Windows 9 come iOS, chiuso per dominare su tutto

Nessuna distinzione tra smartphone, tablet e PC, perché Microsoft va verso un sistema operativo unico che girerà su ogni tipo di dispositivo. Non è proprio una novità – è noto da tempo che questa è la direzione dell’azienda – ma una nuova conferma ufficiale è arrivata da Julie Larson-Green, Vice Presidente Esecutivo per la divisione “Device and Studios” di Microsoft.

“Abbiamo Windows Phone, Windows RT e Windows, ma non ce ne saranno tre“, ha infattidichiarato la dirigente durante un incontro con la stampa. L’idea è la stessa che sta perseguendo anche Canonical con Ubuntu, e pure Apple sembra sulla stessa strada – per quanto l’azienda di Cupertino appaia un po’ più prudente nelle dichiarazioni pubbliche. Si potrebbe conteggiare anche Google, ma Android sembra ancora piuttosto lontano da una fusione totale con Chrome e Chrome OS.

In ogni caso il primo passo per Microsoft sarà l’eliminazione di Windows RT, che andrà probabilmente a fondersi con Windows Phone (Windows Phone 9, Microsoft potrebbe uccidere RT e WP8). Ci vorrà più tempo per armonizzare anche il sistema operativo desktop, e probabilmente nel futuro più prossimo avremo Windows 9 insieme a Windows Phone 9, uniti da un unico negozio virtuale per le applicazioni (Windows Phone e Windows, in futuro un solo App Store?).

Il Windows Store tra l’altro servirà da anello di congiunzione anche per l’Xbox One: questa console non nasce solo per i videogiochi, ma soprattutto per diventare il centro multimediale del salotto e anche una sorta di PC “rivisto e corretto” (vedi anche Xbox One con le applicazioni Windows è praticamente un PC e Xbox One e app Windows 8: Microsoft frena gli entusiasmi). Si può puntare il dito su difetti e mancanze del primo giorno, certo, ma la strategia a lungo termine non ne sarà intaccata minimamente.

C’è però chi ama la tecnologia e i computer per la loro flessibilità, perché ci danno la libertà di manipolarli, di trasformarli in oggetti che fanno quel che noi diciamo loro di fare. Il mercato, secondo Larson-Green, però va da un’altra parte: “credo che ci sia un chiaro bisogno di dispositivi più semplici. Se guardiamo all’iPad in particolare”, spiega la dirigente MS “vediamo un sistema chiuso. Non si degrada nel tempo. Non prende virus. Non è flessibile, non ci si può fare granché, ma offre un’esperienza senza intoppi sebbene più semplificata”.

Insomma Julie Larson-Green​ tesse le lodi della chiusura totale che ha scelto Apple, perché per esempio aggiungere applicazioni all’avvio è interessante, ma può ridurre l’autonomia dei dispositivi. E allora meglio eliminare questa possibilità senza rinunciare alle cose essenziali, ed ecco perché Windows RT può eseguire Microsoft Office.

“Così potreste darlo a vostro figlio e lui non potrà riempirlo di toolbar aggiuntive accidentalmente, per poi tornare da voi a chiedervi il perché di tanti pop-up. (Il dispositivo) non è in grado di farlo per design“. Questo è il pensiero da cui è nato Windows RT, per mettere Windows su un tablet. Ed è anche il motivo per cui la sigla “RT” è stata successivamente eliminata.

Ora si chiama solo Windows, ma non è detto che questa sia la scelta giusta per evitare la confusione (Windows RT crea confusione, Microsoft era stata avvisata). Anzi qualcuno potrebbe comprare un Surface o un Lumia 2520 (Lumia 2520 è il primo tablet di Nokia con Windows RT 8.1), per poi scoprire che non c’è nemmeno un modo semplice di arrivare alla vecchia interfaccia desktop(Microsoft nasconde il desktop sui tablet Windows RT 8.1). Che sia la scelta giusta oppure no, ce lo dirà il tempo.

Un solo Windows per dominarli tutti, quindi, e chissà che Microsoft non sia meditando anche di bloccare l’installazione di app fuori dal Windows Store. Dopotutto il concorrente Apple ha già fatto il primo passo con Gate Keeper (OS X con Gatekeeper è più sicuro ma spaventa chi sviluppa), e non ci sorprenderebbe vedere Microsoft fare la stessa cosa nel prossimo futuro.

I consumatori saranno contenti di avere computer, tablet e smartphone stabili, e ameranno ritrovare lo stesso sistema operativo su tutti i dispositivi, con condivisione di app, documenti, musica e così via.Chi ama la flessibilità e l’apertura invece potrebbe prenderla male, ma per fortuna le alternative abbondano: tra Linux, Arduino, stampa 3D, Raspberry, FreeBSD chi vuole sentirsi davvero libero di fare quel che vuole, di diventare un maker, non avrà il benché minimo problema. Di certo non è necessario chiedere a Microsoft.

fonte http://www.tomshw.it/

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