Categoria: tutorial

TUTORIAL: costruire una hacking station con Kali Linux e Raspberry Pi

Che Kali Linux fosse uno strumento duttile e potente è storia nota ma abbinato a Raspberry Pi possa veder crescere in maniera esponenziale le proprie capacità è, probabilmente, un aspetto di cui pochi sono a conoscenza. La distribuzione Linux molto utilizzata nell’ambito dell’informatica forense, infatti, può essere utilizzata per realizzare una hacking machine portatile, grazie alla quale poter effettuarepenetration test in movimento senza essere gravati dell’ingombro di un computer.

Uno strumento molto utile per tutti quei sistemisti chiamati a   testare le capacità di difesa di sistemi informatici di varia natura.

Cos’è Kali Linux

Distribuzione basata su Debian, nasce dai desiderata degli esperti di sicurezza informatica che avevano contribuito allo sviluppo di BackTrack, altra distribuzione Linux molto utilizzata negli ambienti dei sistemisti. Ciò che distingue Kali Linux dalle altre versioni del sistema operativo ideato da Linus Torvalds è la presenza di programmi e strumenti ideali per testare la sicurezza di un sistema informatico.

 

Kali Linux

 

Dopo l’installazione, infatti, gli utenti potranno immediatamente utilizzare software come nmap (scanner di porte), Wireshark (tool per lo sniffing di pacchetti dati),John the ripper (per decifrare password di sistema e di rete) e Aircrack-ng(programma per penetration test di reti wireless). Tutto l’occorrente perun amministratore di rete preoccupato per l’impenetrabilità del proprio network.

Cos’è Raspberry Pi

Grande poco più di una carta di credito, Raspberry Pi è un minicomputer ideale per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della programmazione (il progetto nasce per incoraggiare studenti delle scuole dell’obbligo a imparare a programmare in Python) e al mondo del fai da te informatico.

 

 

Adeguatamente configurato e collegato a un monitor o al televisore di casa, Raspeberry Pi può essere utilizzato per vedere film, scrivere documenti e navigare in Rete. Un vero e proprio computer in miniatura, insomma, dai costi estremamente accessibili: l’ultima versione rilasciata, Raspberry Pi Zero, costa appena cinque dollari, mentre le versioni più sofisticate costano poco più di 30 dollari.

Ecco una breve guida per costruire hacking station gratis (o quasi).

Di cosa c’è bisogno per costruire l’hacking station

Per costruire una hacking machine sono necessari pochi, economici, componenti. Ecco la lista di tutto ciò che serve.

 

 

Passo 1 – Installare Kali Linux

La prima cosa da fare per costruire la propria hacking machine è scaricare la versione di Kali Linux funzionante con Raspberry Pi e schermo touchscreen e installarla sulla scheda SD. Sarà quindi necessario scaricare la versione TFT del sistema operativo per poi montarla sul dispositivo di memoria rimovibile.

 

 

  • Installare Kali Linux con Windows. Per installare Kali Linux utilizzando un computer con sistema operativo Windows si deve scaricare il softwareWin32ImageWriter, installarlo e avviarlo (da Windows 7 in poi è necessario eseguirla come amministratore, cliccandoci sopra con il tasto destro e scegliendo l’opzione dal menu a scomparsa). Dopo aver inserito la scheda SD nel computer, si sceglie l’immagine di Kali Linux appena scaricata e si clicca sul pulsante Write. Terminata la procedura, si può inserire la scheda SD all’interno del lettore schede di Raspberry Pi
  • Installare Kali Linux con OS X. Per installare Kali Linux utilizzando un computer Apple si deve scaricare e installare il software RPi-sd card builder. Una volta avviato il programma, all’utente sarà chiesto di scegliere l’immagine della distribuzione Linux che si vuole utilizzare (Kali Linux TFT in questo caso) e proseguire con la procedura guidata. Dopo qualche minuto la procedura sarà completata: espellere la scheda e inserirla nel lettore del Raspberry Pi

Passo 2 – Montare lo schermo

Tutti i Raspberry Pi sono dotati di una porta GPIO (general purpose input/output) posizionata nell’angolo in alto (tutto dipende, ovviamente, da che prospettiva si guarda il minicomputer). Montare lo schermo touchscreen acquistato sfruttando questa porta è abbastanza ovvio: basta centrare i pin ed esercitare forza verso il basso, sino ad arrivare a fine corsa.

 

In alto a sinistra è presente la porta MPIO

 

Passo 3 – Connettere tutto e accendere

Una volta che si è collegato lo schermo al Raspberry Pi è possibile collegare tutte le altre periferiche al minicomputer. Prima di tutto si devono collegare l’adattatore Wi-Fi e la tastiera alle porte USB. Poi si può collegare il Raspberry Pi alla batteria esterna così da alimentarlo.

La procedura di avvio potrà essere un po’ lenta, ma non c’è da preoccuparsi. Prima che compaia il logo di Kali Linux, sul display touch dovrebbe comparire una schermata bianca per una manciata di secondi: è sufficiente attendere pazientemente, senza toccare nessuna delle periferiche collegate al minicomputer.

 

Raspberry Pi pronto all'uso

 

Passo 4 – Abilitare la scheda Wi-Fi

Anche se Kali Linux riconosce automaticamente l’adattatore Wi-Fi, è necessario abilitare la scheda e collegarsi alla rete Wi-Fi da testare. Prima di tutto, però, va avviata l’interfaccia grafica di Kali Linux, così che il processo sia più semplice.

Inserire nome utente e password (rispettivamente “root” e “toor”), per entrare nel tool a riga di comando della distribuzione Linux. A questo punto si deve digitare il comando “startx”, in modo tale da avviare l’inferfaccia utente del sistema operativo, che potrà essere controllato tramite touchscreen e tastiera.

Per collegarsi alla rete Wi-Fi si deve modificare il file di configurazione delle connessioni di Kali Linux. Lanciare nuovamente il terminale, digitare il comando “nano /etc/network/interfaces” e premere il tasto “Invio”. Si apre un file di testo nel quale deve essere copiato il testo che segue:

auto wlan0

iface wlan0

inet dhcp

wpa-ssid “nome_della_rete”

wpa-psk “password_di_rete”

Dove al posto di “nome_della_rete” va inserita la denominazione della rete wireless (SSID) a cui ci si vuole connettere e al posto di “password_di_rete” deve essere messa la password di accesso alla stessa.

 

Raspberry Pi

 

Terminata l’operazione, premere i tasti “ctrl” e “x” e salvare le modifiche. Dopo il riavvio del sistema Raspberry Pi dovrebbe essere in grado di collegarsi automaticamente alla rete Wi-Fi appena configurata.

Passo 5 – Cambiare la password di Kali Linux

Nome utente e password di Kali Linux, come visto, non sono il massimo della sicurezza. Per cambiare la password utente, fortunatamente, non è richiesta grande competenza informatica. Mentre si è all’interno del Terminale, digitare il comando “passwd” e premere “Invio”: a questo punto è possibile scegliere una nuova password seguendo la procedura guidata.

via http://www.fastweb.it/

 


Vuoi i driver nvidia sempre aggiornati su ubuntu e derivate?ecco come fare…

E’ disponibile un nuovo PPA che ci consente di avere driver proprietari Nvidia sempre aggiornati in Ubuntu Linux.

Nvidia Linux

Grazie anche all’arrivo della piattaforma Steam, negli ultimi anni abbiamo visto un notevole miglioramento riguardante il supporto hardware in Linux. I driver proprietari per schede grafiche Nvidia e AMD hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, fornendo performance grafiche in Linux ormai molto simili (se non superiori) a Microsoft Windows. In Ubuntu è possibile installare facilmente driver proprietari per le schede grafiche Nvidia e AMD direttamente dalle impostazioni di sistema. Per gli utenti che amano avere driver Nvidia sempre aggiornati è disponibile un nuovo PPA Proprietary GPU Drivers, presentato da alcuni sviluppatori di Ubuntu nei giorni scorsi.

Il nuovo PPA Proprietary GPU Drivers consentirà di avere sempre a disposizione driver proprietari Nvidia aggiornati semplicemente aggiornando la distribuzione, ottima soluzione da consigliare soprattutto agli utenti che amano giocare.

Per installare i PPA Proprietary GPU Drivers basta digitare:

sudo add-apt-repository ppa:graphics-drivers/ppa
sudo apt-get update

 e aggiornare la distribuzione con un semplice

sudo apt-get upgrade

 oppure installare il driver più recente dalle impostazioni di sistema.

via lffl.org


GCLEANER, CCLEANER APPRODA IN LINUX

Vi presentiamo GCleaner, software che punta ad offrire agli utenti Linux il famoso CCleaner.

 

GCleaner in Ubuntu
CCleaner è uno dei più conosciuti software (nativi per Windows e disponibile anche per Android)dedicati alla “pulizia” del sistema operativo. Grazie ad una semplice ed intuitiva interfaccia grafica, CCleaner consente di eliminare velocemente file temporanei, terminare processi in esecuzione, rimuovere file obsoleti e molto altro ancora in maniera tale da aumentare lo spazio disponibile oltre a velocizzare il sistema operativo e varie applicazioni come ad esempio web browser. Per noi user Linux sono disponibili valide alternative a CCleaner come ad esempio BleachBit, oppure è disponibile un nuovo progetto GCleaner che punta a portare nel sistema operativo libero il famoso software di pulizia nativo per Windows e Android.

GCleaner è un nuovo progetto open source che punta a portare il Linux il famoso CCleaner con tanto di interfaccia grafica e funzionalità molto simili al software nativo per Linux.
Attualmente GCleaner dispone di poche funzionalità come la “pulizia” di browser come Firefox, la rimozione di pacchetti deb salvati sul nostro pc, rimuovere file temporanei di Flash Player, versioni del Kernel precedenti ecc.
Nei futuri aggiornamenti di GCleaner approderanno anche nuove features e traduzioni (sperando che arrivi anche traduzione in lingua italiana) oltre ad una maggiore stabilità e supporto per le principali distribuzioni Linux.

GCleaner in Ubuntu

GCleaner in data odierna viene rilasciato solo con il codice sorgente (niente pacchetti deb / rpm ecc) dovremo quindi compilare il software “a mano” operazione comunque abbastanza semplice.
Se abbiamo Ubuntu 14.04 Trusty LTS o una deriva dovremo per prima cosa installare il PPA Valac dato che il software richiede Valac 0.24 non incluso nei repository ufficiali, per farlo basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:vala-team
sudo apt-get update

Fatto questo possiamo installare i vari pacchetti / dipendenze richieste per la compilazione ed installazione di GCleaner, basta avviare il terminale e digitare:

sudo apt-get install pkg-config libgranite-dev libindicator3-dev libkeybinder-3.0-dev libvte-2.90-dev libvala-0.24-* valac-0.24* cmake bzr

non ci resta che scaricare, compilare e installare GCleaner digitando:

cd /tmp
bzr branch lp:gcleaner
cd gcleaner && cmake .
make 
sudo make install

una volta installato basta avviare GCleaner da menu.

Per rimuovere GCleaner basta digitare da terminale:

sudo rm  /usr/local/bin/gcleaner
sudo rm /usr/share/applications/gcleaner.desktop
sudo rm -R /usr/share/gcleaner/

Home GCleaner


Yawls regolare la luminosità del display tramite webcam

Vi presentiamo Yawls software che ci consente di regolare automaticamente la luminosità dello schermo attraverso la webcam.

Yawls in Ubuntu

La maggior parte degli smartphone e tablet attualmente disponibili sul mercato include il sensore di luce ambientale che ci consente di regolare automaticamente la luminosità del nostro display. Questa funzionalità migliora notevolmente la leggibilità / visualizzazione del nostro display in qualsiasi condizione, ad esempio se portiamo il nostro dispositivo sotto il sole oppure in luoghi bui ecc. Caratteristiche possiamo avere anche sul nostro personal computer grazie alla nostra webcam ed il software denominato Yawls.

Yawls è un progetto open source, scritto in java, che ci consente di regolare automaticamente la luminosità del nostro display tramite la webcam. Il software scatta immagini dalla nostra webcam, dai dati estratti andrà a regolare la luminosità del nostro display in maniera tale da migliorare la leggibilità ad esempio quando siamo al buio oppure con luce artificiale o sotto il sole.
Disponibile anche nella versione a riga di comando, Yawls dispone di una semplice interfaccia grafica dalla quale possiamo impostare il tempo di attesa tra una verifica e l’altra (tramite webcam), effettuare alcune regolazioni sulla luminosità ecc.

Yawls è disponibile per Ubuntu e derivate tramite PPA dedicati, basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:thedsweb/yawls-daily
sudo apt-get update
sudo apt-get install yawls

al termine dell’installazione basta avviare Yawls da menu.
Via lffl.org


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