Tag: mammiferi

Dell si rafforza nell’open networking basato su Linux

Dell e VMware hanno ampliato la propria partnership per fornire soluzioni capaci di accelerare la virtualizzazione della rete e l’open networking nel software-defined data center.

La collaborazione comprende una serie di nuove soluzioni per aziende mid-market, largeenterprise e service provider, ed è supportata da un go-to-market congiunto, un’architettura di riferimento certificata e un accordo di distribuzione globale.

Switch Dell PowerEdge M1000e

Allo stesso tempo, Dell e VMware collaborano con Cumulus Networks per offrire la piattaforma di virtualizzazione di rete VMware NSX con Cumulus Linux su switch di rete Dell. Inoltre Dell mette a disposizione una soluzione di infrastruttura convergentetestata e certificata per il mid-market che integra VMware NSX.

In pratica, le tre società si sono proposte di  mettere a disposizione delle aziende una soluzione pre-configurata, disponibile tramite Dell e i suoi partner, che combina VMware NSX con Cumulus Linux sugli switch Dell Networking. Questa soluzione, è lìobiettivo di Dell, si prefigge di aiutare le aziende e i service provider nel disporre di una gestione e di provisioning per tutto l’ambiente di rete del data center, fisico e virtuale, e ad accelerare l’implementazione di nuove applicazioni.

Le aziende prevedono che i clienti godranno di benefici quali:

  • migrazione da soluzioni di rete chiuse e proprietarie a un networking flessibile, aperto, semplice e agile;
  • tempi rapidi di provisioning di reti e servizi per accelerare l’implementazione delle applicazioni;
  • sfruttamento di virtualizzazione, isolamento e segmentazione della rete per implementare il multi-tenancy di client e applicazioni;
  • connessione dei workload fisici con reti virtuali;
  • miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio individuando e isolando automaticamente i flussi specifici per applicazione;
  • micro-segmentazione per integrare la sicurezza nei data center.

L’infrastruttura convergente di Dell include lo chassis server blade Dell PowerEdge M1000e, lo switch blade Dell Networking 10/40GbE MXL, lo switch S4810 Top of Rack e gli switch fabric S6000, oltre agli array Dell Storage iSCSI. Per semplificare l’implementazione, Dell e VMware forniscono anche una  architettura di riferimentocertificata.

via http://www.tomshw.it/


Oracle Linux 7 fa il suo debutto

Oracle Linux 7 si fonda sulla recente rinnovata distribuzione Red Hat Enterprise Liniux 7: analogie e differenze

Il lancio di Oracle Linux 7 permette agli utenti di disporre di una distribuzione di Linux di livello enterprise . Oracle Linux 7 si fonda sulla recente rinnovata distribuzione Red Hat Enterprise Linux 7. Proprio da RHEL 7 Oralce Linux eredita molte delle nuove funzionalità , anche se non si tratta di un clone puro e semplice. Una delle principali nuove caratteristiche di RHEL 7 è l’utilzzo di default del formato file XFS , che permette al file system di scalare fino a 500 Terabyte. Anche Oracle Linux 7 supporta XFS, ma Oracle integra i supporto del file system Btrfs. Btrfs è un file system Linux che ha avuto le sue origini in Oracle.

Con RHEL l’unico hypervisor supportato per la virtualizzazione è Kernel-mode Virtual Machine (KVM) . Red Hat ha lasciato cadere il supporto dell’hypervisor open source Xen con la versione 6 di RHEL apparsa a fine 2010. Invece Oracle Linux 7 mantiene il supporto per Xen che è la piattaforma tecnologica di virtualizzazione primaria per Oracle. Oracle Linux 7 prevede anche il supporto di Linux Containers (LXC) oltre che quello per il progetto open source di container che prende il nome di Docker e ha al suo fondamento LXC.

differenze di costo Oracle prevede il pagamento a parte del supporto. Ma un versione piena compilata di Oracle Linux 7 è disponibile per chiunque per un uso a suo piacimento e non richiede esborsi a favore di Oracle. RHEL è una distribuzione di Linux per le aziende con pieno supporto. D’altra parte Oracle Linux non è l’unica distribuzione del sistema operativo che si basa su RHEL 7 .

Anche la versione del comunitario CentOS che ha debuttato agli inizi di luglio si basa su RHEL 7. D’altra parte Oracle Linux e CentOS seguono strade separate, anzi di solito gli aggiornamenti di Oracle escono prima di quelli di CentOS , anche se non è stato questo il caso con la versione 7. Non c’è scontro sulla gratuità del software . Infatti Oracle Linux ad esempio nel caso di un’organizzazione che possiede mille server , ma necessita del supporto solo per un centinaio ,paga solo per quel centinaio. Gli altri 900 possono utilizzare il medesimo codice di Oracle Linux senza pagare il supprto a Oracle.

L’ingresso di Oracle nella distribuzione Linux risale al 2006. Oracle Linux ora è al centro dei sistemi ingegnerizzati della classe Exa che guidano la formazione di punta dell’hardware server della società. Il più recente annuncio è la database machine Exadata X4-8. Secono dati comunicati da Oracle sono oltre 12 mila i clienti che usufruiscono del supporto di Oracle Linux oltra a quelli che fanno uso dei sistemi e ingegnerizzati.


Darksiders potrebbe approdare su Linux

Un’immagine pubblicata di recente sulla pagina Facebook ufficiale della serieDarksiders, farebbe intendere che il titolo sia in procinto di uscire anche su Linux.

La schermata che potete vedere qui sotto, infatti, comprende le parole “Darksiders Linux” (visibili in alto). Un indizio apparentemente chiaro delle intenzioni del team.

Sviluppato da Vigil Games, Darksiders è stato rilasciato nel 2010 per PS3, Xbox 360 e PC. Al momento la serie è in fase di stallo, ma Nordic Games sembra intenzionata a portarla avanti.

Restate con noi per i futuri aggiornamenti sulla vicenda.

Via Polygon.

fonte: http://www.vg247.it/


Legge elettorale, ecco il futuro post-Italicum: arriva da Linux

Bologna, 29 giu. (LaPresse) – Non un singolo voto, ma una gerarchia di preferenze. E’ così che funziona la legge elettorale di Debian, una delle distribuzioni Linux più diffuse del mondo. La comunità che sviluppa il software si è data una costituzione e una serie di istituzioni interne per governare quella che a tutti gli effetti sembra una repubblica del volontariato. La regola fondamentale infatti è che chi fa parte del progetto contribuisce a titolo volontario e non ne ottiene alcuna remunerazione. A raccontare il mondo Debian dall’interno è Stefano Zacchiroli, che n’è stato per tre anni project manager. “Ora sono tornato soldato semplice – dice -. Dopo un po’ bisogna passare la mano e tornare a zappare la terra”. Trentaquattro anni, insegna informatica teorica all’università a Parigi. Siamo all’Hackingmeeting, il raduno delle controculture digitali, che quest’anno si è svolto al centro sociale XM24 di Bologna.

LA LEGGE ELETTORALE. In Debian, racconta, il presidente della repubblica è il project leader. E per eleggerlo si usa un sistema piuttosto peculiare. Sulla scheda (ovviamente virtuale) non si esprime una sola scelta ma una gerarchia di preferenze. Del tipo: “Tizio è il mio preferito, subito dopo viene Caio. E Sempronio proprio non lo voglio, piuttosto mi astengo”. Poi un algoritmo elabora il risultato del voto, che esprime quanto di più aderente si può ottenere alla volontà collettiva della comunità.

LA DEMOCRAZIA DEL FARE. Nel progetto non c’è una piramide gerarchica. Il project manager ha l’ultima parola su tutto quello che riguarda il pacchetto di cui è responsabile (nel caso del browser, per esempio, la scelta della hompepage di default o delle opzioni di privacy predefinite). E non esistono figure superiori che possano imporgli qualcosa. L’unico modo che ha chi contesta una sua scelta di ottenere un cambio di direzione è quello di assumersi l’onere dell’intero pacchetto e di fare in prima persona il lavoro necessario. E’ la ‘do-ocracy’, cioè ‘il governo del fare’.

 

CONQUISTARE LA CITTADINANZA. Ma la cittadinanza non è scontata. Conquista il diritto di voto solo chi contribuisce fattivamente allo sviluppo di Debian. Non solo, ma deve anche condividere i valori fondamentali del progetto, a partire dalla difesa del software libero. “Qualche anno fa – racconta Zacchiroli – tra il ’98 e il ’99 una parte crescente degli sviluppatori cominciò a dirsi favorevole all’introduzione di software commerciali nella distribuzione. La situazione era pericolosa perché un voto assembleare avrebbe potuto rovesciare i principi del progetto. Il project leader allora sospese l’ingresso di nuovi sviluppatori, che fu ripreso solo dopo quasi un anno, con l’introduzione di regole più stringenti: da allora chi entra in Debian deve anche dimostrare un forte commitment verso il free software”.

UN MIGLIAIO DI SVILUPPATORI NEL MONDO. Attualmente il progetto Debian conta circa un migliaio di sviluppatori in tutto il mondo, la maggior parte dei quali concentrata tra Stati Uniti ed Europa. E’ il sisema operativo in assoluto più utilizzato sui server destinati ad ospitare siti internet. “Il nostro lavoro – spiega ancora l’esperto – raggiunge un numero di persone molto più ampio dei nostri utenti diretti”. Delle circa 240 distribuzioni Linux principali attualmente disponibili, approssimativamente la metà è derivata da Debian. Ubuntu, per esempio, che è di gran lunga la più nota e diffusa, è composta all’80% di pacchetti Debian senza modifiche, al 10% di software Debian modificato e solo per un altro 10% di pacchetti realizzati nativamente per Ubuntu.

fonte:http://www.lapresse.it/


Age of Wonders 3 in arrivo su Linux

Age-of-Wonders-3

Un altro grande titolo è in arrivo su Linux. Questa volta si tratta di Age of Wonders 3 sviluppato da Triumph Studios inizialmente per Windows. Gli sviluppatori stanno già lavorando al porting da qualche tempo e lo hanno dichiarato ufficialemente nel forum del gioco presente su Steam.

Age of Wonders 3 è il quarto capitolo di una saga di videogiochi di strategia a turni. Il titolo è ambientato in un universo medievale dove potrete incontrare draghi, maghi e altre creature. Dunque gli amanti del genere strategico troveranno pane per i loro denti.

Noi non vediamo l’ora di goderci il titolo sulla nostra distribuzione appena verrà rilasciata la prima release per Linux. Per il momento Age of Wonders 3 è disponibile su Steam per 40 euro ma non è da escludere qualche sconto al momento del lancio del titolo sul sistema operativo del pinguino.

Fonte:http://www.oneopensource.it/


Immagine di Linux Ubuntu: l’Università degli Studi di Milano spiega cos’ha in comune coi mammiferi

inCondividi 1 Marco Gherardi ha guidato uno studio sull’evoluzione che paragona la crescita delle masse dei mammiferi ai pacchetti di Ubuntu, la popolare distribuzione di Linux. Cos’hanno in comune il software libero e gli animali? Due leggi che determinano lo sviluppo, stando alla ricerca che l’Università degli Studi di Milano ha pubblicato sullo PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) statunitense. La fisica dei sistemi complessi può spiegare entrambi i fenomeni che riguardano le taglie con le medesime equazioni matematiche. In pratica, la squadra di Gherardi è riuscita a individuare delle analogie che permetteranno – osservando la “crescita” delle dimensioni in byte dei pacchetti di Ubuntu – uno studio più approfondito dell’aumento delle masse dei mammiferi, che è molto difficile soprattutto sulle specie estinte. Ecco perché dei fisici hanno iniziato a studiare lo sviluppo di Linux… e i risultati hanno ottenuto una rilevanza mondiale nella comunità scientifica. Oltre tremila pacchetti osservati rispettano le stesse leggi matematiche degli elefanti. Sì, perché le masse corporee degli animali subiscono dei cambiamenti moltiplicativi esattamente come i componenti di Linux. Grazie agli algoritmi computati, i ricercatori possono predire quali pacchetti aumenteranno di cinque megabyte in altrettanti anni: è curioso che l’analisi abbia riguardato proprio Ubuntu, che mutua i nomi in codice dei rilasci dagli animali. Purtroppo, la versione 6.10 – Edgy Eft, rilasciata nell’ottobre del 2006 – non è stata dedicata agli elefanti, ma a un rettile e chissà cosa scoprirebbero sul kernel.


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