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MICROSOFT SQL SERVER AVRÀ UNA VERSIONE LINUX

Scott Guthrie, vice presidente esecutivo del guppo Microsoft Clound and Enterprise, ha annunciato che nel 2017 lanceranno una versione di Microsoft SQL Server per Linux.

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Microsoft SQL Server è da anni la punta di diamante della presenza Microsoft nel mondoEnterprise. Più precisamente dal 1989, anno in cui uscì la prima versione per OS/2 e UNIX. Oggi, gran parte della piattaforma di sviluppo della casa di Redmond è profondamente legata a questo programma, insieme al framework .NET, ed è parzialmente responsabile del’ormai vastissima presenza di Windows nelle aziende.

Ma questo è un blog su Linux, ed ecco dunque la vera notizia: SQL Server arriverà sul nostro OS preferito l’anno prossimo. Microsoft ha recentemente cambiato rotta nei confronti diLinux e della comunità open source – basti pensare che ora esiste una versione open source di Visual Studio, cosa impensabile fino a 5 anni fa.

Le ragioni per il dietro-front sono varie. Innanzitutto, Windows non è più onnipresente come qualche anno fa; gli sforzi di Microsoft nel mondo smartphone e tablet hanno ricevuto un’accoglienza fredda se non gelida da parte del mercato e molti applicativi si stanno spostando sul Cloud, territorio dominato da Linux e dove Microsoft dovrà fronteggiare la concorrenza di Oracle.

Aprire alcuni standard e aumentare la compatibilità dei propri prodotti con sistemi diversi è quindi diventato proficuo mentre qualche tempo fa avrebbe significato una riduzione delle vendite (meno persone avrebbero scelto Windows).

In particolare, il prodotto che sarà probabilmente di vitale importanza per il funzionamento diSQL Server su Linux è .NET Core, la parte del framework .NET che Microsoft intende rendere open source nel corso dei prossimi mesi.

Sfortunatamente è molto probabile che le prime versioni del port non funzioneranno bene quanto quelle per Windows, ma è sicuramente un bel passo avanti. Inoltre questo aumenta le speranze che altri prodotti Microsoft di qualità seguano lo stesso percorso.

[Fonte]

via http://www.lffl.org/


Microsoft Skype per Web disponibile anche per Linux

Microsoft ha attivato Skype for Web anche in Italia, soluzione disponibile anche per Linux con però alcune restrizioni.

Microsoft Skype fpr Web

Sono molti gli utenti che ogni giorno utilizzano Skype, famoso servizio targato Microsoft che ci consente di chattare o chiamare gratuitamente i nostri amici utilizzando la connessione internet. Skype viene attualmente utilizzato anche dagli utenti Linux grazie al client dedicato, soluzione che potrebbe essere in futuro abbandonata grazie al nuovo Skype for Web. Skype for Web (da poco disponibile anche per gli utenti italiani) consente di poter accedere e utilizzare Skype direttamente dal proprio browser senza dover installare nessun client. Il servizio web di Skype è ancora in fase di sviluppo, in futuro oltre a supportare i principali web browser includerà anche tutte le funzionalità integrate nel client ufficiale.

Attualmente è possibile utilizzare Skype per Web in Windows, Mac e Linux / Chrome OS attraverso il browser Google Chrome / Chromium, un plugin / estensione consentirà di poter effettuare chiamate. In data odierna per Linux e Chrome OS è possibile utilizzare Skype for Web solo per chattare con i nostri amici, in futuro comunque verrà implementata anche la possibilità di poter chiamare oltre al supporto anche per Firefox e altri web browser.

Possiamo testare / utilizzare Skype for Web direttamente dalla pagina ufficiale del servizio.
Via lffl.org


COTTON, QUANDO XUBUNTU SI VESTE DA WINDOWS 8

Vi presentiamo Cotton, distribuzione basata su Xubuntu 14.04 Trusty con un ambiente desktop identico a Microsoft Windows 8.

 

Cotton x64
In questi anni abbiamo presentato diversi temi, icone, sfondi ecc in grado di portare il look di Microsoft Windows in Linux. Difatti i temi, icone ecc per portare il look ed esperienza utente di Mac OS X e Microsoft Windows in Linux sono tra i più utilizzati e allo stesso tempo tra i più odiati dagli utenti. Tra i nuovi progetti dedicati a portare l’esperienza utente del sistema operativo proprietario di Microsoft in Linux troviamo Cotton, distribuzione in grado di portare lo stesso look di Windows 8 in Xubuntu.

Cotton è una distribuzione basta su Xubuntu 14.04 Trusty con un’ambiente desktop completamente rivisitato per assomigliare il più possibile a Microsoft Windows 8. Come possiamo notare dalle immagini, Cotton è davvero molto simile a Windows 8, dalle icone, pannello ecc, da notare anche il pannello laterale destro con il quale accedere alle ricerche, impostazioni ecc di XFCE.

Cotton x64

Cotton dispone anche di altri set d’icone e temi in grado di personalizzare l’ambiente desktop Windows 8 / XFCE, esempio nell’immagine in basso troviamo lo stile “dark”.

Cotton x64 Dark

Da notare anche la look screen e display manager LightDM, Plymouth ecc completamente rivisitati con look molto simile al proprietario di Microsoft.

Cotton x64 Display Manager

Preinstallati in Cotton troviamo anche Wine e PlayOnLinux, software con i quali possiamo installare e avviare software nativi per Microsoft Windows in Linux.

Per maggior informazioni e per scaricare Cotton basta consultare la home del progetto.

via lffl.org

WINDOWS 10 LA CONVERGENZA IN STILE LINUX

Microsoft ha ufficialmente presentato Windows 10, nuova versione che include diverse funzionalità presenti in Linux

 

Windows 10
Microsoft ha presentato a San Francisco il nuovo Windows 10, nuova versione del sistema operativo proprietario più utilizzando al mondo che arriverà in versione stabile a fine 2015. Windows 10 porterà con se diverse novità gran parte incluse nelle principali distribuzioni Linux a partire dalla convergenza tra i vari device. Difatti il nuovo Windows 10 sarà disponibile sia per smartphone che tablet e pc portatili e desktop supportando display da 4 a 80, caratteristica che troveremo anche con la versione numero 8 dell’ambiente desktop Unity di Canonical.

Con Windows 10 debutterà il nuovo tasto Start una versione del menu di Windows 7 con integrate le “mattonelle” di Windows 8 con la possibilità di avviare le applicazioni mobili in una normale finestra. Da notare anche la ricerca in grado di coniugare le ricerche di applicazioni, file ecc con le ricerche online, funzionalità inclusa in Windows 8 e simile al Dash di Unity.

Windows 10 - Start Menu

Windows 10 include la nuova modalità “Task View” che ci consente di visualizzare le anteprime di tutte le finestre avviate, funzionalità simile allapanoramica delle attività di Gnome Shell e a Exposé di Apple Mac.
Altra funzionalità di Windows 10 presente in Linux è il nuovo gestore di desktop virtuali, caratteristica inclusa nei principali desktop environment Linux (permaggiori informazioni).

Microsoft Windows 10 - Virtual Desktop

Windows 10 migliora anche la funzionalità “Aero Snap” con la possibilità di poter affiancare fino a 4 finestre, caratteristica presente da anni nel window manager KWin di KDE 4.

Il nuovo Windows 10 verrà rilasciato molto probabilmente a fine 2015, già nelle prossime settimane sarà disponibile la Windows 10 Technical Preview che potremo scaricare da questa pagina.

via lffl.org

MICROSOFT ACQUISTA MINECRAFT UNO DEI GAME PIÙ APPREZZATI IN LINUX

Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Minecraft, il famoso game disponibile anche per Linux.

 

Minecraft in Ubuntu
Tra i game più conosciuti edutilizzati in Linux troviamo ai primi posti Minecraft, gioco scritto in Java, nel quale i giocatori  creatività e l’ingegno, permette ai giocatori dovranno costruirsi un mondo immaginario. Recuperando varie risorse da qualsiasi cubo potremo ad esempio costruire edifici, automezzi ecc facendo però attenzione avari mostri pronti a darci la caccia. Nato nel 2009 dal developer svedese Markus “Notch” Persson, Minecraft ha venduto più di 54 milioni di copie fino all’annuncio dell’acquisizione del gioco da parte di Microsoft per 2.5 miliardi di dollari.

Disponibile sia per pc Linux, Windows e Mac e device mobili, l’acquisizione di Minecraft da parte di Microsoft porterà anche l’abbandono di diversi sviluppatori del game compreso il fondatore “Notch” e i co-fondatori Carl Manneh e Jakob Porsér.

Durante l’annuncio ufficiale Persson ha indicato che una volta terminato l’accordo con Microsoft, lascerà l’azienda Mojang per lavorare in nuovi progetti (visto i 2.5 miliardi di dollari ottenuti a mio avviso potrebbe anche non lavorare più).  C’è da chiedersi: che fine farà Minecraft ora che è in mano a Microsoft? Molto probabilmente rimarrà disponibile nelle varie piattaforme compreso anche Linux, lo sviluppo però potrebbe portare diverse modifiche o nuove features a pagamento, si parla già di una versione esclusiva per la console Xbox One, Windows 8 e Windows Phone.

Secondo voi l’acquisizione di Minecraft da parte di Microsoft è un bene o un male per il famoso game indie?

 


MONACO SMENTISCE IL RITORNO A WINDOWS, IL COMUNE RIMANE FEDELE A LINUX

Stefan Hauf portavoce del comune di Monaco di Baviera ha smentito il ritorno in Windows, i pc del comune rimarranno (per ora) con Linux e software open source.
Linux a Monaco di Baviera
Hanno fatto molto discutere le notizie riguardanti il comune di Monaco di Baviera e l‘idea di tornare a Windows per risolvere alcuni problemi riscontrati in questi anni con Linux.
Le dichiarazioni rilasciato dal vicesindaco Josef Schmid al portale Suddeutsche Zeitung indicavano alcuni problemi con Linux che riguardano però un sistema operativo ormai obsoletoossia l’attuale versione 4.x di LiMux basato ancora su Ubuntu 10.04 Lucid. A quanto pare il comune di Monaco di Baviera non abbandonerà Linux e il software libero, sistema che in questi anni ha fatto risparmiare diversi milioni di euro oltre a fornire un’infrastruttura più stabile, sicura ed affidabile.
A confermalo è Stefan Hauf, portavoce del comune di Monaco di Baviera al portale techrepublic indicando il recente insediamento del nuovo sindaco il quale ha chiesto una verifica dell’intero reparto IT nella quale sono emersi alcuni problemi riguardanti con Linux che saranno comunque in gran parte risolti con l’arrivo della nuova versione numero 5 di LiMux basata su Kubuntu 14.04 Trusty LTS.

Il report riguardante il comparto IT del comune di Monaco di Baviera prenderà in esame anche Windows, Mac e software proprietari in maniera tale da fornire la migliore soluzione da adottare nei prossimi anni (garantendo affidabilità, funzionalità e costi accettabili).

Il Comune di Monaco per ora rimarrà con Linux, nei prossimi anni logicamente se Microsoft (azienda che ha recentemente aperto una nuova sede proprio a Monaco) regalerà licenze di Windows e Office all’amministrazione comunale e supporto gratutito, Linux potrebbe ben presto abbandonato (è un’ipotesi nella di confermato).

 


Linux, Canonical canta vittoria a Monaco

L’azienda annuncia al mondo che il merito di aver garantito milioni di euro di risparmi alla capitale della Baviera è tutto di Ubuntu. Il progetto di conversione è durato 10 anni
Roma – Che l’operazione di conversione della rete civica di Monaco di Baviera a Linux fosse stato un successo è una notizia della fine del 2013: ma ora Canonical ci tiene a chiarire il proprio ruolo e quello della distribuzione Ubuntu nel cammino (invero periglioso) che ha condotto la municipalità alla conversione completa al software libero, dal sistema operativo ai formati documentali. Un progetto che è valso milioni di euro di risparmi, ma che soprattutto ha dimostrato la fattibilità di tale tipo di operazione.

Il cammino di Linux in Baviera è iniziato addirittura nel 2003: all’epoca erano i server, su cui girava l’ormai datato Windows NT, ad avere bisogno di nuova linfa, ma col passare degli anni e con il crescere delle esigenze di ammodernamento si è fatta strada la possibilità di un migrazione pressoché totale all’open source. Inizialmente, come ricorda Canonical, era stata Debian la prescelta per avviare cambiamento: i tempi lunghi di aggiornamento di quella che è a tutti gli effetti una distribuzione da professionisti, più che da utenti finali, hanno poi convinto i manager IT di Monaco a riconsiderare il software da utilizzare.

E così nel 2009 Ubuntu ha fatto il suo debutto nell’infrastruttura di Monaco: stando a Canonical, il successo del programma LiMux è legato proprio alla svolta introdotta dalla propria distribuzione che negli anni ha permesso di completare la conversione di 12mila PC al nuovo sistema operativo (nel frattempo saliti a 14mila), e un risparmio stimabile attorno a 11 milioni a fronte di un costo complessivo di circa 23 milioni di euro. Effettuare lo stesso tipo di aggiornamento dell’infrastruttura passando, ad esempio, a Windows 7 sarebbe costato non meno di 34 milioni secondo le cifre di Canonical.

Ubuntu spera naturalmente di fare di Monaco un “caso di successo” per promuovere il proprio prodotto tra i cosiddetti decision maker: la torta della Pubblica Amministrazione è molto attraente e appetitosa, non a caso c’è stata una certa polemica negli scorsi anni tra Microsoft e la stessa Municipalità della Baviera riguardo le cifre in ballo e gli effettivi risparmi che questo tipo di conversione è in grado di garantire. Il fatto stesso che altre nazioni e altri enti pubblici, dalla Spagna alla Francia, stiano valutando progetti simili o li abbiano già avviati è comunque già il segno che questo tipo di possibilità è tenuta in conto in alcuni ambiti del mercato: non che questo significhi molto per le sorti di Linux sui desktop consumer, ma è comunque un settore piuttosto significativo dove il software open source (o meglio ancora FOSS) potrà dire molto nei prossimi anni.

fonte: punto-informatico.it


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