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steam os su ps4?

SteamOS su PlayStation 4 potrebbe essere una novità interessante e neanche troppo lontana grazie al gruppo di hacker chiamato Fail0verflow.

Il gruppo recentemente era già riuscito, tramite un bypass della sicurezza, a installare e far girare correttamente una versione opportunamente modificata del sistema operativo Linux su una PlayStation 4, riuscendo inoltre a far partire un gioco di Pokémon. A seguito di questo successo, Fail0verflow aveva anche annunciato che tale versione di Linux sarebbe stata messa a disposizione di tutti gli interessati.

“Questa modifica”, hanno spiegato gli hacker, “ha molto senso su una PlayStation 4, più di ogni altra console. Si tratta effettivamente di una console molto simile a un PC, e l’accelerazione 3D può funzionare senza sforzi eccessivi (entro qualche mese e non anni) al livello richiesto da titoli indie ma anche tripla A. E molte migliaia di questi titoli girano su Linux. Sì, SteamOS su PS4 dovrebbe funzionare bene non appena risolveremo i problemi con i driver”.

Come se non bastasse questa notizia per far impazzire i programmatori Sony, Failoverflow ha deciso di rincarare la dose con un’ultima dichiarazione a effetto: “La sicurezza di PlayStation 4 fa così schifo che non avete bisogno di noi per realizzare il nostro exploit personale”.

Ecco invece il video riportante la dimostrazione effettuata con Linux.
Fonte: wololo.net

via videogiochi.com


Annunciato ufficialmente Freedom Planet 2 (anche per steam OS)

In questi giorni, è stato rilasciato un nuovo gioco su Steam Freedom Planet 2. A Quanto pare questo nuovo titolo oltre ad essere stato rilasciato su pc e mac e console nintendo, si potrà gustare sul nuovo Os di valve steam os. Naturalmente si potrà giocare su qualsiasi distro linux 😊.

via http://www.intopic.it/


Divinity: Original Sin Enhanced Edition disponibile su Mac, Linux

Con una comunicazione ufficiale, i ragazzi di Larian Studios hanno annunciato che il loro Divinity: Original Sin Enhanced Edition è ora disponibile anche per i sistemiMac OS X, Linux e SteamOS. Come si legge nella nota ufficiale, “abbiamo colto l’opportunità anche per aggiornare la versione PC, così che sia sincronizzata a quella Mac e Linux, ed abbiamo risolto diversi problemi di stabilità che erano stati segnalati dai giocatori.”

Per celebrare l’evento, il gioco fa parte delle offerte giornaliere dei Salvi Invernali diSteam, e viene proposto con il 33% di sconto. Se volete scoprire tutti gli ulteriori dettagli su Divinity: Original Sin, vi rimandiamo ai nostri approfondimenti dedicati.

Data di uscita: 30 giugno 2014 – 27 ottobre 2015 PS4/Xbox One

Evolve e GRID Autosport annunciati per Linux e SteamOS

Le grandi notizie per tutti i gamer linuxari non sono ancora finite. Infatti il buon Gabe Newell ha in serbo tante altre novità nel periodo che ci separa dal lancio delle Steam Machines a novembre, ed un ulteriore assaggio ce … ContinuaL’articolo Evolve e GRID Autosport annunciati per Linux e…

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Le grandi notizie per tutti i gamer linuxari non sono ancora finite.

Infatti il buon Gabe Newell ha in serbo tante altre novità nel periodo che ci separa dal lancio delle Steam Machines a novembre, ed un ulteriore assaggio ce l’ha offerto in questi ultimi due giorni con due annunci eccezionali. Dopo la carrellata di titoli presentati pochi giorni fa, altri due videogiochi tripla A sono stati infatti annunciati per il Pinguino.

LEGGI ANCHE | Valve apre gli SteamOS Sale: i migliori giochi in arrivo su Linux!

Stiamo parlando nello specifico di Evolve e di GRID Autosport, che sono stati ufficialmente annunciati per Linux e SteamOS. Seppur con alcune differenze.

Per Evolve non c’è stato un annuncio ufficiale reale, ma nella pagina dedicata ai giochi dello Steam Universe, è citato come titolo in arrivo sul sistema operativo open source. Il che vale a tutti gli effetti come un annuncio.

http://www.legnostorto.com/


Steam propone una serie di saldi dedicati a SteamOS

In questo momento, Steam sta proponendo sulle sue pagine una promozione che vede dei tagli di prezzo per alcuni grandi successi degli ultimi mesi, ora in arrivo anche su SteamOS. Trovate, ad esempio, L’ombra di Mordor, This War of Mine,Transistor o Football Manager 2015. In aggiunta, sono presenti anche alcuni titoli di futura release, come The Witcher 3: Wild Hunt.

Per conoscere la lista completa dei videogiochi coinvolti, vi rimandiamo al link dedicato in calce.
Segnaliamo poi la nuova offerta giornaliera, che prevede un taglio di prezzo del 75% su Scribblenauts Unlimited.

http://www.spaziogames.it/


Metro Redux è disponibile su Linux e Steam OS

4A Games e Deep Silver hanno pubblicato oggi le versioni Linux e Steam OS di Metro 2033 Redux e Metro: Last Light Redux, attraverso Steam.

Entrambi i giochi supportano Steam Play, dunque chi li ha acquistati in versione Windows potrà scaricarli gratuitamente per Linux e viceversa. Le conversioni sono state curate internamente dallo stesso team 4A Games. “Grazie agli enormi progressi nel supporto dei driver, i titoli Metro Redux sono stati sviluppati per Linux utilizzando OpenGL 4.0” ha dichiarato Oles Shishkovstov, Chief Technical Officer di 4A Games. “Questo ci ha permesso di offrire un’esperienza in grado di confrontarsi con la versione DX11 per Windows in termini di fedeltà grafica e prestazioni – un risultato che non era ancora possibile raggiungere quando abbiamo realizzato la versione originale di Metro: Last Light per Linux un anno fa”.

Le versioni Mac di entrambi i titoli, entrambe basate su OpenGL 4.0, saranno rilasciate alla fine di dicembre. 4A Games ha anche confermato le specifiche minime e raccomandate per le versioni Linux:

 

Minime:
OS: 64-bit Ubuntu 12.04 o 14.04 o Steam OS
Processor: Intel Core i5 2.7 GHz (o AMD equivalente)
Memory: 4 GB RAM
Graphics: NVIDIA Geforce 460 / AMD 5850 con 2GB VRAM
Open GL: OpenGL 4
Hard Drive: 10 GB spazio disponibile

Raccomandate:
OS: 64-bit Ubuntu 12.04 o 14.04 o Steam OS
Processor: Intel Core i7 2.5 Ghz (o AMD equivalente)
Memory: 8 GB RAM
Graphics: NVIDIA Geforce 680 / AMD 7870 con 2GB VRAM+
Open GL: OpenGL 4
Hard Drive: 10 GB spazio disponibile

Note Aggiuntive: dato l’utilizzo di OpenGL 4, non sono supportate le schede video Intel

via multiplayer.it


IBM: nuovi investimenti sulle piattaforme Linux e Power Systems

Sono 54 le sedi IBM dedicate allo sviluppo di nuove applicazioni . Ma anche Watson fa progressi nella ricerca medica

Lo scorso anno IBM ha investito un miliardo di dollari sulle tecnologie Linux e open source per i suoi server Power Systems, inaugurando cinque Linux Center dedicati a Pechino (Cina), New York, Austin (Texas), Montpelier (Francia) e Tokyo (Giappone) e oggi sono più di 1500 le applicazioni ISV disponibili per Linux su Power. Poi a fine agosto in occasione della conferenza LinuxCon North America, IBM ha annunciato che si avvarrà della sua rete globale di oltre 50 Innovation Center e Client Center per aiutare i Business Partner, i professionisti dell’IT, il mondo accademico e gli imprenditori a sviluppare nuove applicazioni per i Big Data e il cloud computing sulle piattaforme Linux e Power Systems.
systems_power_software_linux_center_140x140Questo ulteriore investimento intende accelerare lo sviluppo di nuove applicazioni e fornisce accesso fisico e online alle risorse per lo sviluppo di applicazioni Linux su Power Systems a un bacino potenziale di migliaia di altri Business Partner IBM, sviluppatori e i clienti in tutto il mondo.
Le risorse possono comprendere:
•Workshop di formazione su Linux che indicano agli sviluppatori come migrare e ottimizzare le loro applicazioni utilizzando le tecnologie Red Hat Enterprise Linux, SUSE Linux Enterprise Server e Canonical Ubuntu Server Linux su Power Systems.
•Assistenza pratica da parte di specialisti di sistemi Linux e IBM dedicati, per mostrare agli sviluppatori come sfruttare le funzionalità uniche di elaborazione parallela e virtualizzazione avanzata di Power8.


L’architettura open source di Power e Linux rappresenta il cuore della OpenPower Foundation, una community per lo sviluppo “open” fondata nel 2013, con ormai 53 membri in tutto il mondo, che collaborano per sfruttare l’architettura aperta del processore Power e diffondere l’innovazione nel settore
Su un fronte più vicino alle tecnologie di punta e di ricerca , IBM dichiara di aver fatto significativi progressi nelle capacità di cognitive computing di Watson, superando la fase di analisi dei dati e di ricerca di risposte note per passare all’esplorazione della complessità e delle connessioni di enormi quantità di dati. Tre anni dopo la vittoria al quiz televisivo Jeopardy!, IBM Watson si è evoluto fino a rappresentare una nuova era dell’informatica, guadagnando il riconoscimento di Gartner , che cita IBM Watson tra i primi 10 trend tecnologici strategici per il 2014, prevedendo che, entro il 2017, il 10 per cento dei computer sarà in grado di apprendere come fa Watson
Disponibile da subito e fornito come servizio cloud, Watson Discovery Advisor è progettato per accelerare le scoperte da parte delle équipe di ricerca, perché riduce il tempo necessario a testare le ipotesi e formulare conclusioni, da mesi a giorni e da giorni a poche ore, portando nuovi livelli di velocità e precisione alla ricerca e sviluppo.
Grazie alla capacità di Watson di cogliere le sfumature del linguaggio naturale, Watson Discovery Advisor è in grado di comprendere il linguaggio della scienza, ad esempio come interagiscono i composti chimici, rappresentando così uno strumento straordinariamente potente per i ricercatori delle bioscienze e di altri settori.
In campo farmaceutico e medico con Watson Discovery Advisor, i ricercatori possono scoprire nuove relazioni e individuare modelli inattesi tra i dati, con la possibilità di aumentare e accelerare significativamente i processi di scoperta.
“Stiamo entrando in un’era straordinaria in cui la scoperta sarà guidata dai dati”, spiega Mike Rhodin, senior vice President, IBM Watson Group. “L’annuncio di oggi rappresenta una naturale estensione dell’intelligenza di cognitive computing di Watson e dà a ricercatori, sviluppatori ed esperti del settore uno strumento potente che aiuterà ad aumentare i risultati degli investimenti effettuati dalle organizzazioni nella R&S, portando a scoperte rivoluzionarie significative”.

via http://www.techweekeurope.it/


Armada Mach 8 Pure Linux: XBMC Linux su AMLogic S802

Armada Mach 8 Pure Linux è il (lungo) nome di un nuovo box multimediale basato su SoC AMLogic S802. Il suo telaio e la sua componentistica hardware sono quelli di prodotti già presenti sul mercato (M8 è un esempio) ma il suo sistema operativo è XBMC Linux anziché Android. Costa 129 dollari negli Stati Uniti, un listino più alto dei box pari-hardware dovuto probabilmente al lavoro fatto per l’ottimizzazione del sistema.

La scheda tecnica di Armada Mach 8 Pure Linux è in linea con il mercato attuale, ed è molto, molto simile a prodotti come Minix Neo X8 o il Probox2 EX che abbiamo recensito giorni fa. Oltre al SoC AMLogic S802 (non in versione H, e questo significa che la decodifica DTS e AC3 è software, non hardware) e alla GPU Mali-450 MP6, abbiamo 2 GB di RAM, 8 GB di spazio eMMC, lettore SD, Ethernet 10/100, WiFi Dual Band, HDMI 1.4 fino a 1080p, uscita AV, S/PDIF, 2 USB 2.0 e sensore IR integrato.

Manca il Bluetooth, e manca l’uscita video 4K, ma di contro la presenza di XBMC Linux (arricchita da Cloudword Installer e da una skin dedicata) dovrebbe garantire lo switching automatico del frame rate in base al contenuto riprodotto. Rispetto a Mini PC più moderni, Armada Mach 8 è anche privo di antenna WiFi esterna, ma diciamo che la qualità della ricezione delle schede AMLogic è sempre stata buona, e non c’è motivo di pensare a problemi di interferenze o perdita di segnale come visto in passato su SoC rivali.

Che dire: XBMC Linux è il vero motivo per cui si dovrebbe preferire il nuovo Mini PC Armada ad un “comune” S802 gestito da Android + app XBMC, ed è un aspetto da non sottovalutare se l’obiettivo è proprio far girare il media center open source. Tra l’altro non dovrebbe essere un problema, una volta preso un Mach8 Pure Linux, installare una ROM Android ed usarlo come un normale box.

Al contrario dovrebbe essere più difficile fare il procedimento inverso: Armada offre un XBMC Linux molto più ottimizzato e completo della beta di XBMC Linux liberamente scaricabile (la trovate su Freaktab), quindi ci sarà un certo vantaggio nell’utilizzare la sua versione anziché la pubblica. O, almeno, questo è quel che lascia intendere l’azienda. Il consiglio finale è sempre il solito: non vi sbilanciate e non fate un incauto acquisto. Aspettate i primi riscontri lato utente (sotto un primo video hands-on) prima di prendere in considerazione l’acquisto.

via http://hardware.hdblog.it/


Monaco: Linux costa più di Windows, addio open source

Dopo dieci anni di Linux Monaco di Baviera getta la spugna e torna a Windows. Era stata tra le prime città a decidere di affidarsi a Linux, affrontando le molte difficoltà iniziali pur di liberarsi dai vincoli con Microsoft e altri fornitori. E proprio l’anno scorso si era completato il passaggio: tutti gli uffici pubblici usavano LiMux, una distribuzione sviluppata apposta.

Si torna a Windows perché a quanto pare non si è riusciti a compensare l’iniziale abbassamento della produttività. All’inizio si pensava che sarebbe bastato un po’ di tempo, che le persone si sarebbero abituate ai nuovi strumenti e che presto tutto avrebbe ripreso a funzionare come sempre.

Monaco di Baviera

L’adattamento c’è stato in effetti ma sono rimasti problemi insormontabili nell’interazione con altre realtà (fornitori, altri comuni, governo, etc.): in questi casi lo scambio di documenti non ha mai smesso di essere un problema.

C’è stato anche un problema economico, ed è emerso che Linux è risultato più costoso di Windows da gestire “perché la città ha dovuto assumere programmatori per sviluppare funzioni di cui avevano bisogno, e poi ha dovuto pagare il personale per mantenere il software”. Pagando le licenze a Microsoft si sarebbe speso meno, a quanto pare.

Collaborazione con altri e riduzione della spesa, ecco perché Monaco di Baviera sta tornando a Windows. La scelta di questa città, dieci anni fa, fu definita l’equivalente IT della caduta del Muro di Berlino. Non è ancora detta l’ultima parola comunque, perché, con la nuova versione di LiMux e una più forte spinta verso il formato ODF, forse c’è ancora spazio per l’open source nella città tedesca.

In ogni caso è importante ricordare che la questione economica non è mai stata determinante. All’epoca, tra il 2003 e il 2004, i politici locali scelsero di seguire una strada che avrebbe dato a loro il controllo sulla tecnologia usata, invece che a fornitori esterni come Microsoft. Decisero in altre parole di mantenere nelle proprie mani una parte di potere che era sempre stata “esternalizzata”. Fu in altre parole una questione più politica che economica.

fonte:http://www.tomshw.it/


Borderlands The Pre-Sequel uscirà anche su Linux

2K Games ha confermato nelle scorse ore che Borderlands The Pre-Sequel sarà disponibile anche su Linux oltre che su PC Windows, Xbox 360 e PlayStation 3. Si tratta del primo titolo del franchise ad approdare sul sistema operativo del pinguino, sicuramente una bella notizia per tutti gli utenti di questo OS.
Al tempo stesso, Randy Pitchford (presidente di Gearbox Software) ha frenato l’entusiasmo dei fan della saga, rivelando che purtroppo non ci sono possibilità concrete di vedere Borderlands eBorderlands 2 su Linux.

fonte http://www.everyeye.it/


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