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GCLEANER, CCLEANER APPRODA IN LINUX

Vi presentiamo GCleaner, software che punta ad offrire agli utenti Linux il famoso CCleaner.

 

GCleaner in Ubuntu
CCleaner è uno dei più conosciuti software (nativi per Windows e disponibile anche per Android)dedicati alla “pulizia” del sistema operativo. Grazie ad una semplice ed intuitiva interfaccia grafica, CCleaner consente di eliminare velocemente file temporanei, terminare processi in esecuzione, rimuovere file obsoleti e molto altro ancora in maniera tale da aumentare lo spazio disponibile oltre a velocizzare il sistema operativo e varie applicazioni come ad esempio web browser. Per noi user Linux sono disponibili valide alternative a CCleaner come ad esempio BleachBit, oppure è disponibile un nuovo progetto GCleaner che punta a portare nel sistema operativo libero il famoso software di pulizia nativo per Windows e Android.

GCleaner è un nuovo progetto open source che punta a portare il Linux il famoso CCleaner con tanto di interfaccia grafica e funzionalità molto simili al software nativo per Linux.
Attualmente GCleaner dispone di poche funzionalità come la “pulizia” di browser come Firefox, la rimozione di pacchetti deb salvati sul nostro pc, rimuovere file temporanei di Flash Player, versioni del Kernel precedenti ecc.
Nei futuri aggiornamenti di GCleaner approderanno anche nuove features e traduzioni (sperando che arrivi anche traduzione in lingua italiana) oltre ad una maggiore stabilità e supporto per le principali distribuzioni Linux.

GCleaner in Ubuntu

GCleaner in data odierna viene rilasciato solo con il codice sorgente (niente pacchetti deb / rpm ecc) dovremo quindi compilare il software “a mano” operazione comunque abbastanza semplice.
Se abbiamo Ubuntu 14.04 Trusty LTS o una deriva dovremo per prima cosa installare il PPA Valac dato che il software richiede Valac 0.24 non incluso nei repository ufficiali, per farlo basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:vala-team
sudo apt-get update

Fatto questo possiamo installare i vari pacchetti / dipendenze richieste per la compilazione ed installazione di GCleaner, basta avviare il terminale e digitare:

sudo apt-get install pkg-config libgranite-dev libindicator3-dev libkeybinder-3.0-dev libvte-2.90-dev libvala-0.24-* valac-0.24* cmake bzr

non ci resta che scaricare, compilare e installare GCleaner digitando:

cd /tmp
bzr branch lp:gcleaner
cd gcleaner && cmake .
make 
sudo make install

una volta installato basta avviare GCleaner da menu.

Per rimuovere GCleaner basta digitare da terminale:

sudo rm  /usr/local/bin/gcleaner
sudo rm /usr/share/applications/gcleaner.desktop
sudo rm -R /usr/share/gcleaner/

Home GCleaner


Yawls regolare la luminosità del display tramite webcam

Vi presentiamo Yawls software che ci consente di regolare automaticamente la luminosità dello schermo attraverso la webcam.

Yawls in Ubuntu

La maggior parte degli smartphone e tablet attualmente disponibili sul mercato include il sensore di luce ambientale che ci consente di regolare automaticamente la luminosità del nostro display. Questa funzionalità migliora notevolmente la leggibilità / visualizzazione del nostro display in qualsiasi condizione, ad esempio se portiamo il nostro dispositivo sotto il sole oppure in luoghi bui ecc. Caratteristiche possiamo avere anche sul nostro personal computer grazie alla nostra webcam ed il software denominato Yawls.

Yawls è un progetto open source, scritto in java, che ci consente di regolare automaticamente la luminosità del nostro display tramite la webcam. Il software scatta immagini dalla nostra webcam, dai dati estratti andrà a regolare la luminosità del nostro display in maniera tale da migliorare la leggibilità ad esempio quando siamo al buio oppure con luce artificiale o sotto il sole.
Disponibile anche nella versione a riga di comando, Yawls dispone di una semplice interfaccia grafica dalla quale possiamo impostare il tempo di attesa tra una verifica e l’altra (tramite webcam), effettuare alcune regolazioni sulla luminosità ecc.

Yawls è disponibile per Ubuntu e derivate tramite PPA dedicati, basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:thedsweb/yawls-daily
sudo apt-get update
sudo apt-get install yawls

al termine dell’installazione basta avviare Yawls da menu.
Via lffl.org


Utilizzare Yaourt con AUR4

In questa guida vedremo come configurare correttamente Yaourt per i nuovi repository AUR4.

yaourt in Arch Linux

Yaourt è un’utile tool a riga di comando che ci consente di installare facilmente progetti condivisi dagli utenti attraverso AUR. Il recente rilascio di AUR4 ha portato molte novità a partire dalla migrazione in GIT, porting che rende la piattaforma più completa portando però alcuni problemi legati soprattutto a Yaourt.
Difatti l’attuale versione di Yaourt non supporta AUR4, non potremo quindi avviare ricerche o installare progetti inclusi inclusi nei nuovi repository. E’ possibile integrare il supporto per AUR4 in Yaourt integrando l’url dei nuovi repository all’interno del file di configurazione del tool. Ecco come fare.

La prima cosa da fare è effettuare un backup dell’attuale configurazione di Yaourt, per farlo basta digitare da terminale:

sudo cp /etc/yaourtrc /etc/yaourtrc.old

ora possiamo avviare /etc/yaourtrc con nano digitando:

sudo nano /etc/yaourtrc

e aggiungiamo dopo #NO_TESTDB=0 la seguente riga:

AURURL=”https://aur4.archlinux.org”

come da immagine in basso

yaourt config add AUR4

e salviamo il tutto con Ctrl più x e poi s

A questo punto Yaourt supporterà i repository di AUR4.

Per ripristinare la configurazione di default basta digitare:

sudo cp /etc/yaourtrc.old /etc/yaourtrc

e riavremo Yaourt come post installazione
Via lffl.org


RILASCIATO KODI 14 STABILE

Dopo mesi di duro lavoro è finalmente disponibile la versione stabile numero 14 di Kodi (ex XBMC) il famoso media center open source.

 

Kodi in Ubuntu
Nato come media center per console XBox di Microsoft, XBMC è diventato ormai un progetto multipiattaforma disponibile sia per pc desktop che device mobili,per questo motivo gli sviluppatori hanno deciso di cambiarne il nome in Kodi.
Con il nuovo Kodi 14 Helix troviamo diverse novità che rendono ancora più completo e funzionale il famoso media center open source multi-piattaforma a partire dal supporto per librerie FFMpeg 2.4.4 e la possibilità di riprodurre contenuti multimediali in formati H.265/HEVC e VP9.
Gli sviluppatori del media center Kodi con la nuova versione 14 “Helix” hanno inoltre migliorato il supporto per periferiche UPnP, includendo migliorie per la connessione in server PlanOn e MediaBrowser. da notare anche alcune ottimizzazioni all’interfaccia grafica con nuove opzioni e layout per la tastiera.

Kodi 14 include anche diverse migliorie per la gestione audio, nella versione per Linux troviamo risolti alcuni bug che davano problemi soprattutto nell’uscita HDMI in sistemi con scheda grafica Intel con supporto VAAPI per il de-interlacciamento hardware.Novità anche per la versione nativa per Android, Kodi 14 include il supporto per display 4K con SoC Amlogic S802 e Freescale i.MX6 in sistemi Linux, migliora anche la versione per Apple iOS con migliorie nella gestione di AirPlay.

Kodi Impostazioni

Kodi 14 è già disponibile per Ubuntu e derivate digitando da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:team-xbmc/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get install kodi python-software-properties pkg-config software-properties-common

Il nuovo Kodi 14 Helix è incluso nei repository ufficiali di Arch Linux, per installarlo basta digitare:

sudo pacman -Sy kodi

Per maggiori informazioni:

Note di rilascio Kodi 14
Download Kodi 14
Home Kodi Media Center

via lffl.org

CPU-X ALTERNATIVA PORTABLE A CPU-Z

Vi presentiamo CPU-X software portable per Linux in grado di fornire una valida alternativa al famoso CPU-Z di Windows.

 

CPU-X in Ubuntu Linux
Nei repository delle principali distribuzioni Linux troviamo numerosi software e tool in grado di fornirci informazioni dettagliate sul nostro sistema. Molti di questi software / tool sono a riga di comando, il cui utilizzo non è molto amato soprattutto da nuovi utenti, per fortuna esistono anche utili applicazioni in grado di offrire funzionalità simili al famoso CPU-Z di Microsoft Windows. Ad esempio possiamo installare I-Nex oppure CPU-Gsoftware in grado di fornire un’interfaccia grafica e caratteristiche simili a CPU-Z, in alternativa possiamo anche utilizzare il software portable CPU-X.

CPU-X è un progetto open source, scritto in C con interfaccia grafica GTK+, in grado di offrire una versione portable per Linux del famoso CPU-Z. Attraverso CPU-X potremo avere informazioni dettagliate sul nostro processore e scheda madre, in futuro il software includerà anche altre informazioni come RAM, scheda grafica ecc.

CPU-X info

A differenza di CPU-G e I-Nex, con CPU-X non dovremo effettuare alcuna installazione in maniera tale da poter essere salvato ed utilizzato ad esempio all’interno di una pendrive usb.
CPU-X è disponibile per Linux in modalità Portable (con binari precompilati) nella versione con interfaccia grafica GTK+ oppure per ambienti desktop KDE nella versione nonGTK.

Basta scaricare la versione portable di CPU-X da questa pagina, estrarre il file tar.gz e dare un doppio click al file CPU-X per i686 (32BIt) oppure x86_64 (64Bit) per avviare il software.

Home CPU-X

via http://www.lffl.org/

TESTARE ANDROID 5.0 IN UBUNTU E ALTRE DISTRIBUZIONI LINUX

In questa guida vedremo come poter testare Android 5.0 Lollipop in Linux grazie ad Android SDK, ecco come fare.
Android SDK - 5.0 Lollipop
Nei giorni scorsi Google ha ufficialmente presentato il nuovoAndroid 5.0 Lollipop, nuova versione del famoso sistema operativo mobile che troveremo già preinstallata nei nuovi Nexus 6, 9 e Player.
Android 5.0 Lollipop porta con se moltissime novità a partire dalla nuova interfaccia grafica Material Design e altre migliorie (per maggiori informazioni). Possiamo già testare in anteprima il nuovo Android 5.0 Lollipop sul nostro pcgrazie ad Android SDK, piattaforma di sviluppo creata da Google che include già la nuova versione del sistema operativo mobile.

Attraverso Android SDK è possibile avviare all’interno del nostro sistema operativo la nuova versione 5.0 Lollipop e versioni precedenti, operazione che ci consentirà di poter “toccare con mano” la nuova UI Material Design e altre novità del nuovo sistema operativo mobile.

Tengo a precisare che Android 5.0 Lollipop verrà “emulato” nel nostro pc, la velocità e reattività del sistema operativo mobile dipenderà molto anche dal nostro hardware.

Per poter testare Android 5.0 in Ubuntu e altre distribuzioni Linux dovremo per prima cosa installare Java, per Debian, Ubuntu e derivate basta digitare:

sudo apt-get install openjdk-7-jre

A questo punto possiamo scaricare Android SDK per Linux direttamente dallapagina ufficiale del progetto.
Una volta scaricato ed estratto il file zip basta spostare la cartella adt-bundle-linux-x86_64-ecc nella home e rinominiamola in adt-bundle-linux digitiamo da terminale:

cd
cd ~/adt-bundle-linux/sdk/tools/
chmod +x android 
./android

si aprirà Android SDK, dopo alcuni secondi avremo l’elenco dei pacchetti / aggiornamenti disponibili, selezioniamo Android SDK Tools e poi sotto Android 5.0 la voce Android X86 Atom e clicchiamo su Installa.

Una volta installato il tutto dovremo creare un Dispositivo Virtuale per farlo andiamo in menu -> Manager AVD si aprirà una nuova finestra, clicchiamo in Create non ci resta che dare un nome AVD e poi scegliamo il dispositivo da emulare (esempio Nexus 5), in Target scegliamo Android 5.0 nella voce Skin scegliamo la risoluzione e poi quanta RAM e Storage fornire al dispositivo.
Salviamo il tutto, non ci resta che cliccare su Start e avremo Android 5.0 Lollipop avviato.


XKBMOD INDICATOR IN UBUNTU E DERIVATE

Xkbmod Indicator è un’utile applet che si segnala quando abbiamo attivato il Caps Lock, Num Lock, Shift, ecc dal pannello di Ubuntu.

 

Xkbmod Indicator in Ubuntu
Alcune tastiere e pc portatili non dispongono di led per segnalarci l’attivazione o meno del Num Lock, Caps Lock ecc portando con se fastidiosi problemi.
In Windows molto spesso troviamo software che ci notificano l’attivazione o meno del tastierino numerico, maiuscole ecc, funzionalità che possiamo avere anche in Linux grazie all’applet Xkbmod Indicator. Xkbmod Indicator è un semplice applet open source per Linux che ci segnala l’attivazione o meno dei tasti Shift, Caps Lock, Ctrl, Alt, Bloc Num, Super (tasto Windows) e AltGr dal nostro pannello. Semplice e utile, Xkbmod Indicator fornisce un’ottima integrazione nei principali desktop environment per Linux come Unity, Xfce, LXDE ecc.

Di default Xkbmod Indicator non include alcuna personalizzazione, non potremo quindi attivare o meno i vari collegamenti nel pannello (opzioni che potrebbero comunque approdare nei prossimi aggiornamenti), da notare inoltre la mancanza del supporto per pannelli chiari, in questo caso però verranno visualizzati solo i tasti in quel momento attivi, mentre gli altri non saranno visibili (problema che comunque verrà risolto nei prossimi aggiornamenti).

Xkbmod Indicator info

– INSTALLARE XKBMOD INDICATOR

Per installare Xkbmod Indicator in Ubuntu e derivate basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:nilarimogard/webupd8
sudo apt-get update
sudo apt-get install indicator-xkbmod

In alternativa possiamo scaricare solamente il pacchetto deb di Xkbmod Indicator da questa pagina.

Home Xkbmod Indicator

via lffl.org

Another World arriva su Linux

Another World è finalmente disponibile sulle piattaforme Linux, grazie al porting di Ryan C. Gordon. Lo riporta GamingOnLinux.

Il gioco, uscito nel 1991 e presto diventato un classico, è stato recentemente riproposto in una 20th Anniversary Edition, ed è questa versione a girare ora nativamente anche sul sistema operativo open source.

Grazie a Steam Play, chiunque abbia già acquistato le versioni per Windows e per Mac ha già questa nuova pubblicazione nella propria libreria.

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Fonte Eurogamer.it


PUTTY ACCEDERE ALLA TERMINALE DI LINUX DA REMOTO IN MICROSOFT WINDOWS

PuTTY è un utile client SSH e Telnet che ci consente di accedere al terminale della nostra distribuzione Linux da remoto in Microsoft Windows.

 

PuTTY - Terminale Linux in Windows
In questi giorni stiamo rilasciandodiverse guide dedicate a SSH, protocollo con il quale è possibile accedere al nostro personal computer da remoto. Proprio nei giorni abbiamo visto come possiamo utilizzare SSH / SCP per poter accedere da remoto ai file presenti in una distribuzione Linux da Microsoft Windows utilizzando il software WinSPC, inoltre possiamo anche operare da terminale grazie a PuTTY.
PuTTY è client SSH e Telnet open source multi-piattaforma con il quale potremo accedere da remoto alla shell di Linux da Windows con estrema facilità.


Ad esempio possiamo utilizzare PuTTY per operare da remoto nel nostro server Linux, oppure effettuare gli aggiornamenti di Ubuntu, Fedora o altra distribuzione mentre lavoriamo con Windows.
Con PuTTY potremo anche monitorare il nostro sistema Linux da remoto, utilizzare le tante applicazioni a riga di comando disponibili e molto altro ancora.Per poter accedere da remoto al nostro pc / server dovremo per prima cosa installare SSH, ad esempio per Debian, Ubuntu e derivate basta digitare da terminale:

sudo apt-get install ssh 

Per le altre distribuzioni Linux, basta installare SSH da Software Center oppure da riga di comando (normalmente è incluso nei repository ufficiali).
Una volta installato SSH, dovremo rilevare l’indirizzo IP del pc, per conoscerlo basta cliccare con il tasto destro sul collegamento nel pannello di Network Manager (l’applet per accedere / configurare internet) e cliccare su Informazioni connessione. Quello che a noi serve è l’indirizzo IP il primo sotto IPv4, in alternativa basta digitare ifconfig da terminale.

A questo punto possiamo scaricare PuTTY per Microsoft Windows da questa pagina (è disponibile anche la versione Portable), una volta scaricato / avviato nella sezione “Session” inseriamo in “Host Name (or IP Address)” l’indirizzo IP del pc / server con Linux mentre in “Connection type” spuntiamo la SSH e clicchiamo su Open.

PuTTY - Configuration

Successivamente dovremo inserire il nostro username e poi la password di amministrazione della nostra distribuzione / server Linux, una volta inseriti avremo il terminale Linux avviato in Microsoft Windows.

Home PuTTY

via http://www.lffl.org/

HOTSHOTS SI AGGIORNA ALLA VERSIONE 2.2.0

Nuovo aggiornamento per HotShots, uno dei migliori software multi-piattaforma per catturare screenshot

 

HotShots in Ubuntu
HotShots è un progetto open source che punta a fornire uncompleto gestore degli screenshot per Linux, Microsoft Windows e Apple Mac.
Tra le principali caratteristiche di HotShots troviamo la possibilità dicatturare immagini dell’intero destkop oppure di una finestra o solo una parte, dispone del supporto multi-monitor oltre a poter personalizzare le scorciatoie da tastiera. Una volta cattura l’immagine possiamo editarla attraverso un’ottimo editor con il quale potremo ridimensionare, ritagliare lo screenshot oltre ad includere freccie, testo, selezionare alcune parti ecc.
Una volta elaborata l’immagine potremo salvarla su pc oppure caricarla sul nostro server o servizio di condivisione immagini come FreeImageHosting, Imgur, Imageshack e CanardPC.
Lo sviluppo di HotShots ha reso il software sempre più completo e funzionale dall’ottima integrazione con qualsiasi ambiente desktop Linux.


Da notare inoltre le migliore nel collegamento nel pannello (per Unity troviamo il supporto per AppIndicator), migliora anche la selezione “a mano libera” degli screen.
Dalle preferenze di HotShots troviamo anche utili opzioni per ridimensionare automaticamente l’immagine post-cattura, migliora anche l’edito delle immagini con la possibilità di elaborare anche screenshot catturati con altri software (basta semplicemente trascinare l’immagine all’interno dell’editor).

– INSTALLARE HOTSHOTS

HotShots è disponibile per Ubuntu e derivate digitando da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:ubuntuhandbook1/apps
sudo apt-get update
sudo apt-get install hotshots

in alternativa possiamo scaricare solo il pacchetto deb da questa pagina.

HotShots è disponibile anche per Arch Linux attraverso AUR, e Microsoft Windows e MAC.

Home HotShots

via http://www.lffl.org/


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