Da Linux 3.10 consumi alle stelle: anche 50 watt in più

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L’ultima versione di Linux aumenta il consumo energetico del computer. L’ha scoperto lo sviluppatore Len Brown, che ha rilevato come il suo sistema, basato su 40 core Xeon, assorbe 50 watt in più – in stato idle – con i kernel dalla 3.10 alla 3.13-rc3, rispetto alle versioni precedenti.

Il difetto, fatte le dovute proporzioni, dovrebbe riguardare anche sistemi meno potenti come i PC domestici e – più importante – i computer portatili. Il fatto che sia stato individuato tuttavia significa anche che ci si metterà subito al lavoro per trovare una soluzione che non dovrebbe tardare molto ad arrivare. La patch che era stata inserita in Linux 3.13-rc3 non sembra risolvere il problema, invece.

Il problema sembra dovuto a un cambiamento nel modo in cui Linux gestisce lo stato di idle nei sistemi x86, sostanzialmente impedendo al processore di raggiungere lo stato C6 e restarci. Le prime indagini suggeriscono che intervenire manualmente sul comando “idle=mwait” dovrebbe aiutare ad arginare il problema.

In attesa di una soluzione chi usa Linux ed è attento al consumo energetico non può far altro che cercare di compensare manualmente il difetto. Per chi usa un notebook e si affida spesso alla batteria la faccenda potrebbe essere una vera e propria seccatura, ma se proprio non se ne può fare a meno è sempre possibile tornare a una versione precedente del kernel per assicurarsi di avere la migliore gestione energetica possibile.

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