riguarda i requisiti di sistema per queste due versioni che potete trovare elencate di seguito:

Mac: OSX 10.10 64bit, OSX 10.9.5 64bit
Linux: Ubuntu 14.04 32bit or 64bit
◾Minimi
Processore: 2.0 Ghz
Memoria RAM: 2.5GB
Spazio su disco: 200MB
Scheda Grafica: 128mb Memoria Video, con supporto  OpenGL 3.0+ (2.1 con estensione ARB accettabile)
◾Consigliati
Processore: Dual Core 3.0 Ghz
Memoria RAM: 4GB
Spazio su disco: 200MB
Scheda Grafica: 256mb Memoria Video, con supporto  OpenGL 3.0+ (2.1 con estensione ARB accettabile)
via http://www.z-giochi.com


Homefront: The Revolution, nuove conferme per il rilascio su Linux

Nel giugno del 2014 è stato annunciato Homefront: The Revolution, si tratta potenzialmente di un titolo davvero interessante per gli amanti del genere sparatutto.

Il gioco, probabilmente, sarà uno dei primi su Linux a sfruttare il motore grafico CryEngine, infatti la Crytek qualche anno fa ha rilasciato il suo motore grafico su Steam, portandolo anche su Linux, in modo che anche gli sviluppatori indipendenti potessero crearci sopra dei videogiochi.

Durante il 2015 però non ci sono state molte altre news su “Homefront: The Revolution”, tuttavia alla Gamescom 2015 di Colonia è stato mostrato un video con i progressi del team e sono state riconfermate le piattaforme supportate. Lo sviluppo ha avuto qualche difficoltà a causa dei problemi finanziari di Crytek, ma gli sviluppatori hanno proseguito i lavori sotto una nuova casa madre, la Deep Silver.

La trama di “Homefront: The Revolution” ha poco di unico, ancora una volta gli USA sono stati invasi e i cittadini devono riconquistare il loro paese. Tuttavia essendo un titolo open world sicuramente offrirà una buona longevità.

Ancora non è stata annunciata una data di rilascio certa, tuttavia lo si aspetta per il 2016, dunque gli utenti Linux interessanti a questo titolo “tripla A” dovranno aspettare l’anno prossimo per poter mettere le mani su “Homefront: The Revolution”.
Via http://www.oneopensource.it


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