SteamOS cambierà per sempre i videogiochi sul sistema Windows?

Con l’arrivo sul mercato delle nuove e attesissime console da gioco di Sony e Microsoft, la grande battaglia ha ripreso vigore. A scompaginare il campo di battaglia è stato però il produttore di videogiochi Valve che, a sorpresa, alla vigilia delle ostilità, ha lanciato una sfida piuttosto pesante: SteamOS. L’azienda, che è responsabile di Portal, Half-Life e Defenders of the Ancients, ha annunciato di avere sviluppato un Os basato su Linux che considera il futuro dei videogiochi. Il tutto accompagnato dalla promessa di hardware dedicato da parte di diversi produttori, oltre a un telecomando completamente nuovo con tantissimi pulsanti e nessun joystick. Questo tipo di annuncio viene normalmente accolto con assoluta noncuranza da chi è sicuro che, nel giro di un paio di anni, tutto verrà dimenticato. Valve, però, è qualcosa d’importante. E lo scalpo più celebre potrebbe essere Windows. Valve ha recentemente celebrato il decimo anniversario di Steam, la sua piattaforma online per videogiochi. Lanciata in esclusiva su Windows, a settembre del 2003, Steam da allora è diventata la forza dominante nei giochi per PC; alcuni dati le attribuiscono addirittura il 70% del mercato online. Il servizio, famoso per le vendite abbattiprezzo, ha quasi 60 milioni di affiliati e offre circa 3.000 giochi. Con una grossa fetta di utenti che ha già investito pesantemente sulla piattaforma, Valve è in una posizione di privilegio per vendere un nuovo tipo di hardware.

SteamOS vs Console La grande sfida di Valve sarà soppiantare le console già esistenti, che annoverano anni di servizio, senza la necessità di aggiornare componenti, installare software o avere particolari requisiti di lettura, inconvenienti questi che sono stati fondamentali per far sì che i giochi sul PC abbiano dovuto cedere il passo alle console. Anche se ben lungi dall’essere perfette, le console hanno anche il vantaggio di essere relativamente piccole e silenziose, se paragonate ai grossi e rumorosi tower dei PC. La tendenza è stata quindi relegare i PC nello studio o in camera da letto piuttosto che averli in salotto. Valve è ben consapevole di questi punti a sfavore e ha elencato le ragioni per cui i giocatori dovrebbero invece concentrarsi su SteamOS. Il sistema operativo è progettato in modo specifico per essere usato come piattaforma per giochi e per quasi nient’altro. Questo significa che tutto è stato ottimizzato per questo scopo, liberando risorse di sistema dalle altre preoccupazioni che pesano su una macchina con Windows. Fondamentalmente SteamOS vi permette di avere una piccola “console da giochi” nel PC. Valve ha lavorato anche su un altro strumento, all’interno di SteamOS, che consente ai giochi di girare sul PC in uso, quindi venire trasmesso in streaming alla TV con una Steam Machine; una funzione intelligente, perché permette a coloro che hanno già investito del denaro in un PC o un portatile di portare i videogiochi sul grosso schermo della TV del salotto a un costo irrisorio.

Migliore controllo Per allontanare i più affezionati giocatori su PC dai loro sistemi di controllo, Valve ha sviluppato anche uno Steam Controller. Quest’unità non convenzionale ha come caratteristiche due trackpad curvi invece dei joystick, un touchscreen e diversi pulsanti in più, rispetto a quelli che si trovano sui telecomandi di Xbox e PlayStation. Questo permette ai giocatori su PC un livello di controllo maggiore rispetto a un mouse o a una tastiera. Il funzionamento rimane da sperimentare sul campo, ma se dovessero mantenere ciò che mantengono, potremmo essere di fronte a una nuova strada per i telecomandi del futuro. Sebbene l’hardware Steam Machine debba ancora essere reso pubblico, Valve ha annunciato la collaborazione con diversi partner che lanceranno i dispositivi nel 2014. Saranno disponibili diverse opzioni ottimizzate per dimensioni, prezzo, silenziosità e altri fattori, ma uno dei veri punti di forza del sistema sarà la possibilità per gli utenti di costruirsi i PC che desiderano e successivamente installare SteamOS gratuitamente. Il servizio online Steam esistente continuerà a operare su Windows, Mac e Linux. Sotto molti aspetti si può paragonare all’atteggiamento di Google con il sistema operativo per cellulari Android, ormai leader incontrastato nella telefonia mobile.

Colpa di Windows? Il più grande ostacolo potrebbe derivare dai giochi stessi. Gli sviluppatori sono abituati a programmare per Windows e hanno mercato, quindi perché cambiare? L’evoluzione di questo aspetto sarà il fattore decisivo per la storia di SteamOS, ma Valve non ha timori al riguardo e sostiene che centinaia di giochi girano già naturalmente sul suo Os e che saranno presto annunciati titoli importanti. Ovviamente puntando molto sulla funzionalità streaming che rende compatibili tutti i giochi nel breve termine. Se Valve avesse annunciato Half- Life 3 come esclusiva SteamOS, sarebbe stato interessante vedere la reazione dei giocatori. Perché Valve si è spostata su Linux? Il sistema esistente lavora bene da anni, non sembravano esserci cori di voci che chiedevano il passaggio e gli sviluppatori di giochi difficilmente sono alla ricerca di un ambiente di programmazione completamente nuovo da imparare e studiare. La risposta sembra risiedere soprattutto in Windows 8. Gabe Newell, direttore di Valve, è stato molto chiaro nelle sue critiche nei confronti del lancio di Microsoft. A una conferenza dell’anno scorso ha affermato: “Windows 8 è una catastrofe per tutti nel mondo dei PC”, e nel recente Linuxcon 2013 ha accusato l’Os Microsoftdi avere causato problemi all’industria produttiva dei PC e che “o ci sarà una ristrutturazione significativa o il mercato vedrà l’uscita dei primi cinque attori del mondo dei PC. La situazione è piuttosto grigia”. Alcuni analisti sottolineano il fatto che lo Store di Windows 8 entrerà progressivamente in competizione diretta con Steam e che questa, in realtà, potrebbe essere una misura difensiva per proteggere il proprio modello di business. Tutto ciò avrebbe senso, considerato che lo Store di Apple si sta dimostrando un portale di successo per la vendita di software sulla piattaforma SO. Ma c’è un’altra possibilità, più problematica. Con l’aumento dei servizi che si spostano online (come la suite Office 365 di Microsoft), il declino delle vendite dei PC e la costante crescita dei tablet, è possibile che i numeri dell’industria stiano iniziando a ipotizzare una vita dopo Windows. I giochi sono sempre stati un elemento forte del mondo Windows, ma persino questo settore sta diminuendo a favore delle console; le entrate dei PC si proiettano a solo un quinto rispetto ai loro rivali da salotto nel 2013. Se SteamOS e l’hardware proposto faranno breccia nel mercato dei videogiochi resta da vedere, ci sono ancora molti ostacoli da affrontare per il neonato sistema, e la fedeltà degli utenti e pochi titoli fondamentali potrebbero essere ostacoli insormontabili, ma una cosa è certa: il 2014 offrirà una panoramica affascinante sulla direzione futura dei videogiochi domestici

 

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