Mese: Luglio 2014

Allarme per i server Linux. WordPress e Joomla a rischio virus

Prende di mira i server Unix, e cerca di prendere il controllo di siti basati su WordPress e Joomla. Mayhem e l’ultima minaccia per il mondo del pinguino e per i milioni di sistemi basati sull’open source.

Un malware soprannominato Mayhem sta infettando i server basati Linux e FreeBSD, al fine di prendere il controllo di siti basati su WordPress e Joomla. Andrej Kovalev, Konstantin Ostrashkevich e Evgeny Sidorov, che lavorano al portale internet russo Yandex, hanno scoperto che il malware colpisce tutti server basati su Linux/Unix individuando già 1.400 macchine infette, un numero destinato a salire vertiginosamente.

“Nel mondo Unix, le tecnologie di aggiornamento automatico non sono ampiamente utilizzate, soprattutto in confronto con ai desktop e agli smartphone. La stragrande maggioranza dei web master e amministratori di sistema devono aggiornare il loro software manualmente e verificare che la loro infrastruttura funzioni correttamente”, si legge in una relazione tecnica firmata dagli esperti. “Per i siti web la manutenzione è piuttosto costosa e spesso i webmaster non hanno la possibilità di farlo. Ciò significa che è facile per gli hacker trovare server web vulnerabili da utilizzare nelle loro reti.”

Una volta che il malware sfrutta una falla, o qualche altra debolezza di sistemi obsoleti, riesce ad eseguire uno script PHP e prende il controllo del sistema. Si crea quindi un file di sistema nascosto, di solito chiamato libworker.so, e viene eseguito il download di otto plugins. Questi programmi includo un paio di programmi per indovinare le password di siti basati su WordPress e Joomla  presumibilmente per diffondere ulteriormente il malware oltre che per ottenere il controllo di amministrazione dei siti – e un programma per la raccolta di  informazioni personali.

Il trio Yandex avverte coe ci possono essere altri plugin in circolazione, fra cui alcuni che mirano a sfruttare la famigerata vulnerabilità Heartbleed, per il furto di dati sensibili anche su connessioni cifrate. Il team di esperti sottolinea come il codice Mayhem si possa diffondere solo su sistemi non aggiornati, motivo per cui i webmaster devono assolutamente eseguire l’update dei loro server.

fonte:http://www.alground.com


Chrome 36 su Windows, OS X, Linux e Android

Nuova major release per il browser Chrome: Google porta il software per la navigazione alla versione 36, su Windows, Mac, Linux e dispositivi Android.

A quasi due mesi di distanza dal rilascio della versione 35, ecco debuttare Chrome 36. Il rollout ha già preso il via e riguarda le edizioni del browser destinate a computer con sistema operativo Windows, OS X e Linux, oltre che smartphone e tablet con piattaforma Android. Per quanto riguarda invece iOS, l’update è già disponibile da un paio di giorni, con l’introduzione del supporto al mirroring dei contenuti multimediali tramite Chromecast.

Il team di Chrome è lieto di annunciare la distribuzione di Chrome 36 nello Stable Channel per Windows, OS X e Linux. Chrome 36.0.1985.125 contiene un gran numero di fix e miglioramenti.

È quanto si legge in un post comparso sul blog ufficiale di Chrome. Di seguito, il changelog diffuso da Google, con le novità introdotte nel browser e uno screenshot che testimonia il rilascio dell’aggiornamento. Come sempre accade, chi ha già installato il software non deve far altro che riavviarlo per applicare l’update o, in alternativa, aprire il menu principale (tramite il pulsante posizionato in altro a destra nell’interfaccia) e selezionare la voce “Informazioni su Google Chrome”, premendo poi il tasto “Riavvia” al termine del download.

Miglioramenti per le notifiche;
aggiornamento per il design delle modalità Incognito e Ospite;
aggiunta una recovery bubble per i crash;
introdotto l’App Launcher su Linux;
numerosi miglioramenti a stabilità e performance.
L’aggiornamento rilasciato oggi da Google porta il browser Chrome alla versione 36
L’aggiornamento rilasciato oggi da Google porta il browser Chrome alla versione 36 su Windows, Mac e Linux

Come detto in apertura, è tempo di aggiornamenti anche per la versione Android di Chrome. Niente di rivoluzionario, ma anche in questo caso un’ottimizzazione generale del codice che rende ancora più affidabile l’applicazione su smartphone e tablet. Ecco la lista delle modifiche apportate.

Migliorato il rendering dei testi all’interno dei siti non ottimizzati per i dispositivi mobile;
i doodle ritornano nella pagina “Nuova scheda”;
numerosi miglioramenti a stabilità e performance.

fonte http://www.webnews.it/


Darksiders potrebbe approdare su Linux

Un’immagine pubblicata di recente sulla pagina Facebook ufficiale della serieDarksiders, farebbe intendere che il titolo sia in procinto di uscire anche su Linux.

La schermata che potete vedere qui sotto, infatti, comprende le parole “Darksiders Linux” (visibili in alto). Un indizio apparentemente chiaro delle intenzioni del team.

Sviluppato da Vigil Games, Darksiders è stato rilasciato nel 2010 per PS3, Xbox 360 e PC. Al momento la serie è in fase di stallo, ma Nordic Games sembra intenzionata a portarla avanti.

Restate con noi per i futuri aggiornamenti sulla vicenda.

Via Polygon.

fonte: http://www.vg247.it/


Automotive Grade Linux: open-source sulle nostre strade

Come abbiamo già detto in un precedente focus, Google con il suo Android Auto ed Apple con CarPlay si apprestano ad aggredire pesantemente il mercato con la loro visione di auto del futuro. Chi pensava di veder in questa nuova partita come unici giocatori BigG ed Apple si deve ricredere; è di pochi giorni fa infatti la notizia che vede anche Linux decidere di entrare nella competizione dalla porta principale, sicuro di avere le carte in regola per saper attirare l’attenzione dei marchi automobilistici più importanti.

Il coraggioso sforzo targato dal pinguino più famoso in ambito informatico prende il nome di Automotive Grade Linux – AGL – e si propone come un’interessante aggiunta al panorama degli assistenti intelligenti all’interno delle auto del futuro prossimo. Basato sul motore Tizen IVI, ad oggi presente su diversi smartphone e TV, vede come partner marchi di tutto rispetto quali Toyota, Huyndai, Nissan ed ancora Samsung, Nvidia, Intel e tanti altri. Il tutto ovviamente racchiuso nel potente core Linux che sappiamo essere robusto, snello e sopratutto open.

Automotive Grade LinuxOpen infatti è l’aggettivo che descrive meglio di tutti il progetto AGL. Un po’ come avviene in ambito informatico dove ognuno può liberamente ampliare e migliorare Linux, con Automotive Grade Linux ogni produttore ha la facoltà di poter modificare a suo piacimento i vari applicativi avendo la possibilità di apportare miglioramenti e sopratutto avendo il controllo di tutto ciò che “gira” sul computer di bordo. A causa della sua giovane età, per adesso gli unici applicativi presenti si limitano ad un lettore multimediale, Google Maps, un lettore per gli RSS ed il supporto Blutooth per gli smartphone.

Il vantaggio per le varie case automobilistiche nell’abbracciare il nuovo progetto consiste nel fatto di potersi svincolare facilmente e con un’alternativa tutt’altro che dozzinale dal giardino perfetto ma chiuso che caratterizza da sempre l’ecosistema Apple. Idem per quanto riguarda Android Auto di Google per il quale, forse per la prima volta, l’azienda di Mountain View ha deciso di seguire Apple sviluppando il nuovo sistema operativo per le automobili, con un approccio affatto open in grado di garantire però una esperienza utente migliore e sopratutto scongiurare il problema della frammentazione che affligge ancora oggi Android.

Automotive Grade Linux Automotive Grade Linux

Grazie ad AGL infatti, un grosso problema per l’utilizzatore finale potrebbe essere finalmente risolto garantendo la possibilità alle varie case automobilistiche di rilasciare comodamente aggiornamenti software mirati alla risoluzione di possibili bug o all’implemento di nuove funzioni. Scenario questo che slega lo sviluppo del sistema operativo dalle varie autovetture e che permette alle case automobilistiche di concentrarsi unicamente alla creazione di nuove tecnologie da abbinare successivamente a Linux. Come riportato da Dan Cauchy, manager generale di Automotive Grade Linux, “l‘apertura e la collaborazione sono fondamentali peraccelerare lo sviluppo di una comune piattaforma standard per uso automobilistico in modo da realizzare nel minor tempo possibile dei prodotti collegati alla propria visione di autovettura”.

Come abbiamo detto i vantaggi sono tanti e coinvolgono principalmente le cause automobilistiche che in questi anni non hanno certo brillato per la creazione di computer di bordo veramente intelligenti. La potenza di Linux è nota a tutti, appassionati di informatica e non, e questo nuovo progetto permette di traslare la filosofia che muove gli ingranaggi del pinguino all’interno delle auto del futuro. Ben venga anche la concorrenza, anche agguerrita, in un settore che ne risentirebbe enormemente del duopolio Google-Apple. Ben venga anche lo sforzo della comunità open nel cercare e trovare strade alternative allo sviluppo di autovetture più efficienti e al passo coi tempi.

fonte http://www.ridble.com/


Nordic Games conferma la versione Linux di Darksiders

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di alcune voci relative allo sviluppo della versione Linux diDarksiders e oggi è arrivata la conferma ufficiale da parte di Nordic Games. Ecco quanto dichiarato dal global PR manager Philipp Brock:

“Una divisione interna della nostra compagnia è al lavoro, con la collaborazione del programmatore dell’engine Vigil, per portare Darksiders anche su Linux. Non possiamo fare annunci in merito a Darksiders 2: al momento siamo concentrati solo sul primo capitolo della serie, in futuro decideremo come muoverci.”

fonte http://www.spaziogames.it/


Darksiders in arrivo su Linux?

Sulla pagina Facebook ufficiale dedicata alla serie Darksiders è stata recentemente pubblicata un’immagine che fa pensare in modo inequivocabile a una versione Linux del gioco.



Nella parte superiore dell’immagine, infatti, è possibile leggere “Darksiders Linux”. Nei prossimi giorni scopriremo se Nordic Games svelerà ulteriori informazioni in merito a questa possibile nuova versione di Darksiders o se smentirà tutto, vi forniremo ulteriori aggiornamenti non appena sarà possibile.
Darksiders è attualmente disponibile su PC, PS3 e Xbox 360, è possibile raggiungere la pagina Steam del gioco direttamente tramite il link presente a fondo news. 

fonte http://www.spaziogames.it/


Remake di Grim Fandango confermato per PC, Mac e Linux

Lo studio fondato da Tim Schafer ha annunciato via Twitter le versioni PC, Mac e Linux del remake di Grim Fandango, le quali quindi si aggiungeranno alle già annunciate versioni per PS4 e PS Vita. Il remake di Grim Fandango era stato rivelato in occasione del media briefing PlayStation pre-E3.

Grim Fandango

Schafer aveva già fatto sapere che la sua software house sta riscrivendo da zero Grim Fandango, in modo da renderlo perfettamente aderente alle caratteristiche delle piattaforme moderne.

Per il momento, tuttavia, non ci sono dettagli concreti sulla versione moderna della celebre avventura grafica LucasArts, ma ci si possono aspettare grafica ed effetti sonori potenziati e, con un po’ di ottimismo, anche dei contenuti inediti.

La stessa Double Fine ha recentemente rilasciato un mini-documentario attraverso il quale lo stesso Schafer spiega come Grim Fandango è diventato una leggenda.

fonte http://www.gamemag.it/


Zorin OS, il sistema ideale per sostituire Windows XP

Abbiamo già detto che l’8 aprile 2014 fermerà supporto di Windows XP, che significa lo stop degli aggiornamenti di sicurezza.
Abbiamo parlato delle precauzioni che bisogna prendere se si vuol continuare a usare Windows XPconsigliando però di non farlo e cambiare sistema operativo.
Se si può l’ideale per chi usa XP è installare Windows 7, ma se si ha un PC vecchio oppure non si vuol pagare una nuova licenza di Windows allora potrebbe essere il momento ideale di provare una distribuzione Linux.
Zorin OS potrebbe essere il sistema ideale per sostituire Windows XP senza cambiare abitudini

Zorin OS è una distribuzione Linux che cerca di somigliare di più a Windows, non tanto per interfaccia grafica, ma per usabilità.
Basato su Ubuntu, la distro Linux più popolare, è stato progettato appositamente per gli utenti Windows che devono abbandonare XP.
Zorin OS è tra le versioni Linux più semplici da imparare e facili da usare e si può installare accanto a XP, subito, senza pagare nulla ed in modo assolutamente indolore.
Esso permette anche di eseguire i programmi Windows su Linux con gli emulatori WINE e PlayOnLinux.

L’installazione di Zorin OS è abbastanza semplice, soprattutto se si desidera sostituire XP con Linux.
Con un’installazione dual-boot si potrà sempre tornare a Windows XP senza problemi e senza perdere nulla.
Poiché Zorin OS è basato su Ubuntu, creare una configurazione dual-boot è davvero semplice e guidato, l’importante è che si abbia spazio sul disco per creare una nuova partizione.
Il primo passo per l’installazione di Zorin OS è quello di scaricare il file ISO, masterizzarlo su un CD e avviare il PC da CD.
Si può anche mettere la ISO su una penna USB usando un programma come Unetbootin
Dall’avvio iniziale del sistema si può scegliere di usare live Zorin OS senza installarlo (ideale per vederlo in anteprima) o di installarlo.
Seguire la procedura guidata facendo attenzione a non eliminare l’installazione esistente di Windows.
In caso di dubbi si può cercare una qualsiasi guida di installazione come questa in italiano.

Zorin OS, come già scritto, è stato progettato per rimanere più familiare possibile agli utenti di XP, senza però copiarne palesemente l’aspetto grafico.
In basso a sinistra c’è l’icona Z che funziona come il pulsante “Start” di XP e dà accesso ai programmi installati.
Sulla parte inferiore del desktop c’è la barra delle applicazioni mentre in basso a destra c’è l’orologio e le altre icone di notifica.
con un doppio clic sull’icona si può aprire l’esplora file simile a quello di Windows.
L’esploratore di file in Zorin OS utilizza un tema che ricorda molto quello dei sistemi Microsoft.
Sulla colonna a sinistra ci sono le cartelle principali, la lista di dischi collegati e le risorse di rete.
Il riquadro di destra mostra invece i file e le cartelle.
si possono visualizzare le icone come elenco o in una griglia.

Per installare programmi Windows scaricati da Internet, si deve aprire la cartella Download, cliccarci sopra col tasto destro del mouse, selezionare “Apri con” e poi scegliere Wine.
Come accennato sopra, Wine è il programma che emula Windows sotto Linux.
Quasi tutti i programmi per PC dovrebbero funzionare, tranne Office che però può essere sostituito efficacemente da LibreOffice.
Per eseguire un programma Windows installato si può cliccare sull’icona Z e poi su Altro per trovare l’elenco dei programmi installati tramite WINE.

Ricordo comunque che per ogni programma per PC Windows, ne esiste uno simile, gratuito, per Linux.
In un altro articolo sono segnati alcuni dei migliori programmi Windows per PC Linux che funzionano anche con Zorin OS.

Nel complesso, Zorin OS riesce a fare il passaggio da Windows a Linux un più facile di quanto si poteva pensare.
L’interfaccia utente è stata progettata per essere familiare agli utenti Windows e l’inclusione di WINE permette di usare i programmi di XP senza problemi.
Le differenze tra i due sistemi operativi sono molto profonde, ma non vengono in superficie e gli utenti potranno impararle col tempo e con l’esperienza durante l’uso quotidiano del computer.
Non si è obbligati a imparare i fondamenti di Linux (anche se è fortemente consigliato) e per ogni problema si potranno cercare guide su internet.

Se non è possibile o non si vuole usare una versione più recente di Windows, piuttosto che rimanere limitati ed esposti ad ogni pericolo in rete con XP, vale la pena fare un tentativo conZorin OS che funziona bene anche su vecchi computer e netbook.

fonte http://www.navigaweb.net/


Google rilascia Chrome Remote Desktop per Linux (Beta)

Google ha ufficialmente rilasciato Chrome Remote Desktop per gli utenti Linux, il tutto accompagnato da istruzioni dettagliate per installare e configurare il programma attraverso l’Help Center. Su Linux era già disponibile da tempo l’assistenza remota tramite login con password PIN, ma ora, dopo una lunga attesa, è finalmente arrivato il supporto completo al desktop remoto. Chrome Remote Desktop è disponibile inoltre per dispositivi Windows, OS X, Chrome OS, Android e iOS. Il lancio dell’app per Linux è stato ufficialmente annunciato da Natalie Wong, Google Community Specialist, nei Google Product Forums. “Siamo entusiasti di annunciare il supporto ufficiale a Linux in Chrome Remote Desktop con le indicazioni passo-passo all’interno del nostro articolo dell’Help Center linkato qui“, ha scritto Wong. “Potete trovare le istruzioni sotto Set up Chrome Remote Desktop > Enable remote access > Linux (Beta).” 

Approfondisci su www.tuttoandroid.net/news/google-chrome-remote-desktop-linux-beta-204324/

fonte http://www.tuttoandroid.net/


Deepin 2014, distro Linux in italiano bella e funzionale

 uscita nelle scorse ore Deepin 2014, nuova versione di una distribuzione Linux basata su Ubuntu 14.04 LTS. Si tratta di un sistema operativo che cerca leggerezza e modernità, il cui motto è in un certo senso “basato su HTML5”.

Come con altre distribuzioni, Ubuntu in particolare, l’idea è di dare all’utente un sistema operativo pronto all’uso e semplice da usare. Ecco perché l’ambiente desktop è completato anche da software multimediali, servizi per l’installazione di software e altri strumenti. Il risultato è un desktop molto bello e funzionale, dall’aspetto moderno che, almeno a prima vista, non spaventerà gli utenti meno esperti.

Tra le novità più interessanti di Deepin 2014 c’è senz’altro il fatto che questa nuova versione è già tradotta in italiano. Un risultato notevole a cui ha contribuito anche Massimo Antonio Carofano, il manager italiano che ci ha contatti a riguardo.

Lo sforzo di traduzione ha contribuito molto al successo di Deepin Project: questa distribuzione è al primo posto tra gli utenti cinesi, ma è stata scaricata milioni di volte in tutto il mondo. Al momento esiste in dieci lingue diverse, e ce ne sono altre 67 in arrivo.

Chi volesse provare Deepin o saperne un po’ di più può farlo tramite il gruppo Facebooko la pagina Google+.

fonte http://www.tomshw.it/


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