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ECCO IL NUOVO GOOGLE NEXUS 5X E 6P

Google ha presentato i nuovi Nexus 5X e 6P, Caratteristiche e prezzi in Italia.
Google Nexus 5X e 6P
L’attesa è finita, ecco finalmente i nuovi Nexus 5X e 6P, smartphone e phablet targati Google conpreinstallato il nuovo Android 6.0 Marshmallow che saranno presto disponibili anche sul mercato italiano.
Il nuovo Nexus 5X è uno smartphone, prodotto in collaborazione con LG, con display da 5.2 pollici FHD e dotato di una fotocamera posteriore da 12.3 MP e una frontale da 5MP. Google Nexus 6P è un phablet realizzato in collaborazione con Huawei dotato di display da 5,7 pollici WQHD e fotocamera posteriore da 12.3 MP e una anteriore da 8MP. Tutti e due i device dispongono di un sensore per le impronte digitali, che possiamo utilizzare per sbloccare lo schermo oppure per effettuare pagamenti o per l’autenticazione all’interno di Google Play o applicazioni che richiedono la nostra autorizzazione per effettuare alcune operazioni. Da notare anche la presenza del nuovo connettore singolo USB di tipo C.

Le principali caratteristiche di Google Nexus 5X:

display: 5,2 pollici IPS con risoluzione FHD da 1920 x 1080 / 423 ppi con Vetro protettivo Gorilla Glass 3
processore: Qualcomm Snapdragon 808 da 1,8 GHz a 64-bit
scheda grafica: Adreno 418
ram: 2 GB
storage: 16 GB o 32 GB
fotocamera: posteriore da 12 MP con messa a fuoco automatica, laser IR e dual flash, anteriore da 5 Mp
connettività: LTE cat.6, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac 2×2 MIMO, dual-band (2,4 GHz, 5,0 GHz), Bluetooth 4.2
sensori: sensore di impronte digitali, sensore di luminosità, sensore di prossimità, accelerometro, eCompass, giroscopio, sensore Hall e android Sensor Hub
gps: GPS e AGPS
dimensioni: 147,0 x 72,6 x 7,9 mm
peso: 136 g
batteria: litio da 2700 mAh
sistema operativo: Android 6.0 Marshmallow

Le principali caratteristiche di Google Nexus 6P:

display: 5,7 pollici AMOLED con risoluzione WQHD da 2560 x 1440 pixel a 518 ppi con Vetro protettivo Gorilla Glass 4
processore: Qualcomm Snapdragon 810 da 2,0 GHz a 64-bit
scheda grafica: Adreno 430
ram: 3 GB
storage: 32 GB, 64 GB o 128 GB
fotocamera: posteriore da 12 MP con messa a fuoco automatica, laser IR e dual flash, anteriore da 8 Mp
connettività: LTE cat. 6, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac 2×2 MIMO, dual-band (2,4 GHz, 5,0 GHz), Bluetooth 4.2
sensori: sensore di impronte digitali, sensore di luminosità, sensore di prossimità, accelerometro, eCompass, giroscopio, sensore Hall e android Sensor Hub
gps: GPS e AGPS
dimensioni: 159,3 X 77,8 X 7,3 mm
peso: 178 g
batteria: litio da 3450 mAh
sistema operativo: Android 6.0 Marshmallow

Google Nexus 5X e 6P saranno presto disponibili anche in Italia direttamente da Google Store a partire da 479 Euro per il 5X e 699 Euro per il 6P.


Screenshot di Google Drive per Linux, rilascio ufficiale in vista o client privato?

Google Drive è uno dei servizi di cloud storage più diffusi e conosciuti al mondo, ed è disponibile un client nativo per la stragrande maggioranza delle principali piattaforme software, mobile e non, del giorno d’oggi. Eccezioni degne di nota sono Windows Phone eLinux. Le motivazioni addotte dall’azienda sono sempre le solite: scarsa diffusione, poche chance di profitto, rapporto costi / benefici non favorevole.

Sembra però che, almeno per quanto riguarda il Pinguino, si sia verificata un’inversione di rotta – o che, per lo meno, qualcosa si stia muovendo. Dissezionando il pacchetto di installazione dell’ultimo client ufficiale di Google Drive per Mac (rilasciato il 30 ottobre 2014), è stata scoperta la presenza al suo interno di due screenshot di una versione per Linux, che vi riportiamo qui di seguito. Da quel poco che si riesce a capire, il client sembra piuttosto completo, il che lascerebbe pensare / sperare in un rilascio imminente.

Potrebbe però trattarsi di una speranza vana: circa metà dei dipendenti di Google usa Ubuntucome sistema operativo del proprio PC di lavoro, o meglio: Goobuntu, una versione con skin più leggera dell’OS di Canonical (Google contribuisce anche al suo sviluppo). Potrebbe quindi trattarsi di un client sviluppato internamente, magari nemmeno in modo ufficiale, e in alcun modo destinato alla diffusione pubblica. Per esempio, se cercate su Google Immagini Goobuntu, questa è una delle prime immagini che vi verranno proposte (cortesia diLifeHacker): guardate nella barra di sinistra, c’è anche l’icona di Google Drive.

Naturalmente l’unica in grado di fugare ogni dubbio è Google, che però al momento non ha ancora commentato. Che ne pensate, farebbe comodo un client Linux ufficiale, o bastano quelli di terze parti già disponibili?

via lffl.org


Amate il Material Design? Presto potrete averlo anche sui vostri PC

Se l’aggiornamento ad Android 5.0 Lollipop vi ha portato ad amare i colori sgargianti e l’intero Material Design, sappiate che presto potreste averlo anche sui vostri computer. O quasi.

Quartz OS è un progetto che sta portando avanti la realizzazione dell’omonimo sistema operativo: si tratterà di una distribuzione Linux che utilizzerà una Desktop Shell realizzata principalmente inQML seguendo le ultime linee guida fornite da Google.

Quarz OS 2

L’OS probabilmente sarà basato su Arch Linux e il framework UI che verrà utilizzato è attualmente in fase di sviluppo: sarà cross platform, ed esporrà delle API simili a quelle viste su altri framework QML (quali Ubuntu UI), in modo che il porting di applicazioni già esistenti non risulti troppo complesso.

Attualmente l’unico a lavorare sul codice di Quartz OS è il developer Michael Spencer, con l’aiuto e i mockup del designer italiano Andrea Del Sarto: se l’idea vi appassiona, il codice del potete trovare tutte le informazioni circa lo sviluppo di questo sistema operativo nella pagina ufficiale del progetto, che trovate di seguito.

Quartz OS

androidworld.it


Il creatore di Android lascia GOOGLE

Android, sistema operativo per dispositivi mobili sviluppato da Google, sulla base del kernel Linux, perde il suo creatore. Dopo 9 anni di “militanza” in Google, infatti, Andy Rubin lascia il colosso di Mountain View per fondare una società incubatrice di start-up legate al mondo dell’hardware.

Rubin è divenuto famoso per essere stato il co-fondatore della società alla base Android. 

A confermare le dimissioni è stato Larry Page, il CEO del motore di ricerca, che ha ringraziato Rubin per il lavoro svolto all’interno dell’azienda e per aver «creato qualcosa di davvero incredibile» con Android, che si è affermato negli anni come il sistema operativo mobile più diffuso al mondo.

A sostituire Rubin alla direzione del dipartimento di robotica di Big G sarà James Kuffner, ricercatore e professore presso la Carnegie Mellon University.

http://www.chiccheinformatiche.com/


VIDEO – UBUNTU TOUCH 14.10 IN NEXUS 5

Vi presentiamo un’interessante recensione riguardante lo sviluppo di Ubuntu Touch 14.10 Utopic in Nexus 5.
Video - Ubuntu Touch 14.10 in Nexus 5
Mancano ormai pochi mesi all’attivo nel mercato dei primi smartphone con Ubuntu Touchm nuova versione del sistema operativo che troveremo presto di default anche nella versione desktop. Ubuntu Touch è un sistema operativo mobile open source sviluppato da Canonical per fornire una nuova esperienza utente basata principalmente sulle gesture con tante nuove features e applicazioni open source. Lo sviluppo di Ubuntu Touch sta rendendo il sistema operativo mobile sempre più stabile e completo anche se dovremo aspettare ancora diverso tempo prima di poter considerare questo nuovo progetto una valida alternativa ad Android, Windows Phone o Apple iOS.

Grazie alla segnalazione del nostro lettore Mauro vi vogliamo presentare un’interessante recensione effettuata da un utente italiano “GiveMeTutorial” il quale ha installato la versione in fase di sviluppo di Ubuntu Touch 14.10 in uno smartphone Google / LG Nexus 5.

Come potremo notare dal video, Ubuntu Touch risulta ancora incompleto, con diversi bug ancora da risolvere e problemi vari (riguardanti soprattutto la reattività e performance). E’ giusto però ricordare che stiamo parlando di unsistema operativo mobile  ancora in fase di sviluppo, la Rom inoltre è di terze parti e non rilasciata da Canonical (attualmente lo sviluppo di Ubuntu Touch è concentrato su smartphone Nexus 4 e tablet Nexus 7).

Ricordo inoltre che la versione “Stabile” di Ubuntu Touch arriverà ad aprile 2016con il rilascio di Ubuntu 16.04 LTS, per installare Ubuntu Touch in device Nexus consiglio di consultare questa nostra guida dedicata.


Google compie i primi passi verso il kernel Linux 3.10

Sarà una delle novità che arriverà con Android L ma non stiamo parlando del tanto attesoMaterial Design bensì del cuore stesso di Android, che quest’anno compirà un importante passo avanti, grazie al debutto in tutto il mondo ARM del nuovo kernel Linux 3.10.

LG G Watch e Samsung Gear Live già utilizzano il nuovo kernel, tuttaviala maggior parte dei dispositivi attualmente rilasciati utilizzano la versione 3.4disponibile dal 2012con il supporto che terminerà il prossimo ottobre 2014. Per questo Google sta spingendo diversi produttori di SoC a iniziare a sperimentare il prossimo kernel, attraverso alcune configurazionisperimentali disponibili per svariate piattaforme.

I primi file precompilati contengono il supporto all’architettura di Qualcomm MSM8974, ampiamente utilizzata su tutti gli ultimi top gamma di quest’anno come OnePlus OneHTCOne (M8) Google Nexus 5. Troviamo poi anche alcuni SoC Exynos di Samsung ed anche Tegra, tuttavia non è ancora possibile confermare quali e quanti dispositivi potranno beneficiare di un aggiornamento al prossimo kernel.

Sebbene sia ancora presto per parlare di arrivo imminente, Android L contribuirà a spingere i produttori in questa direzione, e dove non arriveranno loro ci penserà la community attraverso lo sviluppo di kernel personalizzati.

fonte http://android.hdblog.it/


GOOGLE PRESENTA ANDROID AUTO

Android, sistema operativo mobile basato su Kernel Linux debutta ufficialmente nelle automobili con una nuova versione dedicata. Presentato al recente Google I/O 2014, il nuovo Android Auto è una versione del sistema operativo targato BigG che fornisceun’interfaccia grafica rivisitata in stile Android L e nuove applicazioni dedicate, sviluppate per fornire non solo maggiori funzionalità ma anche una maggiore sicurezza durante la guida. L’idea di Google è quella di includere in Android Auto strumenti che consentanoun facile accesso alle varie funzionalità come navigatore, riproduzione di contenuti multimediali, invio e lettura di messaggi senza dover togliere gli occhi dalla strada.


Android Auto includerà molte funzionalità incluse in Google Now in maniera tale da poter operare sul dispositivo con la voce, sarà possibile operare nel sistema operativo mobile come volume, accesso al menu, microfono ecc tramite pulsanti inseriti nel volante.A supportare il nuovo Android Auto troviamo ben 40 case automobilistiche tra le quali Audi, Fiat, Ford, Honda Hyundai, Infiniti, Jeep, Kia, Maserati, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Opel, Ram, Renault, Seat, Skoda,Sabaru, Suzuki, Volkswagen, Volvo.

I developer Google hanno presentato anche la nuova piattaforma di sviluppo Android Auto SDK che consentirà agli sviluppatori e case automobilistiche di creare applicazioni dedicate, verranno rilasciate anche nuove API che consentiranno di espanderne le funzionalità operando anche con l’intera autovettura ed interagendo con il nostro device mobile (esempio una volta scesi dall’auto potremo ad esempio abbassare un finestrino per prendere ad esempio la borsa, accendere i fari ecc direttamente dal nostro device mobile).

Per maggiori informazioni su Android Auto consiglio di consultare la pagina dedicata dal portale Android.

fonte http://www.lffl.org/


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