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Diario di un Blogger: I Passi da Gigante di Linux

Via http://www.rischiocalcolato.it
Nota di Rischio Calcolato: questa è una rubrica un po’ Geek che riguarda gli aspetti tecnici della mia vita di blogger, cioè i device che uso, i programmi, server e trucchetti vari . Si tratta di appunti sparsi che verranno scritti mano a mano che si presenta un qualche cambiamento nel mio modo di usare la tecnologia….ed anche un pochino alcuni aspetti dei cavolacci miei.

Questo (e il precedente) sono i primi post che io abbia mai scritto su RC con Linux. Sto usando una macchina di test, non notebook Hp EliteBook2540p di 5 anni fa upgradato con un ssd da 80gb con su Fedora 21.

Quindi una macchina relativamente lenta se paragonata ai mostri di oggi.

Usare linux per la mia attività di blogging di oggi non è stata una scelta ma una necessita dovuta alla mio personale problema con la realtà, nel senso che ho dimenticato il Mac a casa di un amico in Italia e lo andrò a recuperare la prossima settimana.

Questa macchina linux, in origine, in realtà è stata pensata per quattro scopi:
◾gestire i miei wallet con le mie Monete Digitali
◾testare le novità nel campo della blockchain che di solito escono prima per linux e poi per tutti gli altri sistemi operativi
◾surfare (con molta, molta cautela e a piccole e meditate dosi) il dark web
◾come test di valutazione per il passaggio di tutti i miei sistemi su Linux (ci devo andare piano, ormai la mia professione vive sulla rete e dunque passare da un sistema all’altro necessita un periodo lungo di valutazione e apprendistato)

Poi ho cambiato idea, nel senso che non è igienico per un non iniziato come me usare la stessa macchina per surfare il dark web e tenerci su bitcoin e affini. Non vorrei che per distrazione mi venisse da cliccare qualche link sbagliato o mi venga su l’idea di installarmi qualche software tirato giu da quelle parti. Meglio separare i mondi, per ora.

Ad ogni modo… la mia distrazione mi ha costretto di fare le seguenti azioni:
◾Configurare un client di posta elettronica per le mie varie mail istituzionali (sa, sagl e altre cosette)
◾Configurare firefox con i miei bookmark
◾Configurare dropbox
◾collegare linux alla mia stampante in ufficio e a quella a casa
◾installare la rete domestica e quella dell’ufficio
◾più un’altra serie infinita di rogne tipiche delle prime installazioni.

Ebbene sorpresa: ho avuto la stessa esperienza che ha suo tempo feci con il mio primo mac due anni fa, TUTTO HA FUNZIONATO alla prima senza sorprese ne ansie. Peraltro Fedora 21 è maledettamente simile a Mac Osx per molte cose.

6 anni fa avevo una macchina dual boot con Ubuntu (la 2009 prima versione) e fu un disastro atomico, un mal di testa continuo per fare funzionare qualsiasi cosa. La maledetta riga di comando (che Dio la accolga fra le sue possenti braccia) come rito obbligatorio per qualsiasi cosa fosse al di fuori del “normale”

E c’è di più.

Fedora è più veloce di qualsiasi altra cosa abbia mai usato, si accende in un lampo e si spegne ad una velocità che non avevo mai visto. I programmi, tipo firefox, libre office, e altre cose “normali” partono senza lag, ben più veloci di mac Osx con ssd (Windows non lo cito neppure, per me Windows non è un sistema operativo,Windows è un Virus)

Dunque la mia conclusione è questa: Linux ha fatto passi da gigante es è pronto per le masse.

E’ perfetto, è meglio di Osx: no non è perfetto e non è meglio di Osx se parliamo di produttività e completezza per un utente medio.

Due difetti:
1.La gestione della batteria dei sistemi Linux non è ottimale, generalmente una macchina linux fa durare meno la batteria del notebook. Quello che manca nell’universo linux è il supporto di un produttore di hardware che pensi a macchine linux native, fin dalla progettazione dell’hardware (come fa Apple) e dunque ottimizzi il SO precisamente sull’Hardware a disposizione. Dell produce ottimi notebook con Ubuntu ma Dell non pensa a fare una macchina che nasca per Linux, ci sono piccoli assemblatori che vendono macchine Linux ma dubito che costoro abbiano le risorse per investire in un vero team di sviluppo che vada a spaccare il capello (o il Kernel) per ottenere il massimo da un dato Hardware.
2.Per quanto sia abbastanza completo, il corredo di tool per la produttivita in Fedora 21 non è ancora pargonabile a quello di OSX, in particolare lamento la mancanza di un alternativa veramente valida a Time Machine, e a tutta una serie di piccoli tool e automatismi che rendono comunque ancora necessario cercare software aggiuntivo magari dalla maledetta riga di comando ( Riposi in Pace prima o poi). Io mi sono fatto assistere da un “iniziato” e dunque ho ottenuto un Fedora quasi Mac like. (ma più veloce)

Ritengo comunque che ci siamo, Linux è pronto per l’adozione da parte delle masse, ed è una bella novità.

p.s. magari lo era da un po’ (pronto per le masse) ma io me ne sono accorto oggi.


IBM: nuovi investimenti sulle piattaforme Linux e Power Systems

Sono 54 le sedi IBM dedicate allo sviluppo di nuove applicazioni . Ma anche Watson fa progressi nella ricerca medica

Lo scorso anno IBM ha investito un miliardo di dollari sulle tecnologie Linux e open source per i suoi server Power Systems, inaugurando cinque Linux Center dedicati a Pechino (Cina), New York, Austin (Texas), Montpelier (Francia) e Tokyo (Giappone) e oggi sono più di 1500 le applicazioni ISV disponibili per Linux su Power. Poi a fine agosto in occasione della conferenza LinuxCon North America, IBM ha annunciato che si avvarrà della sua rete globale di oltre 50 Innovation Center e Client Center per aiutare i Business Partner, i professionisti dell’IT, il mondo accademico e gli imprenditori a sviluppare nuove applicazioni per i Big Data e il cloud computing sulle piattaforme Linux e Power Systems.
systems_power_software_linux_center_140x140Questo ulteriore investimento intende accelerare lo sviluppo di nuove applicazioni e fornisce accesso fisico e online alle risorse per lo sviluppo di applicazioni Linux su Power Systems a un bacino potenziale di migliaia di altri Business Partner IBM, sviluppatori e i clienti in tutto il mondo.
Le risorse possono comprendere:
•Workshop di formazione su Linux che indicano agli sviluppatori come migrare e ottimizzare le loro applicazioni utilizzando le tecnologie Red Hat Enterprise Linux, SUSE Linux Enterprise Server e Canonical Ubuntu Server Linux su Power Systems.
•Assistenza pratica da parte di specialisti di sistemi Linux e IBM dedicati, per mostrare agli sviluppatori come sfruttare le funzionalità uniche di elaborazione parallela e virtualizzazione avanzata di Power8.


L’architettura open source di Power e Linux rappresenta il cuore della OpenPower Foundation, una community per lo sviluppo “open” fondata nel 2013, con ormai 53 membri in tutto il mondo, che collaborano per sfruttare l’architettura aperta del processore Power e diffondere l’innovazione nel settore
Su un fronte più vicino alle tecnologie di punta e di ricerca , IBM dichiara di aver fatto significativi progressi nelle capacità di cognitive computing di Watson, superando la fase di analisi dei dati e di ricerca di risposte note per passare all’esplorazione della complessità e delle connessioni di enormi quantità di dati. Tre anni dopo la vittoria al quiz televisivo Jeopardy!, IBM Watson si è evoluto fino a rappresentare una nuova era dell’informatica, guadagnando il riconoscimento di Gartner , che cita IBM Watson tra i primi 10 trend tecnologici strategici per il 2014, prevedendo che, entro il 2017, il 10 per cento dei computer sarà in grado di apprendere come fa Watson
Disponibile da subito e fornito come servizio cloud, Watson Discovery Advisor è progettato per accelerare le scoperte da parte delle équipe di ricerca, perché riduce il tempo necessario a testare le ipotesi e formulare conclusioni, da mesi a giorni e da giorni a poche ore, portando nuovi livelli di velocità e precisione alla ricerca e sviluppo.
Grazie alla capacità di Watson di cogliere le sfumature del linguaggio naturale, Watson Discovery Advisor è in grado di comprendere il linguaggio della scienza, ad esempio come interagiscono i composti chimici, rappresentando così uno strumento straordinariamente potente per i ricercatori delle bioscienze e di altri settori.
In campo farmaceutico e medico con Watson Discovery Advisor, i ricercatori possono scoprire nuove relazioni e individuare modelli inattesi tra i dati, con la possibilità di aumentare e accelerare significativamente i processi di scoperta.
“Stiamo entrando in un’era straordinaria in cui la scoperta sarà guidata dai dati”, spiega Mike Rhodin, senior vice President, IBM Watson Group. “L’annuncio di oggi rappresenta una naturale estensione dell’intelligenza di cognitive computing di Watson e dà a ricercatori, sviluppatori ed esperti del settore uno strumento potente che aiuterà ad aumentare i risultati degli investimenti effettuati dalle organizzazioni nella R&S, portando a scoperte rivoluzionarie significative”.

via http://www.techweekeurope.it/


Armada Mach 8 Pure Linux: XBMC Linux su AMLogic S802

Armada Mach 8 Pure Linux è il (lungo) nome di un nuovo box multimediale basato su SoC AMLogic S802. Il suo telaio e la sua componentistica hardware sono quelli di prodotti già presenti sul mercato (M8 è un esempio) ma il suo sistema operativo è XBMC Linux anziché Android. Costa 129 dollari negli Stati Uniti, un listino più alto dei box pari-hardware dovuto probabilmente al lavoro fatto per l’ottimizzazione del sistema.

La scheda tecnica di Armada Mach 8 Pure Linux è in linea con il mercato attuale, ed è molto, molto simile a prodotti come Minix Neo X8 o il Probox2 EX che abbiamo recensito giorni fa. Oltre al SoC AMLogic S802 (non in versione H, e questo significa che la decodifica DTS e AC3 è software, non hardware) e alla GPU Mali-450 MP6, abbiamo 2 GB di RAM, 8 GB di spazio eMMC, lettore SD, Ethernet 10/100, WiFi Dual Band, HDMI 1.4 fino a 1080p, uscita AV, S/PDIF, 2 USB 2.0 e sensore IR integrato.

Manca il Bluetooth, e manca l’uscita video 4K, ma di contro la presenza di XBMC Linux (arricchita da Cloudword Installer e da una skin dedicata) dovrebbe garantire lo switching automatico del frame rate in base al contenuto riprodotto. Rispetto a Mini PC più moderni, Armada Mach 8 è anche privo di antenna WiFi esterna, ma diciamo che la qualità della ricezione delle schede AMLogic è sempre stata buona, e non c’è motivo di pensare a problemi di interferenze o perdita di segnale come visto in passato su SoC rivali.

Che dire: XBMC Linux è il vero motivo per cui si dovrebbe preferire il nuovo Mini PC Armada ad un “comune” S802 gestito da Android + app XBMC, ed è un aspetto da non sottovalutare se l’obiettivo è proprio far girare il media center open source. Tra l’altro non dovrebbe essere un problema, una volta preso un Mach8 Pure Linux, installare una ROM Android ed usarlo come un normale box.

Al contrario dovrebbe essere più difficile fare il procedimento inverso: Armada offre un XBMC Linux molto più ottimizzato e completo della beta di XBMC Linux liberamente scaricabile (la trovate su Freaktab), quindi ci sarà un certo vantaggio nell’utilizzare la sua versione anziché la pubblica. O, almeno, questo è quel che lascia intendere l’azienda. Il consiglio finale è sempre il solito: non vi sbilanciate e non fate un incauto acquisto. Aspettate i primi riscontri lato utente (sotto un primo video hands-on) prima di prendere in considerazione l’acquisto.

via http://hardware.hdblog.it/


KAZAM AGGIUNGE IL SUPPORTO PER YOUTUBE LIVE

La nuova versione 1.5.3 di Kazam include importanti novità come il supporto per YouTube Linux e molto altro ancora.

 

Kazam è un software open source, basato su GStreamer, che ci consente di catturare immagini o registrare video del nostro desktop. E’ possibile catturare o registrare l’intero schermo (il software include anche il supporto multi-monitor), una finestra o solo un’area selezionata, tra le varie opzioni incluse in Kazam troviamo la possibilità di personalizzare i framerate, visualizzare o nascondere il mouseregistrare i suoni dal microfono o dagli altoparlanti del pc, personalizzare le scorciatoie da tastiera e molto altro ancora. Kazam ci consente di salvare le nostre immagini e video nei formati più diffusi compreso mp4 (con supporto H.264), webmin (VP8) ecc. Lo sviluppo di Kazam sta rendendo il software sempre più stabile e completo, con la nuova versione 1.5.3 è approdato anche il supporto per registrare o catturare immagini dalla nostra webcam e la possibilità di inviare / condividere i nostri video in tempo reale attraverso il servizio YouTube Live.


Oltre a varie correzioni di bug, il nuovo Kazam 1.5.3 include una nuova animazione dedicata ala conto alal rovescia, introdotto inoltre sullo schermo un comodo indicatore per segnalarci i tasti digitati sulla tastiera o sul mouse.Per maggiori informazioni su Kazam 1.5.3 consiglio di consultare le note di rilascio disponibili in questa pagina.

– INSTALLARE KAZAM

Per installare Kazam in Ubuntu e derivate basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:kazam-team/unstable-series
sudo apt-get update
sudo apt-get install kazam python3-cairo python3-xlib

Kazam è disponibile anche per Arch Linux e derivate attraverso AUR.

Home Kazam

via iffl.org


Monaco: Linux costa più di Windows, addio open source

Dopo dieci anni di Linux Monaco di Baviera getta la spugna e torna a Windows. Era stata tra le prime città a decidere di affidarsi a Linux, affrontando le molte difficoltà iniziali pur di liberarsi dai vincoli con Microsoft e altri fornitori. E proprio l’anno scorso si era completato il passaggio: tutti gli uffici pubblici usavano LiMux, una distribuzione sviluppata apposta.

Si torna a Windows perché a quanto pare non si è riusciti a compensare l’iniziale abbassamento della produttività. All’inizio si pensava che sarebbe bastato un po’ di tempo, che le persone si sarebbero abituate ai nuovi strumenti e che presto tutto avrebbe ripreso a funzionare come sempre.

Monaco di Baviera

L’adattamento c’è stato in effetti ma sono rimasti problemi insormontabili nell’interazione con altre realtà (fornitori, altri comuni, governo, etc.): in questi casi lo scambio di documenti non ha mai smesso di essere un problema.

C’è stato anche un problema economico, ed è emerso che Linux è risultato più costoso di Windows da gestire “perché la città ha dovuto assumere programmatori per sviluppare funzioni di cui avevano bisogno, e poi ha dovuto pagare il personale per mantenere il software”. Pagando le licenze a Microsoft si sarebbe speso meno, a quanto pare.

Collaborazione con altri e riduzione della spesa, ecco perché Monaco di Baviera sta tornando a Windows. La scelta di questa città, dieci anni fa, fu definita l’equivalente IT della caduta del Muro di Berlino. Non è ancora detta l’ultima parola comunque, perché, con la nuova versione di LiMux e una più forte spinta verso il formato ODF, forse c’è ancora spazio per l’open source nella città tedesca.

In ogni caso è importante ricordare che la questione economica non è mai stata determinante. All’epoca, tra il 2003 e il 2004, i politici locali scelsero di seguire una strada che avrebbe dato a loro il controllo sulla tecnologia usata, invece che a fornitori esterni come Microsoft. Decisero in altre parole di mantenere nelle proprie mani una parte di potere che era sempre stata “esternalizzata”. Fu in altre parole una questione più politica che economica.

fonte:http://www.tomshw.it/


Rilasciato Ubuntu 12.04.5 LTS e disponibile al download!

La versione corrente di Ubuntu è la 14.04 LTS, ottima su tutti i punti di vista. Ma come sappiamo, le versioni cosiddette “intermedie” hanno sempre i loro “problemini” a livello sia hardware che software. Tuttavia (e meno male) abbiamo le versioni “di serie” denominate LTS, cioè quei rilasci con supporto a lungo termine sia per desktop che server rilasciate con “cadenza biennale”. Si tratta di versioni con un ampio supporto hardware e software, ideali per ambiti professionali in cui è richiesto un prodotto con un investimento a lungo termine. Il supporto è quindi “assicurato” dagli sviluppatori tramite dei nuovi pacchetti di sicurezza, bugfix e quant’altro. Tuttavia, Ubuntu 12.04 è comunque in continuo sviluppo, ed è stata rilasciata la “quinta versione” denominata “12.04.5 LTS” portando con sè numerosi aggiornamenti. Questa versione sarà sostenuta fino al 2017, anche se al momento, abbiamo la presenza di Ubuntu 14.04 LTS dall’inizio di quest’anno. Ubuntu 12.04.5 ha il kernel aggiornato alla vers. 3.13 e stack di X.org, entrambe provenienti dalla 14.04 LTS. In questa versione troviamo anche correzioni di bug, patch, aggiornamenti di sicurezza e mantenimento della stabilità e compatibilità con Ubuntu 12.04 LTS”. . A questo indirizzo troviamo l’annuncio del rilascio. In pratica con questa versione “12.04.5” abbiamo il vantaggio di installare Ubuntu già completo di “corposi aggiornamenti” rispetto a “Ubuntu 12.04“. Ubuntu 12.04.5 è disponibile per il download al seguente indirizzo:

fonte http://www.antonioallegretti.it/

Download Ubuntu 12.04.5


Borderlands The Pre-Sequel uscirà anche su Linux

2K Games ha confermato nelle scorse ore che Borderlands The Pre-Sequel sarà disponibile anche su Linux oltre che su PC Windows, Xbox 360 e PlayStation 3. Si tratta del primo titolo del franchise ad approdare sul sistema operativo del pinguino, sicuramente una bella notizia per tutti gli utenti di questo OS.
Al tempo stesso, Randy Pitchford (presidente di Gearbox Software) ha frenato l’entusiasmo dei fan della saga, rivelando che purtroppo non ci sono possibilità concrete di vedere Borderlands eBorderlands 2 su Linux.

fonte http://www.everyeye.it/


VolksPC, il mini PC Android capace di utilizzare anche applicazioni Linux (video)

Una campagna di crowdfunding su Indiegogo propone un nuovo mini-PC Android, il VolksPC. Mai come in questo caso è assolutamente appropriato il termine “PC”: il sistema operativo, infatti, è una distribuzione ad hoc, la Unified Distribution, capace di far funzionare applicazioni per Jelly Bean (4.2.2) e per Debian Wheezy. In sostanza si potranno utilizzare software sia per il sistema operativo di Google, sia per Linux.

L’aspetto (che potrebbe non essere definitivo) è analogo ad altre soluzioni simili, mentre l’hardware prevede una CPU dual-core RK3066, operante a 1,4 GHz. Il quantitativo di RAM installato è pari a 1GB di DDR3, mentre per la memoria integrata abbiamo 8GB di flash per Android e una microSD da 8GB per Debian Wheezy.

Debian è facilmente aggiornabile, utilizzando direttamente i file residenti su microSD, mentre per Android si può ricorrere alla porta UBS OTG, in modo da poter eseguire RKBatchTools su un computer Windows.

A seguire il riepilogo delle specifiche tecniche:

  • Dual core Rockchip RK3066 Cortex-A9 CPU a 1.4Ghz.
  • 1 GB DDR3
  • 8 GB NAND Flash (Android)
  • 8 GB MicroSD (Debian Wheezy)
  • 10/100 Ethernet
  • USB 2.0 x 2
  • 1 USB OTG
  • 1 uscitaAV
  • HDMI 1.3 (apparentemente limitata a 720p)
  • IEEE 802.11 b/g/n
  • Lettore memorie SD /MMC/MS

La campagna su Indiegogo mira a raccogliere 80.000 dollari (per ora sono stati raccolti solo 506 dollari, ma l’iniziativa è appena partita). Per acquistare un VolksPC è necessario investire119 dollari.


Google compie i primi passi verso il kernel Linux 3.10

Sarà una delle novità che arriverà con Android L ma non stiamo parlando del tanto attesoMaterial Design bensì del cuore stesso di Android, che quest’anno compirà un importante passo avanti, grazie al debutto in tutto il mondo ARM del nuovo kernel Linux 3.10.

LG G Watch e Samsung Gear Live già utilizzano il nuovo kernel, tuttaviala maggior parte dei dispositivi attualmente rilasciati utilizzano la versione 3.4disponibile dal 2012con il supporto che terminerà il prossimo ottobre 2014. Per questo Google sta spingendo diversi produttori di SoC a iniziare a sperimentare il prossimo kernel, attraverso alcune configurazionisperimentali disponibili per svariate piattaforme.

I primi file precompilati contengono il supporto all’architettura di Qualcomm MSM8974, ampiamente utilizzata su tutti gli ultimi top gamma di quest’anno come OnePlus OneHTCOne (M8) Google Nexus 5. Troviamo poi anche alcuni SoC Exynos di Samsung ed anche Tegra, tuttavia non è ancora possibile confermare quali e quanti dispositivi potranno beneficiare di un aggiornamento al prossimo kernel.

Sebbene sia ancora presto per parlare di arrivo imminente, Android L contribuirà a spingere i produttori in questa direzione, e dove non arriveranno loro ci penserà la community attraverso lo sviluppo di kernel personalizzati.

Maggiori informazioni sulle repository precompilate a questo indirizzo.

fonte: http://android.hdblog.it/


Zorin OS, il sistema ideale per sostituire Windows XP

Abbiamo già detto che l’8 aprile 2014 fermerà supporto di Windows XP, che significa lo stop degli aggiornamenti di sicurezza.
Abbiamo parlato delle precauzioni che bisogna prendere se si vuol continuare a usare Windows XPconsigliando però di non farlo e cambiare sistema operativo.
Se si può l’ideale per chi usa XP è installare Windows 7, ma se si ha un PC vecchio oppure non si vuol pagare una nuova licenza di Windows allora potrebbe essere il momento ideale di provare una distribuzione Linux.
Zorin OS potrebbe essere il sistema ideale per sostituire Windows XP senza cambiare abitudini

Zorin OS è una distribuzione Linux che cerca di somigliare di più a Windows, non tanto per interfaccia grafica, ma per usabilità.
Basato su Ubuntu, la distro Linux più popolare, è stato progettato appositamente per gli utenti Windows che devono abbandonare XP.
Zorin OS è tra le versioni Linux più semplici da imparare e facili da usare e si può installare accanto a XP, subito, senza pagare nulla ed in modo assolutamente indolore.
Esso permette anche di eseguire i programmi Windows su Linux con gli emulatori WINE e PlayOnLinux.

L’installazione di Zorin OS è abbastanza semplice, soprattutto se si desidera sostituire XP con Linux.
Con un’installazione dual-boot si potrà sempre tornare a Windows XP senza problemi e senza perdere nulla.
Poiché Zorin OS è basato su Ubuntu, creare una configurazione dual-boot è davvero semplice e guidato, l’importante è che si abbia spazio sul disco per creare una nuova partizione.
Il primo passo per l’installazione di Zorin OS è quello di scaricare il file ISO, masterizzarlo su un CD e avviare il PC da CD.
Si può anche mettere la ISO su una penna USB usando un programma come Unetbootin
Dall’avvio iniziale del sistema si può scegliere di usare live Zorin OS senza installarlo (ideale per vederlo in anteprima) o di installarlo.
Seguire la procedura guidata facendo attenzione a non eliminare l’installazione esistente di Windows.
In caso di dubbi si può cercare una qualsiasi guida di installazione come questa in italiano.

Zorin OS, come già scritto, è stato progettato per rimanere più familiare possibile agli utenti di XP, senza però copiarne palesemente l’aspetto grafico.
In basso a sinistra c’è l’icona Z che funziona come il pulsante “Start” di XP e dà accesso ai programmi installati.
Sulla parte inferiore del desktop c’è la barra delle applicazioni mentre in basso a destra c’è l’orologio e le altre icone di notifica.
con un doppio clic sull’icona si può aprire l’esplora file simile a quello di Windows.
L’esploratore di file in Zorin OS utilizza un tema che ricorda molto quello dei sistemi Microsoft.
Sulla colonna a sinistra ci sono le cartelle principali, la lista di dischi collegati e le risorse di rete.
Il riquadro di destra mostra invece i file e le cartelle.
si possono visualizzare le icone come elenco o in una griglia.

Per installare programmi Windows scaricati da Internet, si deve aprire la cartella Download, cliccarci sopra col tasto destro del mouse, selezionare “Apri con” e poi scegliere Wine.
Come accennato sopra, Wine è il programma che emula Windows sotto Linux.
Quasi tutti i programmi per PC dovrebbero funzionare, tranne Office che però può essere sostituito efficacemente da LibreOffice.
Per eseguire un programma Windows installato si può cliccare sull’icona Z e poi su Altro per trovare l’elenco dei programmi installati tramite WINE.

Ricordo comunque che per ogni programma per PC Windows, ne esiste uno simile, gratuito, per Linux.
In un altro articolo sono segnati alcuni dei migliori programmi Windows per PC Linux che funzionano anche con Zorin OS.

Nel complesso, Zorin OS riesce a fare il passaggio da Windows a Linux un più facile di quanto si poteva pensare.
L’interfaccia utente è stata progettata per essere familiare agli utenti Windows e l’inclusione di WINE permette di usare i programmi di XP senza problemi.
Le differenze tra i due sistemi operativi sono molto profonde, ma non vengono in superficie e gli utenti potranno impararle col tempo e con l’esperienza durante l’uso quotidiano del computer.
Non si è obbligati a imparare i fondamenti di Linux (anche se è fortemente consigliato) e per ogni problema si potranno cercare guide su internet.

Se non è possibile o non si vuole usare una versione più recente di Windows, piuttosto che rimanere limitati ed esposti ad ogni pericolo in rete con XP, vale la pena fare un tentativo conZorin OS che funziona bene anche su vecchi computer e netbook.

fonte http://www.navigaweb.net/


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