Tag: Fedora
BENCHMARKS: UBUNTU 14.10 VS FEDORA 21
Da notare che nelle due distribuzioni troviamo il Kernel Linux 3.16, in Ubuntu però troviamo il desktop environment Unity 7.3.1 mentre in Fedora 21 il nuovo Gnome Shell 3.14, stessa versione di X.org (1.16.0) e Mesa (10.3.0).
Come potremo notare dai risultati e dall’intero test (disponibile in questa pagina) i risultati sono davvero molto simili tra le due distribuzioni. Dei 12 test effettuati con Phoronix Test Suite, 7 sono stati vinti da Ubuntu tra questi anche il test X264 dove la distribuzione di Canonical ha ottenuto 285.57 fps contro 266,17 di Fedora 21.
Ricordo che comunque sono due distribuzioni ancora in fase di sviluppo, Ubuntu 14.10 è quasi pronta al debutto mentre Fedora 21 siamo ancora alla versione Alpha (mancano circa due mesi al rilascio). Al rilascio della versione stabile sia di Fedora 21 che Ubuntu 14.10 Utopic Unicorn i risultati potrebbero essere ben diversi da questi.
VERIFICARE CHE IL NOSTRO SISTEMA È INFETTO DA SHELLSHOCK
Possiamo inoltre verificare con estrema facilità se il nostro sistema operativo o meno è “infetto” da Shellshock.
env x='() { :;}; echo vulnerable' bash -c "echo this is a test"
se avremo come risultato:
vulnerable this is a test
vuol dire che nel nostro sistema è presente il bug Shellshock in bash
se invece abbiamo come risultato
this is a test
possiamo star tranquilli.
Per risolvere il problema basta semplicemente aggiornare Bash digitando da terminale:
Per Debian, Ubuntu e derivate:
sudo apt-get update sudo apt-get install bash
Per Fedora, CentOS, Red Hat e derivate:
sudo yum install bash
Per openSUSE e derivate:
sudo zypper install bash
Per Arch Linux e derivate, Chakra, Manjaro ecc:
sudo pacman -Sy bash
Al termine basta riavviare la verifica, ed ecco risolto il problema Shellshock.
Armada Mach 8 Pure Linux: XBMC Linux su AMLogic S802
Armada Mach 8 Pure Linux è il (lungo) nome di un nuovo box multimediale basato su SoC AMLogic S802. Il suo telaio e la sua componentistica hardware sono quelli di prodotti già presenti sul mercato (M8 è un esempio) ma il suo sistema operativo è XBMC Linux anziché Android. Costa 129 dollari negli Stati Uniti, un listino più alto dei box pari-hardware dovuto probabilmente al lavoro fatto per l’ottimizzazione del sistema.
La scheda tecnica di Armada Mach 8 Pure Linux è in linea con il mercato attuale, ed è molto, molto simile a prodotti come Minix Neo X8 o il Probox2 EX che abbiamo recensito giorni fa. Oltre al SoC AMLogic S802 (non in versione H, e questo significa che la decodifica DTS e AC3 è software, non hardware) e alla GPU Mali-450 MP6, abbiamo 2 GB di RAM, 8 GB di spazio eMMC, lettore SD, Ethernet 10/100, WiFi Dual Band, HDMI 1.4 fino a 1080p, uscita AV, S/PDIF, 2 USB 2.0 e sensore IR integrato.
Manca il Bluetooth, e manca l’uscita video 4K, ma di contro la presenza di XBMC Linux (arricchita da Cloudword Installer e da una skin dedicata) dovrebbe garantire lo switching automatico del frame rate in base al contenuto riprodotto. Rispetto a Mini PC più moderni, Armada Mach 8 è anche privo di antenna WiFi esterna, ma diciamo che la qualità della ricezione delle schede AMLogic è sempre stata buona, e non c’è motivo di pensare a problemi di interferenze o perdita di segnale come visto in passato su SoC rivali.
Che dire: XBMC Linux è il vero motivo per cui si dovrebbe preferire il nuovo Mini PC Armada ad un “comune” S802 gestito da Android + app XBMC, ed è un aspetto da non sottovalutare se l’obiettivo è proprio far girare il media center open source. Tra l’altro non dovrebbe essere un problema, una volta preso un Mach8 Pure Linux, installare una ROM Android ed usarlo come un normale box.
Al contrario dovrebbe essere più difficile fare il procedimento inverso: Armada offre un XBMC Linux molto più ottimizzato e completo della beta di XBMC Linux liberamente scaricabile (la trovate su Freaktab), quindi ci sarà un certo vantaggio nell’utilizzare la sua versione anziché la pubblica. O, almeno, questo è quel che lascia intendere l’azienda. Il consiglio finale è sempre il solito: non vi sbilanciate e non fate un incauto acquisto. Aspettate i primi riscontri lato utente (sotto un primo video hands-on) prima di prendere in considerazione l’acquisto.
via http://hardware.hdblog.it/
KRAFT CREARE E STAMPARE FATTURE, PREVENTIVI ECC CON KDE
Kraft è un software, open source specifico per ambiente desktop KDE, che ci consente di creare e soprattutto gestire documenti per piccole aziende come artigiani, liberi professionisti ecc.
Kraft ci consente di creare template personalizzati, effettuare calcoli, statistiche, gestire il nostro magazzino ecc possiamo inoltre salvare i vari documenti in PDF cosi da poterli condividere o salvare sul pc, server o in servizi cloud.
– INSTALLARE KRAFT
Per installare Kraft in Debian, Kubuntu e derivate basta digitare:
sudo apt-get install kraft
Per installare Kraft in Arch Linux e derivate:
yaourt -S kraft
STEGHIDE NASCONDERE FILE DI TESTO ALL’INTERNO DI IMMAGINI CON LINUX
Steghide è un tool open source a riga di comando che utilizza la steganografia per nascondere file di testo all’interno di immagini e file audio. I file nascosti all’interno di immagini, file audio ecc verranno criptati e saranno accessibili solo dopo aver inserito la password che ci consentirà di estrarre e decriptare il file.
– INSTALLARE STEGHIDE
Steghide è disponibile nei repository ufficiali delle principali distribuzioni Linux.
Per installare Steghide in Debian, Ubuntu e derivate basta digitare:
sudo apt-get install steghide
Per installare Steghide in Fedora basta digitare:
sudo yum install steghide
Per installare Steghide in Arch Linux basta digitare:
sudo pacman -S steghide
una volta installato potremo inserire o estrarre il file criptato nell’immagine/ file audio.
Per inserire file in un’immagine Jpeg e BMP o file audio WAV o AU basta dare il comando:
steghide embed -cf immagine.jpg -ef testoinserire.txt
esempio se vogliamo inserire il file lffl.txt nell’immagine lffl.jpeg basta digitare:
steghide embed -cf lffl.jpg -ef lffl.txt
una volta dato il comando dovremo inserire la password che ci consentirà in un secondo momento di estrarre il file di testo dall’immagine o file audio.
Per estrarre estrarre il file di testo dall’immagine o file audio basta dare il comando:
steghide extract -sf immagine.jpg
nel nostro esempio dovremo digitare:
steghide extract -sf lffl.jpg
una volta dato il comando dovremo inserire la password ed ecco il nostro file di testo correttamente estratto.
supporto per Ubuntu 14.04 LTS
Gli sviluppatori di 01.org hanno rilasciato di recente la nuova versione di Intel Graphics Installer tool 1.0.6 utile per poter avere i driver video della propria scheda Intel sempre aggiornati. Il tool del famoso sito Internet integra gli Intel Graphics Stacks 2014Q2 rilasciati durante lo scorso mese di Giugno.
I driver in questione portano il supporto ai display a 4K, migliorano il supporto Broadwell, Baytrail e introducono interessanti ottimizzazioni per il formato H264. E’ un rilascio importante per Intel, che continua a dimostrare il suo impegno nel supportare GNU/Linux a differenza di alcuni concorrenti.
Questa versione di Intel Graphics Installer è, inoltre, la prima a supportare Ubuntu 14.04 LTS. É possibile scarica la nuova versione direttamente dal sito ufficiale, disponibile in versione da 32 e 64 bit sia per Ubuntu che, come di consueto, per Fedora.
Fonte:www.oneopensource.it
RYGEL ACCEDERE AI NOSTRI FILE MULTIMEDIALI DI UBUNTU DA TV, ANDROID ECC ATTRAVERSO UPNP/DLNA
Rygelè un progetto open source, sviluppato da GNOME, che ci consente cicreare un mediaserver domestico per condividere facilmente i nostri file multimediali come video, immagini e musica tra vari pc, console, device mobili ecc.
– INSTALLARE RYGEL
Rygel è disponibile nei repository ufficiali delle principali distribuzioni Linux, assieme al software installeremo anche rygel-preferences utile tool che ci consente di gestire le directory da condividere attraverso una semplice interfaccia grafica.
Per installare Rygel in Debian, Ubuntu e derivate basta digitare:
sudo apt-get install rygel rygel-preferences
Per installare Rygel in Fedora basta digitare:
sudo yum install rygel
Per installare Rygel in Arch Linux e derivate (compreso Manjaro)
sudo pacman -Sy rygel
al termine dell’installazione dovremo operare sulla configurazione di Rygel.
Per Ubuntu, Debian e derivate basta avviare da menu “Preferenze di Rygel” e da li importare le directory da condividere.
Per le altre distribuzioni dovremo operare nel file di configurazione rygel.conf digitando da terminale:
nano $HOME/.config/rygel.conf
da li potremo impostare nuove directory, gestire plugin ecc, rete ecc.
al termine basta salvare il tutto cliccando su Ctrl + x e poi s
Al termine basta digitare su Alt+F2 e avviare rygel
Per avviare automaticamente Rygel all’avvio basta andare nel tool applicazioni avvio presente nelle impostazioni di sistema / menu della nostra distribuzione e aggiungere Rygen inserendo come comando rygel