Mese: Gennaio 2014

Skype: rilasciata una nuova bugfix release per Linux

Skype per Linux

Il client di Skype per Linux non è mai stato uno dei migliori, tuttavia da quando il noto servizio VoIP è passato a Microsoft gli update non sono mancati, anzi sono stati risolti diversi bug storici. L’ultimorilascio di questi giorni procede proprio su questa strada, focalizzandosi nella risoluzione di bug rilevanti.

Nell’ultima release sono stati risolti diversi problemi con PulseAudio, infatti grazie a vari workaround adesso l’esperienza utente è stata migliorata durante l’uso del server audio più usato nel panorama delle distribuzioni Linux. È stato risolto anche il bug che causava il crash di Skype sulle installazioni a 64bit diUbuntu e Debian dovuto all’assenza di alcune dipendenze.

 

La nuova versione di Skype sarà presto disponibile nei repository delle principali distribuzioni: se non volete attendere potete usare i comodi .deb e .rpm presenti sul sito ufficiale del software.


Rai.TV petizione online per abolire Microsoft silver light e usare plug in Open source

Certamente conoscete RAI.tv, il portale della tv di servizio pubblico, ebbene, saprete certamente che il componente usato per lo streaming è Silverlight, di casa Microsoft, il quale è compatibile solo con sistemi Apple e Microsoft, non con Linux, per il quale Microsoft ha sicuramente dimenticato che il web dovrebbe essere “standard” e non ha sviluppato (e forse non ha intenzione) alcun plugin! Ebbene, il popolo di Linux fa sentire la sua voce con una petizione!
Ma perché ha usato Silverlight?
Beh, le ragioni sono sconosciute, magari perché RAI ha avuto accordi commerciali, magari perché l’azienda commissionata di sviluppare tale portale ha preferito questa tecnologia, magari per motivi economici, non si sa, ma sta di fatto che esistono tecnologie ben definite e standardizzate, quali l’attuale HTML5, il quale entro fine 2014 diventerà uno standard a tutti gli effetti, mandando di fatto sicuramente in pensione l’oramai vecchio Adobe Flash Player, da anni al centro dello streaming e di moltissimi siti web dinamici con grafica vettoriale e non!
Come detto prima però, il problema di rai è diverso, usando Silverlight si escludono dal portale tutti gli utenti che usano Linux, sia per motivi professionali, sia per motivi quotidiani, ma soprattutto costringono gli utenti mobile ad utilizzare la app di rai, la quale ovviamente non è compatibile con molti vecchi cellulari! Quindi come fare?

Ed è proprio per questo che la comunità linux fa sentire la sua voce, da sempre Linux e la sua comunità si battono per “liberare” l’utente dalle restrizioni dei produttori, e infatti è proprio una delle filosofie del sistema operativo linux, “lasciare che l’utente decida per se stesso in qualsiasi modo egli voglia, senza controllarlo o costringerlo”, il che in molti casi si identifica addirittura in un vero e proprio “regalo” del software in questione, come per molte distro Linux gratuite!

Ma non è riservato solo agli utenti Linux ovviamente, il fatto di avere un portale accessibile a tutti è un diritto di ogni comune cittadino, in quanto il canone rai è un dovere, ma da diritto ad accedere con qualsiasi tecnologia, con qualsiasi mezzo all’informazione, soprattutto se è sul sito di una tv che vanta di essere pubblica!


Per favore potete mettere mi piace a questa foto?

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System76 Sable Complet: l’All-in-One made in Linux

Fra le aziende che da sempre hanno deciso di puntare a Linux, e più precisamente ad Ubuntu, c’è System76 che produce e distribuisce notebook, ultrabook e PC desktop e server tutti rigorosamente equipaggiati con la distro firmata Canonical. E proprio poche ore fa, l’azienda ha annunciato la disponibilità di una nuova soluzione All-in-One. Stiamo parlando del Sable Complete, dal design decisamente moderno ed elegante, perfetto per essere messo anche in salotto.

Le sue caratteristiche tecniche sono di tutto rispetto e variano in base alla configurazione scelta. Il processore può essere un Intel Core i5 o i7 di quarta generazione. La memoria RAM può arrivare fino a 16 GB e lo spazio su disco si spinge fino a 960 GB (con soluzione ibrida) o 480 GB per l’SSD. La scheda grafica è un’Intel 4600 HD e il display vanta una diagonale di 21.5” con risoluzione Full HD.

La navigazione a Internet e nella rete locale è affidata ad una scheda Ethernet di tipo Gigabit e, opzionalmente, ad una scheda Wi-Fi Interna. Non mancano poi 2 altoparlanti integrati, un microfono,uscita HDMI, webcam da 1.3 Megapixel, 6 ingressi USB 2.0 (nonché 2 di tipo 3.0).

E il prezzo? Si parte da 839 dollari che al cambio attuale corrispondono a poco più di 600 euro. Maggiori informazioni sono disponibili su questa pagina.

 


Valve sviluppa l’OpenGL Debugger su Kubuntu, Ubuntu e Linux Mint

Tra gli aspetti positivi di Steam su Linux e di SteamOS, c’è sicuramente da parte di Valve l’aver rivolto l’attenzione a Linux in una maniera molto particolare e intensiva. A quanto pare gli strumenti per lo sviluppo di videogiochi su Linux non sono sufficienti per l’azienda, che sta per sfornare il suo debugger per OpenGL mediante il testing su Kubuntu 13.10Ubuntu 12.04 e Linux Mint.

VOGL, ovvero il Valve OpenGL Debugger, è stato annunciato durante gli Steam Dev Days e fa parte del progetto di Valve per abilitare sempre un numero maggiore di sviluppatori a portare il loro materiale su SteamOS e il loro flusso di lavoro verso tutto questo ambiente. L’IDE utilizzato per il debugger di Valve èQt Creator, mentre la compilazione si poggia su CMake e Clang, per quanto sia supportato anche GCC con tempi di compilazione decisamente più lunghi.

 

All’interno, troviamo anche sistemi di controllo versione integrati, tramite Mercurial e TortoiseHG. Un punto a sfavore questo, dato che comunque GitHub e git continuano a riscuotere il successo della community. Vedremo con il tempo se verranno aggiunte queste funzionalità per eliminare le lievemente percettibili pecche.


Rymdkapsel in arrivo su PC, Mac e Linux

Rymdkapsel, titolo strategico ambientato nello spazio creato da Grapefrukt Games, arriverà a breve su PC, su Mac e su Linux attraverso Steam. Sarà naturalmente anche possibile acquistare una copia del gioco attraverso lo store online ufficiale dello sviluppatore. Questa nuova versione del gioco includerà classifiche, obbiettivi da sbloccare e salvataggi tramite cloud; lo sviluppatore ha poi annunciato che per la versione PC saranno introdotte una colonna sonora più variegata, nuove missioni esclusive, due nuove mappe e due nuove modalità. Il gioco sarà disponibile a partire dal 30 gennaio.


NanoPC: Mini PC Exynos per Linux o Android

NanoPC è un Mini PC ARM compatibile con Linux e Android. È una novità non ancora disponibile sul mercato, non molto potente e non bellissima da vedere, ma da tenere d’occhio per un motivo preciso: costa solo 69 dollari. Ora: iniziano ad essere sul mercato diverse ARM Board a basso costo. Le Odroid di HardKernel sono forse le più conosciute (anzi, Raspberry Pi è senza dubbio la più famosa) ma anche Radxa Rock fa parlare di sé; senza dimenticare molti altri modelli usciti nei mesi, alcuni che non hanno mai superato la fase di testing e altri mai diffusi su larga scala.

NanoPC si posiziona come alternativa ad Odroid-U3. La sua scheda tecnica si basa su SoC Samsung Exynos 4412, 1 GB di RAM e 4 GB di memoria Flash, ha 2 USB Host + microUSB, lettore microSD, Ethernet, HDMI e jack di uscita audio. È una dotazione meno potente di quella proposta da HardKernel (U3 ha 2 GB di RAM e SoC 4412 Prime) ma qui è abbinata a 4 GB di memoria eMMC (U3 non ha nulla), ad interfacce di sviluppo (UART, GPIO, LCD e camera – vedi schema nella galleria sotto) e ad un telaio compreso nel prezzo. Nel complesso, si adatta meglio a certi contesti di lavoro pur mantenendo un prezzo molto basso. L’azienda fornisce supporto per Linux, Ubuntu 12.04, Android 4.2.2 e per le librerie Qt. Come è scritto nella pagina prodotto ufficiale, vengono forniti i sorgenti nella confezione e tutte le istruzioni sulla reperibilità dei driver Linux.

Ci sono le basi per farne una buona ARM Board, un buon Mini PC (l’hardware è quello di un tablet Samsung di metà 2013 – come il Note 8.0) ma sarà da vedere se la scadenza di fine febbraio verrà rispettata e se i ragazzi del team di sviluppo riusciranno a seguire bene il progetto. NanoPC è venduta dal negozio di CoreWind e può essere spedita in diversi modi con prezzi a partire da 16 dollari (EMS). Non vi consiglio di prenotarne una in questo momento: è meglio aspettare che lo sviluppo prosegua, seguire le vicende del gruppo di supporto e tenere d’occhio il sito ufficiale. Se avete fretta, prendete una delle ultime Odroid: la spesa è un filo superiore, ma almeno evitate brutte sorprese. Sotto alcune foto ufficiali e un dettaglio della scheda.  [Via: cnx-software]


Rilasciato kernel Linux 3.13: novità e link al download

La settimana scorsa abbiamo parlato dell’ottava Release Candidate del kernel Linux 3.13 (leggi, Rilasciato il kernel Linux 3.13 RC 8: cosa c’è di nuovo?) ed oggi, come da previsione, eccoci pronti a condividere con voi un’interessante novità: poche ore fa, infatti, la versione stabile della nuovo kernel Linux è stata rilasciata. Rispetto a quanto annunciato con l’RC 8 non ci sono da segnalare particolari cambiamenti, ma è meglio fare un quadro generale di tutto il nuovo che c’è in questo kernel.

La novità senza dubbio più interessante riguarda i possessori di schede video della serie Radeon. Il kernel Linux 3.13, infatti, porta con sé il supporto alle GPU “Hawaii”, anche se c’è da segnalare che si tratta di un qualcosa di primitivo e che necessita ancora di numerosi miglioramenti. Ad esempio, l’accelerazione hardware non è ancora abilitata come impostazione predefinita.

Migliorato anche l’audio, grazie al nuovo supporto 7.1 HDMI di AMD, così come, grazie ad alcune patch che sono state fuse, gli SSD dovrebbero offrire prestazioni migliori rispetto al passato.

Se vogliamo dare un’occhiata al changelog ufficiale, raggiungiamo questa pagina. Al contrario, per effettuare subito il download del kernel Linux 3.13, clicchiamo qui.

linux-kernel


ZaReason UltraLap 440: l’ultrabook per chi ama Linux

Fra i produttori di notebook e PC che da sempre credono in Linux c’è anche ZaReason, un’azienda che è appunto specializzata nella vendita di macchine principalmente equipaggiate con Ubuntu. È il caso del nuovo UltraLap 440 che, come si intuisce dal nome stesso, è un notebook ultrasottile ma che a differenza di moltri ultrabook, include un’unità ottica DVD.

Il processore è un Intel i5-4200U da 2.6 GHz al quale è stato affiancato un quantitativo di memoria RAM pari a 4 GB (espandibile fino a 16 GB). Per l’archiviazione dei dati è presente un disco da 500 GB, ma se lo spazio non basta o abbiamo sete di maggior velocità, possiamo anche optare per un SSD da 800 GB(che determinerà sì un incremento spaventoso delle prestazioni, ma anche un’impennata del prezzo di acquisto).

Non mancano connettività Wi-Fi, bluetooth, Ethernet Gigabit, una webcam HD, un’uscita HDMI, jackper il collegamento di cuffie e microfono, 2 ingressi USB 2.0 e uno 3.0.

E a proposito di prezzi, si parte da 799 dollari (che al cambio attuale equivalgono a poco meno di 600 euro) per la versione “base” che include 4 GB di memoria RAM e l’hard disk da 500 GB. Un prezzo decisamente interessante, anche se in linea con molte soluzioni con Windows pre-installato. Se non desideriamo Ubuntu 13.10 possiamo optare per la precedente release 12.04 LTS o cambiare proprio distro, scegliendo fra openSUSE 13.1, Fedora 20, Linux Mint 16 o tutte le derivate di Ubuntu.

Se vogliamo scoprirne di più sul nuovo UltraLap 440, possiamo dare un’occhiata a questa pagina.

UltraLap-440


DI COMPUTER LINUX RIVOLUZIONERANNO LA

Non tutti i soldati sono tiratori formidabili, ma gli Stati Uniti han riferito che sperano che questo accada, con un piccolo aiuto dai fucili “intelligenti”, cioè. Secondo una startup chiamata TrackingPoint, il militare ha a disposizione sei armi a guida di precisione che possono costare tra i $ 10.000 a $ 27.000 ciascuno.

Questi fucili costosi sono dotati di un computer Linux nel campo di applicazione e sensori che determinano automaticamente fattori ambientali come il clima e l’inclinazione a terra.

Gli utenti devono semplicemente etichettare un obiettivo, mentre sbirciando nel campo di applicazione, il computer incorporato mostrerà loro come posizionare l’arma prima di premere il grilletto.

La richiesta dell’azienda è avvenuta dopo lo spettacolo SHOT a Las Vegas, dove TrackingPoint è apparentemente ancora in giro sfoggiando i nuovi fucili semiautomatici guidati al CES .

Le unità acquistate verranno utilizzate per verificare se i soldati ordinari possono competere contro i tiratori addestrati quando equipaggiano armi superiori.

Se le prove andranno bene come dice l’azienda, i suoi prodotti potrebbero condividere i riflettori attrezzando laser per i cecchini del DARPA in futuro.


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