Annunciato ufficialmente Freedom Planet 2 (anche per steam OS)

In questi giorni, è stato rilasciato un nuovo gioco su Steam Freedom Planet 2. A Quanto pare questo nuovo titolo oltre ad essere stato rilasciato su pc e mac e console nintendo, si potrà gustare sul nuovo Os di valve steam os. Naturalmente si potrà giocare su qualsiasi distro linux 😊.

via http://www.intopic.it/


Bug linux:Basta premere backspace 28 volte per hackerarlo

Sembra incredibile, ma un curioso bug in GRUB2 permette di entrare in molte distribuzioni Linux senza usare password.

Due ricercatori dell’università di Valencia, Ismael Ripoll e Hector Marco, che hanno scoperto come per entrare in molti computer Linux basti premere 28 volte di seguito il tasto backspace durante la richiesta della password e dare un invio.

Got Rescue 2

Ecco l’interfaccia d’emergenza di GRUB2, potente e affidabile, ma forse un po’ troppo semplice da attivare.

Il bug si trova in GRUB2, nelle versioni dalla 1.98 alla 2.02, e causa l’apertura forzata di una shell d’emergenza per il recupero del sistema che permette di accedere ai dati sul pc o caricare un altro sistema operativo.

La vulnerabilità è attiva dal 2009 nelle funzioni grub_password_get(),grub_username_ge() e nella libreria lib/crypto.c, e data la sua semplice attivazione è sorprendente che nessuno se ne sia accorto prima.

Per proteggere i nostri sistemi, che è facile controllare se siano o meno affetti dal bug, possiamo usare la patch che Ismael e Hector hanno già messo a disposizione presso questo indirizzo. Dal codice si evince che tutto il problema sta in un integer underflow semplice da risolvere.

Anche chi segue lo sviluppo di GRUB è stato messo al corrente del problema e il bug è stato chiuso. Ricordate, però, di sistemare le vostre macchine.


Divinity: Original Sin Enhanced Edition disponibile su Mac, Linux

Con una comunicazione ufficiale, i ragazzi di Larian Studios hanno annunciato che il loro Divinity: Original Sin Enhanced Edition è ora disponibile anche per i sistemiMac OS X, Linux e SteamOS. Come si legge nella nota ufficiale, “abbiamo colto l’opportunità anche per aggiornare la versione PC, così che sia sincronizzata a quella Mac e Linux, ed abbiamo risolto diversi problemi di stabilità che erano stati segnalati dai giocatori.”

Per celebrare l’evento, il gioco fa parte delle offerte giornaliere dei Salvi Invernali diSteam, e viene proposto con il 33% di sconto. Se volete scoprire tutti gli ulteriori dettagli su Divinity: Original Sin, vi rimandiamo ai nostri approfondimenti dedicati.

Data di uscita: 30 giugno 2014 – 27 ottobre 2015 PS4/Xbox One

Linus Torvalds è (veramente) un buon leader per Linux?

Negli ultimi mesi abbiamo spesso sentito parlare di Linus Torvalds e del suo mondo di condurre la community di sviluppo di Linux. Il creatore del kernel del Pinguino è stato definito “dittatore benevolo” non a caso. Il suo modo di dirigere il progetto è spesso rude con chi non si allinea ai suoi standard, il tutto però è giustificato dall’altissima qualità del codice all’interno del kernel. Lo stesso Torvalds si definisce cosi:

“I’m not a nice person, and I don’t care about you. I care about the technology and the kernel — that’s what’s important to me.”

Questo pensiero è condiviso da molti developer del kernel e ha portato all’affermarsi di un pensiero meritocratico all’interno della communty di Linux. Ovviamente questo ambiente non è esente da problemi, infatti a causa del comportamento dei propri colleghi ci sono stati diversi casi in cui devi developer hanno lasciato i loro posti all’interno del team. Gli esempi più recenti sono quelli di Sarah Sharp e di Matthew Garrett.

Comportamenti non proprio “ortodossi” fanno parte dello spirito di Linus Torvalds, ad esempio prima del rilascio di Linux 4.3 nella mailinglistTorvalds ha spesso definito “idiota” il modo di scrivere e di implementare il codice di alcuni developer del reparto networking.

Molti preferisco un modello di leadership dura che indirizzi dall’alto un progetto in modo deciso, altri invece scelgono un modello più aperto che consenta di guidare un progetto anche dal basso. Il comportamento di Torvalds potrebbe forse essere definito “poco professionale”, tuttavia fino ad oggi sembrerebbe aver funzionato.

Linus Torvalds non è l’unico a comportarsi in questo modo, solo che probabilmente è uno dei pochi a farlo in modo aperto, pubblicamente. Eventi simili accadono in molte software house che per motivi di immagine non rendono note le “diatribe” tra gli sviluppatori. Ad esempio lo sviluppatore Robert X. Cringely, nel libro “Accidental Empires“, descrive cosi lo stile di leadership del Microsoft software management, carica all’epoca ricoperta da Bill Gates:

“Each level, from Gates on down, screams at the next, goading and humiliating them.”

Dunque nulla di nuovo sotto il sole. I grandi progetti software tendono ad essere simili tra di loro, la natura del kernel Linux però fa in modo che tutto sia reso pubblico quasi in tempo reale, è quindi più facile che si venga a sapere di una sfuriata di Linus Torvalds rispetto a quelle dei manager di progetti proprietari.

In conclusione, i problemi del team del kernel Linux non sembrerebbero ricollegabili alla persona di Linus Torvalds, negli anni egli si è dimostrato capace di dirigere uno dei progetti più importanti nella storia dell’informatica, i rapporti tra i vari developer sono spesso complicati e quando qualcuno decide di abbandonare il proprio team lo fa per motivi che non sono sempre imputabili al comportamento di un leader.

Via ComputerWorld

Via http://www.oneopensource.it


GNU/Linux: Il bello di essere liberi

E’ la richiesta che associa e accomuna tanti ovvero la mancanza di libertà, in pochi campi questo è realmente possibile uno di questi è il campo informatico quando nello specifico si parla di software libero e di Linux, sistema operativo completamente gratuito che dalla sua prima uscita nel 1991 è riuscito a regalarsi una fetta di mercato circa del 3 %, che visto come dato secco può trarre in inganno chi si avvicina a lui, e sembra rappresentare una percentuale spettrale, mentre invece la comunità del software libero è viva e vegeta, ne è prova esatta il fatto che i supercomputer sfruttano senza ombra di dubbio le notevoli prestazioni di linux, e che i due diretti concorrenti Windows e Mac con i loro sistemi operativi non vengono presi neanche in considerazione.

Motivi per sceglier linux?
Motivi per provarlo?
Molteplici come molteplici sono le sue versioni, Mint, Ubuntu, Suse, Fedora, nomi di release che soddisfano a 360 gradi i loro utilizzatori in diverse modalità grafiche.
Come dicevo in precedenza Linux è completamente gratuito a differenza di Windows (Windows 7, 8, 10) e Mac (OS X 10) che oltre ad essere a pagamento hanno bisogno di computer molto performanti e quindi anche cari, Linux è un prodotto chiavi in mano, non si deve installare altro software, tutto è compreso finito di installarlo il pc è subito operativo, navigare in internet, scrivere del testo, vedere un video sarà subito possibile, gli altri sistemi operativi offrono di base poco e niente e le applicazione che servono per l’uso quotidiano che vanno installate sono anche loro a pagamento.
Anni orsono Linux non era un sistema operativo semplice, oggi non ha nulla da invidiare ai suoi diretti concorrenti, è diventato molto facile da gestire è anche in lingua italiana ha una grafica molto bella ed estremamente intuitiva.

Il vostro computer vecchio o nuovo che sia, vi sorprenderà in fatto di velocità e stabilità, avrete una macchina affidabile e sicura e cosa importantissima economica.
Questi vantaggi lo rendono molto appetibile anche per le società private e le amministrazioni pubbliche, anche una realtà piccola come quella Ladispolana potrebbe interessarsi al software libero, il guadagno ottenuto con il risparmio delle licenze software potrebbe essere utilizzato oltre che per la formazione degli operatori anche in altri settori amministrativi, attualmente la pubblica amministrazione (PA) dopo una attenta analisi comparativa è obbligata a dare la priorità al software libero, le PA comunitarie, quindi anche quelle italiane, sono obbligate a fornire servizi efficienti ad imprese e cittadini, e potranno scegliere in completa autonoma se acquisire sviluppare e rilasciare il software libero.

Esempi illustri?
Tanti!
Tra questi spiccano Trieste che dalla meta 2014 con il passaggio a linux nei prossimi tre anni conta di risparmiare 900 mila euro, Udine che a fine 2015 finirà il passaggio a Linux e risparmierà 360 mila euro, o a Torino dove il passaggio sarà epocale, diventerà il primo grande centro completamente open source, tuffi i suoi uffici e sedi distaccate useranno solo software libero, i responsabili del progetto credono fermamente che il risparmio possa avvicinarsi ai 6 milioni di euro in cinque anni.

via http://www.terzobinario.it


Google eliminerà il centro notifiche di Chrome su Windows, Mac e Linux

Google ha annunciato sul blog di Chromium un importante cambiamento al browser Chrome: sparirà il centro notifiche dalle versioni per Windows, Mac e Linux. Presentato nel 2013, il centro notifiche è un posto in cui gli utenti possono trovare le notifiche provenienti dalle app Chrome e dalle estensioni.

Per alcuni si tratta di uno strumento utile, ma in realtà pochi utenti lo visitano. Così Google ha deciso di eliminarlo sulle versioni di Chrome su Windows, Mac e Linux, mentre il centro notifiche continuerà a essere presente, invariato, su Chrome OS.

centro notifiche chrome
Centro notifiche di Chrome su Windows e Chrome OS

Gli sviluppatori di app Chrome ed estensioni dovranno fare probabilmente qualche cambiamento alle loro creazioni. Chrome, in ogni caso, continuerà a offrire notifiche push, solo non ci sarà più un centro di raccolta.

In attesa del futuro cambiamento, con Chrome 46 Google ha implementato un altro importante cambiamento relativo alla sicurezza. Si parla, in particolare, di come il browser notifica “a colpo d’occhio” ai propri utenti la sicurezza dei siti visitati.

browser chrome

Se state visitando un sito HTTPS continuerete a vedere l’icona verde accanto all’indirizzo, e così negli altri casi. Ciò che cambia è che un sito HTTPS con “errori minori” sarà mostrato come se fosse un sito non HTTPS, cioè privo di codifica dei dati.

Google afferma di aver fatto questa modifica per far sì che gli utenti Chrome abbiano meno stati di sicurezza da conoscere e ricordare. In un post separato Google ha dichiarato che il numero di sito HTTPS è cresciuto notevolmente, dal 58% dello scorso anno al 63% attuale.

via http://www.tomshw.it

 


Come progettare una casa con linux

Sweet Home 3D è il programma di interior design che permette a qualsiasi utente di progettare l’arredamento di una casa. Ecco come installarlo.

Avete mai avuto voglia di dare un taglio netto al passato e arredare nuovamente la vostra casa? Soldi e crisi economica a parte, ovviamente. Se avete voglia di sognare o di rivoluzionare davvero la vostra dimora, c’è un software rigorosamente Open Source che vi aiuta a farlo. Il suo nome è Sweet Home 3D ed è un programma di interior design semplice da utilizzare ma al tempo stesso decisamente potente. Dopo aver disegnato la piantina di una casa, infatti, il software aiuta l’utente a scegliere le migliori soluzioni di arredo e, al termine, consente anche un’esplorazione 3D degli ambienti realizzati.

Il tutto, lo ripetiamo, in maniera davvero semplice: anche chi non sa neppure cosa sia il CAD o chi non è pratico di programmi di progettazione riuscirà a muoversi senza problemi all’interno di Sweet Home 3D. Il software è disponibile per Linux, Windows, Mac OS X e anche Solaris. Per installarlo sulla nostra distro ci basta raggiungere questa pagina e procedere al download del pacchetto a 32 o 64 bit (a seconda del sistema utilizzato).

Al termine del download, ci basta decomprime il pacchetto e avviare l’eseguibile SweetHome3D per lanciare il software. Buon divertimento!

Via http://www.tuxjournal.net


ECCO IL NUOVO GOOGLE NEXUS 5X E 6P

Google ha presentato i nuovi Nexus 5X e 6P, Caratteristiche e prezzi in Italia.
Google Nexus 5X e 6P
L’attesa è finita, ecco finalmente i nuovi Nexus 5X e 6P, smartphone e phablet targati Google conpreinstallato il nuovo Android 6.0 Marshmallow che saranno presto disponibili anche sul mercato italiano.
Il nuovo Nexus 5X è uno smartphone, prodotto in collaborazione con LG, con display da 5.2 pollici FHD e dotato di una fotocamera posteriore da 12.3 MP e una frontale da 5MP. Google Nexus 6P è un phablet realizzato in collaborazione con Huawei dotato di display da 5,7 pollici WQHD e fotocamera posteriore da 12.3 MP e una anteriore da 8MP. Tutti e due i device dispongono di un sensore per le impronte digitali, che possiamo utilizzare per sbloccare lo schermo oppure per effettuare pagamenti o per l’autenticazione all’interno di Google Play o applicazioni che richiedono la nostra autorizzazione per effettuare alcune operazioni. Da notare anche la presenza del nuovo connettore singolo USB di tipo C.

Le principali caratteristiche di Google Nexus 5X:

display: 5,2 pollici IPS con risoluzione FHD da 1920 x 1080 / 423 ppi con Vetro protettivo Gorilla Glass 3
processore: Qualcomm Snapdragon 808 da 1,8 GHz a 64-bit
scheda grafica: Adreno 418
ram: 2 GB
storage: 16 GB o 32 GB
fotocamera: posteriore da 12 MP con messa a fuoco automatica, laser IR e dual flash, anteriore da 5 Mp
connettività: LTE cat.6, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac 2×2 MIMO, dual-band (2,4 GHz, 5,0 GHz), Bluetooth 4.2
sensori: sensore di impronte digitali, sensore di luminosità, sensore di prossimità, accelerometro, eCompass, giroscopio, sensore Hall e android Sensor Hub
gps: GPS e AGPS
dimensioni: 147,0 x 72,6 x 7,9 mm
peso: 136 g
batteria: litio da 2700 mAh
sistema operativo: Android 6.0 Marshmallow

Le principali caratteristiche di Google Nexus 6P:

display: 5,7 pollici AMOLED con risoluzione WQHD da 2560 x 1440 pixel a 518 ppi con Vetro protettivo Gorilla Glass 4
processore: Qualcomm Snapdragon 810 da 2,0 GHz a 64-bit
scheda grafica: Adreno 430
ram: 3 GB
storage: 32 GB, 64 GB o 128 GB
fotocamera: posteriore da 12 MP con messa a fuoco automatica, laser IR e dual flash, anteriore da 8 Mp
connettività: LTE cat. 6, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac 2×2 MIMO, dual-band (2,4 GHz, 5,0 GHz), Bluetooth 4.2
sensori: sensore di impronte digitali, sensore di luminosità, sensore di prossimità, accelerometro, eCompass, giroscopio, sensore Hall e android Sensor Hub
gps: GPS e AGPS
dimensioni: 159,3 X 77,8 X 7,3 mm
peso: 178 g
batteria: litio da 3450 mAh
sistema operativo: Android 6.0 Marshmallow

Google Nexus 5X e 6P saranno presto disponibili anche in Italia direttamente da Google Store a partire da 479 Euro per il 5X e 699 Euro per il 6P.


Alien Isolation: ecco i requisiti di sistema per la versione Linux

Amazon Feral Interactive è un team che si è occupato di creare versioni dedicate a Linux di giochi popolari come XCOM: Enemy Unknown, Company of Heroes e Shadow of Mordor. I fan della fantascienza saranno felici di sapere che è in arrivo anche un port del popolare survival horror Alien: Isolation, ultimo gioco dedicato al popolare franchise di Alien pubblicato nel 2014 per PC, Xbox 360, Xbox One, PS3 e PS4.

Feral non ha ancora annunciato la data di uscita per la versione Linux del titolo, ma ha già diffuso i requisiti di sistema minimi e raccomandati per chi preferisce affidarsi a sistemi operativi open-source. Eccoli qui:

– Requisiti Minimi

Sistema Operativo: Ubuntu 14.04.3 (64bit) or SteamOS
Processore: 2.6 GHz
RAM: 4GB
Spazio su disco: 35GB
Scheda Grafica: 1GB*
Controlli: Keyboard & Mouse

– Requisiti Raccomandati

Sistema Operativo: Ubuntu 14.04.3 (64bit) or SteamOS or higher
Processore: 2.6 GHz
RAM: 8GB
Spazio su disco: 35GB
Scheda Grafica: 2GB**
Controlli: Gamepad

*NVIDIA 600 series o migliore con drivers versione 355.11 o migliori

**NVIDIA 700 series o migliore con drivers versione 355.11 o migliore

GPU Intel e AMD non sono supportate.
Un account Steam è necessario.

Se utilizzate AMD poterste provare un certo disappunto nel leggere il penultimo punto, ma probabilmente il team di Feral si riferisce al fatto che, nel caso si presentino problemi con sistemi AMD giocando ad Alien: Isolation, gli utenti non riceveranno supporto ufficiale.

Fonte: dsogaming

– See more at: http://www.videogiochi.com/news/2015/09/alien-isolation-ecco-i-requisiti-di-sistema-per-la-versione-linux/#sthash.i2wSCFZS.dpuf


ZGEMMA STAR H2 DECODER DVB-S2 E DVB-T2 BASATO SU LINUX

Abbiamo testato Zgemma Star H2, potente decoder DVB-S2 e DVB-T2 basato su Enigma 2 / Linux. Ecco la nostra recensione…
Zgemma Star H2
Sono molti i device presenti sul mercato basati su Kernel Linux. Oltre a device mobili Android, troviamo anche molte tv, router, firewall ecc gestiti da Linux tra questi vi vogliamo segnalare il decoder Zgemma Star H2 basato su Enigma 2.
Zgemma Star H2 è un decoder che include due tuner uno satellitare (DVB-S2) e uno dedicato al digitale terrestre (DVB-T2), il tutto gestito da una distribuzione Linux dedicata (basata su Enigma 2) in grado di fornire numerose ed utili funzionalità. Difatti oltre a poter gestire al meglio i nostri canali sat o dvb-g, Zgemma Star H2 ci consente di poter accedere ad internet e riprodurre video di YouTube, riprodurre file multimediali presenti sul nostro pc o cloud, consultare le nostre email, accedere a Facebook, Twitter ecc.

Grazie a numerosi add.on dedicati possiamo espandere le funzionalità del nostro decoder conforme le nostre preferenze, grazie alle 2 porte USB possiamo inoltre collegare pendrive o hard disk esterni per poter registrare i nostri video, attivare la modalità pausa, riprodurre immagini, file audio e video e molto altro ancora.

Ecco le principali caratteristiche di Zgemma Star H2:

– processore: MIPS BCM7358 da 751MHz
– ram: 512 MB
– storage: 512 MB espandibile tramite 2 porte USB 2.0
– connettività: 1 LAN e supporto per pendrive Wifi USB
– smartcard-reader: 1
– tuner: 2 (DVB-S/S2 e DVB-T2)
– porte: 1 HTMI, uscita audio digitale (ottica), 2 USB 2.0 (una posteriore e una anteriore), 1 Connettore per ingresso antenna Sat (tipo F), 1 Connettore per antenna terrestre e n.1 uscita Loop (tipo IEC)
– supporto: Video Alta Definizione (1080p), Video 3D, HBBTV, Youtube, Iptv ecc
– sistema operativo: Open ATV / Enigma 2 Linux
– contenuto della confezione: ZGEMMA STAR H2, Telecomando, Alimentatore, Cavo HDMI

Zgemma Star H2 - Porte

Altra interessante caratteristica di Enigma 2 riguarda le personalizzazioni, è possibile personalizzare completamente l’interfaccia grafica oltre a disporre di numerose immagini dedicate come ad esempio OpenViX, OpenPLi4 / OpenPLi3, OpenDroid, ItalySAT, HDFreaks ecc (le trovate in questa pagina).

Ho avuto modo di testare quasi tutte le immagini disponibili per Zgemma Star H2, dal mio punto di vista la migliore è ItalySAT (dispone già di Kernel 4.x) dato che fornisce diverse personalizzazioni e ottimizzazioni varie.

Ecco alcune immagini del nostro test in Zgemma Star H2 con ItalySAT:

Zgemma Star H2 - Canali
Zgemma Star H2 - Info Canale
Zgemma Star H2 - Addons
Zgemma Star H2 - Info ItalySAT

Altra importante caratteristica di Zgemma Star H2 (presente comunque in molti altri decoder Enigma 2) riguarda l’add.on OpenWebif con il quale potremoaccedere e operare da remoto al nostro decoder direttamente dal nostro browser (basta inserire l’ip del nostro decoder).

OpenWebif in Zgemma Star H2

OpenWebif consente non solo di operare nel decoder ma anche poter riprodurre in streaming il canale desiderato (anche con decoder in standby), in maniera tale da poter guardare i nostri canali preferiti da pc (attraverso VLC), device mobili, tv ecc (diventa una vera e propria IPTV).

Zgemma Star H2 lo possiamo acquistare direttamente da Amazon a 130 Euro.


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