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Oracle Linux 7 fa il suo debutto

Oracle Linux 7 si fonda sulla recente rinnovata distribuzione Red Hat Enterprise Liniux 7: analogie e differenze

Il lancio di Oracle Linux 7 permette agli utenti di disporre di una distribuzione di Linux di livello enterprise . Oracle Linux 7 si fonda sulla recente rinnovata distribuzione Red Hat Enterprise Linux 7. Proprio da RHEL 7 Oralce Linux eredita molte delle nuove funzionalità , anche se non si tratta di un clone puro e semplice. Una delle principali nuove caratteristiche di RHEL 7 è l’utilzzo di default del formato file XFS , che permette al file system di scalare fino a 500 Terabyte. Anche Oracle Linux 7 supporta XFS, ma Oracle integra i supporto del file system Btrfs. Btrfs è un file system Linux che ha avuto le sue origini in Oracle.

Con RHEL l’unico hypervisor supportato per la virtualizzazione è Kernel-mode Virtual Machine (KVM) . Red Hat ha lasciato cadere il supporto dell’hypervisor open source Xen con la versione 6 di RHEL apparsa a fine 2010. Invece Oracle Linux 7 mantiene il supporto per Xen che è la piattaforma tecnologica di virtualizzazione primaria per Oracle. Oracle Linux 7 prevede anche il supporto di Linux Containers (LXC) oltre che quello per il progetto open source di container che prende il nome di Docker e ha al suo fondamento LXC.

differenze di costo Oracle prevede il pagamento a parte del supporto. Ma un versione piena compilata di Oracle Linux 7 è disponibile per chiunque per un uso a suo piacimento e non richiede esborsi a favore di Oracle. RHEL è una distribuzione di Linux per le aziende con pieno supporto. D’altra parte Oracle Linux non è l’unica distribuzione del sistema operativo che si basa su RHEL 7 .

Anche la versione del comunitario CentOS che ha debuttato agli inizi di luglio si basa su RHEL 7. D’altra parte Oracle Linux e CentOS seguono strade separate, anzi di solito gli aggiornamenti di Oracle escono prima di quelli di CentOS , anche se non è stato questo il caso con la versione 7. Non c’è scontro sulla gratuità del software . Infatti Oracle Linux ad esempio nel caso di un’organizzazione che possiede mille server , ma necessita del supporto solo per un centinaio ,paga solo per quel centinaio. Gli altri 900 possono utilizzare il medesimo codice di Oracle Linux senza pagare il supprto a Oracle.

L’ingresso di Oracle nella distribuzione Linux risale al 2006. Oracle Linux ora è al centro dei sistemi ingegnerizzati della classe Exa che guidano la formazione di punta dell’hardware server della società. Il più recente annuncio è la database machine Exadata X4-8. Secono dati comunicati da Oracle sono oltre 12 mila i clienti che usufruiscono del supporto di Oracle Linux oltra a quelli che fanno uso dei sistemi e ingegnerizzati.


Remake di Grim Fandango confermato per PC, Mac e Linux

Lo studio fondato da Tim Schafer ha annunciato via Twitter le versioni PC, Mac e Linux del remake di Grim Fandango, le quali quindi si aggiungeranno alle già annunciate versioni per PS4 e PS Vita. Il remake di Grim Fandango era stato rivelato in occasione del media briefing PlayStation pre-E3.

Grim Fandango

Schafer aveva già fatto sapere che la sua software house sta riscrivendo da zero Grim Fandango, in modo da renderlo perfettamente aderente alle caratteristiche delle piattaforme moderne.

Per il momento, tuttavia, non ci sono dettagli concreti sulla versione moderna della celebre avventura grafica LucasArts, ma ci si possono aspettare grafica ed effetti sonori potenziati e, con un po’ di ottimismo, anche dei contenuti inediti.

La stessa Double Fine ha recentemente rilasciato un mini-documentario attraverso il quale lo stesso Schafer spiega come Grim Fandango è diventato una leggenda.

fonte http://www.gamemag.it/


Zorin OS, il sistema ideale per sostituire Windows XP

Abbiamo già detto che l’8 aprile 2014 fermerà supporto di Windows XP, che significa lo stop degli aggiornamenti di sicurezza.
Abbiamo parlato delle precauzioni che bisogna prendere se si vuol continuare a usare Windows XPconsigliando però di non farlo e cambiare sistema operativo.
Se si può l’ideale per chi usa XP è installare Windows 7, ma se si ha un PC vecchio oppure non si vuol pagare una nuova licenza di Windows allora potrebbe essere il momento ideale di provare una distribuzione Linux.
Zorin OS potrebbe essere il sistema ideale per sostituire Windows XP senza cambiare abitudini

Zorin OS è una distribuzione Linux che cerca di somigliare di più a Windows, non tanto per interfaccia grafica, ma per usabilità.
Basato su Ubuntu, la distro Linux più popolare, è stato progettato appositamente per gli utenti Windows che devono abbandonare XP.
Zorin OS è tra le versioni Linux più semplici da imparare e facili da usare e si può installare accanto a XP, subito, senza pagare nulla ed in modo assolutamente indolore.
Esso permette anche di eseguire i programmi Windows su Linux con gli emulatori WINE e PlayOnLinux.

L’installazione di Zorin OS è abbastanza semplice, soprattutto se si desidera sostituire XP con Linux.
Con un’installazione dual-boot si potrà sempre tornare a Windows XP senza problemi e senza perdere nulla.
Poiché Zorin OS è basato su Ubuntu, creare una configurazione dual-boot è davvero semplice e guidato, l’importante è che si abbia spazio sul disco per creare una nuova partizione.
Il primo passo per l’installazione di Zorin OS è quello di scaricare il file ISO, masterizzarlo su un CD e avviare il PC da CD.
Si può anche mettere la ISO su una penna USB usando un programma come Unetbootin
Dall’avvio iniziale del sistema si può scegliere di usare live Zorin OS senza installarlo (ideale per vederlo in anteprima) o di installarlo.
Seguire la procedura guidata facendo attenzione a non eliminare l’installazione esistente di Windows.
In caso di dubbi si può cercare una qualsiasi guida di installazione come questa in italiano.

Zorin OS, come già scritto, è stato progettato per rimanere più familiare possibile agli utenti di XP, senza però copiarne palesemente l’aspetto grafico.
In basso a sinistra c’è l’icona Z che funziona come il pulsante “Start” di XP e dà accesso ai programmi installati.
Sulla parte inferiore del desktop c’è la barra delle applicazioni mentre in basso a destra c’è l’orologio e le altre icone di notifica.
con un doppio clic sull’icona si può aprire l’esplora file simile a quello di Windows.
L’esploratore di file in Zorin OS utilizza un tema che ricorda molto quello dei sistemi Microsoft.
Sulla colonna a sinistra ci sono le cartelle principali, la lista di dischi collegati e le risorse di rete.
Il riquadro di destra mostra invece i file e le cartelle.
si possono visualizzare le icone come elenco o in una griglia.

Per installare programmi Windows scaricati da Internet, si deve aprire la cartella Download, cliccarci sopra col tasto destro del mouse, selezionare “Apri con” e poi scegliere Wine.
Come accennato sopra, Wine è il programma che emula Windows sotto Linux.
Quasi tutti i programmi per PC dovrebbero funzionare, tranne Office che però può essere sostituito efficacemente da LibreOffice.
Per eseguire un programma Windows installato si può cliccare sull’icona Z e poi su Altro per trovare l’elenco dei programmi installati tramite WINE.

Ricordo comunque che per ogni programma per PC Windows, ne esiste uno simile, gratuito, per Linux.
In un altro articolo sono segnati alcuni dei migliori programmi Windows per PC Linux che funzionano anche con Zorin OS.

Nel complesso, Zorin OS riesce a fare il passaggio da Windows a Linux un più facile di quanto si poteva pensare.
L’interfaccia utente è stata progettata per essere familiare agli utenti Windows e l’inclusione di WINE permette di usare i programmi di XP senza problemi.
Le differenze tra i due sistemi operativi sono molto profonde, ma non vengono in superficie e gli utenti potranno impararle col tempo e con l’esperienza durante l’uso quotidiano del computer.
Non si è obbligati a imparare i fondamenti di Linux (anche se è fortemente consigliato) e per ogni problema si potranno cercare guide su internet.

Se non è possibile o non si vuole usare una versione più recente di Windows, piuttosto che rimanere limitati ed esposti ad ogni pericolo in rete con XP, vale la pena fare un tentativo conZorin OS che funziona bene anche su vecchi computer e netbook.

fonte http://www.navigaweb.net/


ALTERNATIVA A SHAZAM O SOUNDHOUND PER LINUX?

In questa guida vedremo come utilizzare Midomi, servizio web che ci consente di avere una valida alternativa a Shazam o SoundHound in Linux.

Tra le tante applicazioni che troveremo a breve disponibili per Ubuntu Touch troviamo ancheEyrie Music Identifier, interessante app in grado di offrirefunzionalità simili a Shazam a SoundHound.
Attraverso Eyrie Music Identifier potremo avere informazioni dettagliate sul brano che siamo ascoltando alla radio, tv, ecc, funzionalità che possiamo avere anche nella nostra distribuzione Linux grazie al servizio web denominato Midomi.


Midomi è un motore di ricerca musicale che dispone di caratteristiche molto simili a Shazam o SoundHound consentendoci di poter avere informazioni dettagliate sul brano in ascolto in tv, autoradio oppure semplicemente canticchiandolo con la nostra voce.

Importante caratteristica di Midomi è la possibilità di avere informazioni sul titolo del brano, autore, album ecc del brano in ascolto il tutto direttamente dal nostro browser senza installare applicazioni, o altro. Per poter funzionare, il nostro browser deve disporre del plugin Adobe Flash Player,consiglio inoltre di impostare l’avvio automatico del microfono in Midomi operando sulle impostazioni del plugin proprietario di Adobe collegandoci in questa pagina.

In alternativa a Midomi possiamo utilizzare Picard, software open source (incluso nei repository delle principali distribuzioni Linux) dedicato alla gestione di tag in file audio interagendo con il database di MusicBrainz. Picard ci consente di poter integrare i tag nei nostri file audio semplicemente analizzando il file audio, funzionalità simile a Shazam o SoundHound, basta registrare anche pochi secondi del brano da analizzare ad esempio con l’applicazione Audio Recorder, ed analizzare il file con MusicBrainz Picard, questo ci fornirà dettagli sull’artista, titolo, album ecc come Shazam o SoundHound.

fonte:http://www.lffl.org/


SCREENFETCH E 2048 QT APPRODANO NEI REPOSITORY UFFICIALI DI UBUNTU 14.10 UTOPIC

Approdano nei repository ufficiali di Ubuntu 14.10 Utopic Unicorn la nuova versione 3.5.0 di ScreenFetch e il famoso game 2048 con interfaccia grafica Qt.

 

screenfetch
Continua lo sviluppo di Ubuntu 14.10 Utopic Unicorn, release che sarà disponibile sia nella ISO con Unity 7.2 che nella versione Ubuntu Next con il nuovo Unity 8 e server grafico MIR (che possiamo già scaricare / testare grazie alla Daily Build disponibili in questa pagina). Oltre a varie correzioni di bug, nella versione in fase di sviluppo troviamo numerosi aggiornamenti e l’introduzione di nuove applicazioni e game come il toolScreenFetch e 2048 Qt. ScreenFetch è un semplice tool open source attraverso il quale potremo avere informazioni sulla nostra distribuzione e sistema direttamente da terminale con incluso anche un bellissimo logo ASCIIche raffigura la nostra distribuzione Linux. Gli ultimi aggiornamenti di ScreenFetch ha introdotto il supporto per Antergos, NetBSD e perfino Windows 8.1 grazie al tool Cygwin e correzioni varie.


Finalmente possiamo installare facilmente ScreenFetch in Debian, Ubuntu e derivate grazie all’introduzione del tool nei repository ufficiali di Ubuntu 14.10 Utopic e versioni successive e Debian Sid.

Per installare ScreenFetch in Ubuntu 14.04 e versioni precedenti basta scaricare il pacchetto deb disponibile in questa pagina oppure possiamo installare il tool “manualmente” seguendo questa guida (consigliato).

Per installare ScreenFetch in Ubuntu 14.10 e versioni successive basta digitare:

sudo apt-get install screenfetch 

In concomitanza con l’arrivo di ScreenFetch è approdato nei repository ufficiali di Debian 8.0 Jessie e Sid ed Ubuntu 14.10 Utopic il nuovo 2048-Qt, famoso rompicapo realizzato da un developer italiano disponibile anche nella versione “offline” per Linux, oppure al versione da riga di comando denominata 2048.c oMacht.

2048 Qt

Per installare 2048 Qt in Debian 8 / Sid e Ubuntu 14.10 e release successive basta digitare da terminale:

sudo apt-get install 2048-qt

fonte http://www.lffl.org/


Legge elettorale, ecco il futuro post-Italicum: arriva da Linux

Bologna, 29 giu. (LaPresse) – Non un singolo voto, ma una gerarchia di preferenze. E’ così che funziona la legge elettorale di Debian, una delle distribuzioni Linux più diffuse del mondo. La comunità che sviluppa il software si è data una costituzione e una serie di istituzioni interne per governare quella che a tutti gli effetti sembra una repubblica del volontariato. La regola fondamentale infatti è che chi fa parte del progetto contribuisce a titolo volontario e non ne ottiene alcuna remunerazione. A raccontare il mondo Debian dall’interno è Stefano Zacchiroli, che n’è stato per tre anni project manager. “Ora sono tornato soldato semplice – dice -. Dopo un po’ bisogna passare la mano e tornare a zappare la terra”. Trentaquattro anni, insegna informatica teorica all’università a Parigi. Siamo all’Hackingmeeting, il raduno delle controculture digitali, che quest’anno si è svolto al centro sociale XM24 di Bologna.

LA LEGGE ELETTORALE. In Debian, racconta, il presidente della repubblica è il project leader. E per eleggerlo si usa un sistema piuttosto peculiare. Sulla scheda (ovviamente virtuale) non si esprime una sola scelta ma una gerarchia di preferenze. Del tipo: “Tizio è il mio preferito, subito dopo viene Caio. E Sempronio proprio non lo voglio, piuttosto mi astengo”. Poi un algoritmo elabora il risultato del voto, che esprime quanto di più aderente si può ottenere alla volontà collettiva della comunità.

LA DEMOCRAZIA DEL FARE. Nel progetto non c’è una piramide gerarchica. Il project manager ha l’ultima parola su tutto quello che riguarda il pacchetto di cui è responsabile (nel caso del browser, per esempio, la scelta della hompepage di default o delle opzioni di privacy predefinite). E non esistono figure superiori che possano imporgli qualcosa. L’unico modo che ha chi contesta una sua scelta di ottenere un cambio di direzione è quello di assumersi l’onere dell’intero pacchetto e di fare in prima persona il lavoro necessario. E’ la ‘do-ocracy’, cioè ‘il governo del fare’.

 

CONQUISTARE LA CITTADINANZA. Ma la cittadinanza non è scontata. Conquista il diritto di voto solo chi contribuisce fattivamente allo sviluppo di Debian. Non solo, ma deve anche condividere i valori fondamentali del progetto, a partire dalla difesa del software libero. “Qualche anno fa – racconta Zacchiroli – tra il ’98 e il ’99 una parte crescente degli sviluppatori cominciò a dirsi favorevole all’introduzione di software commerciali nella distribuzione. La situazione era pericolosa perché un voto assembleare avrebbe potuto rovesciare i principi del progetto. Il project leader allora sospese l’ingresso di nuovi sviluppatori, che fu ripreso solo dopo quasi un anno, con l’introduzione di regole più stringenti: da allora chi entra in Debian deve anche dimostrare un forte commitment verso il free software”.

UN MIGLIAIO DI SVILUPPATORI NEL MONDO. Attualmente il progetto Debian conta circa un migliaio di sviluppatori in tutto il mondo, la maggior parte dei quali concentrata tra Stati Uniti ed Europa. E’ il sisema operativo in assoluto più utilizzato sui server destinati ad ospitare siti internet. “Il nostro lavoro – spiega ancora l’esperto – raggiunge un numero di persone molto più ampio dei nostri utenti diretti”. Delle circa 240 distribuzioni Linux principali attualmente disponibili, approssimativamente la metà è derivata da Debian. Ubuntu, per esempio, che è di gran lunga la più nota e diffusa, è composta all’80% di pacchetti Debian senza modifiche, al 10% di software Debian modificato e solo per un altro 10% di pacchetti realizzati nativamente per Ubuntu.

fonte:http://www.lapresse.it/


Age of Wonders 3 in arrivo su Linux

Age-of-Wonders-3

Un altro grande titolo è in arrivo su Linux. Questa volta si tratta di Age of Wonders 3 sviluppato da Triumph Studios inizialmente per Windows. Gli sviluppatori stanno già lavorando al porting da qualche tempo e lo hanno dichiarato ufficialemente nel forum del gioco presente su Steam.

Age of Wonders 3 è il quarto capitolo di una saga di videogiochi di strategia a turni. Il titolo è ambientato in un universo medievale dove potrete incontrare draghi, maghi e altre creature. Dunque gli amanti del genere strategico troveranno pane per i loro denti.

Noi non vediamo l’ora di goderci il titolo sulla nostra distribuzione appena verrà rilasciata la prima release per Linux. Per il momento Age of Wonders 3 è disponibile su Steam per 40 euro ma non è da escludere qualche sconto al momento del lancio del titolo sul sistema operativo del pinguino.

Fonte:http://www.oneopensource.it/


Homefront: The Revolution verrà rilasciato anche per Linux

Linux

homefrontIl nuovo titolo tripla A di Crytek, Homefront: The Revolution, verrà rilasciato in contemporanea anche per Linux. Si tratta di una grande notizia per il mondo del gaming su Linux. Infatti Crytek è una della case videoludiche più popolari e dopo aver rilasciato il suo motore grafico su Steam, disponibile anche per il sistema del pinguino, ci aspettiamo molti nuovi titoli indie sviluppati con ilCryEngine.

Homefront: The Revolution è uno sparatutto ambientato in un mondo dove gli Stati Uniti hanno subito un invasione militare, noi siamo nella resistenza e dobbiamo riconquistare il paese. Il titolo verrà rilasciato, oltre per Linux, anche per Windows, Mac OS X e per console di nuova generazione.Questo è il primo titolo per Linux realizzato con il CryEngine, speriamo cheHomefront: The Revolution sia d’esempio anche per gli sviluppatori indipendenti e che incentivi i porting su Linux di altri titoli. Noi non vediamo l’ora che il gioco venga rilasciato.

fonte

http://www.oneopensource.it/


MouseCraft in rotta verso PC, Linux, Mac e PlayStation

Lo studio indipendente Crunching Koalas ha annunciato che il suo puzzle game MouseCraft uscirà il prossimo 8 giugno.

Descritto come “un mix fra Lemmings e Tetris” dagli sviluppatori, il gioco promette una modalità singleplayer che impegnerà dalle 6 alle 8 ore di tempo per essere completata, con 80 livelli da esplorare.

Attualmente in Accesso Anticipato su Steam, al lancio il gioco sarà disponibile per PC, Mac, Linux, PlayStation 3, PlayStation 4 e PS Vita.

eurogamer.it


Valve spedisce ai tester le Steam Machine in casse di legno

“Nel fine settimana Valve ha spedito ai tester
selezionati i primi prototipi di Steam Machine.
È, inoltre, adesso possibile scaricare il nuovo
SteamOS.”
Nel fine settimana Valve ha spedito i primi
prototipi di Steam Machine a coloro che sono
stati selezionati per il beta test. Se
esteriormente lo chassis non è molto differente
da quello che ci aspettavamo , la compagnia di
Bellevue ha inserito le nuove macchine da gioco
all’interno di eleganti casse di legno , con tanti
riferimenti al mondo Valve e ai suoi giochi.
Nella parte superiore del case si trovano 300
fori per la ventilazione, mentre una piccola
parte accoglie il nome del tester selezionato.
Una confezione molto creativa, quindi, mentre il
sistema potrebbe variare esteriormente anche in
maniera significativa con le unità definitive che
raggiungeranno i negozi l’anno prossimo.
Come promesso , inoltre, Valve ha reso
disponibile pubblicamente il nuovo SteamOS . Il
nuovo sistema operativo basato su Linux pesa
960MB e può essere utilizzato solo con le
Steam Machine, “a meno che tu non sia un
intrepido hacker di Linux”, dice la stessa Valve.
È online una FAQ con tutte le informazioni
necessarie all’installazione di SteamOS. Valve
chiarisce che si tratta di una derivazione di
Debian Linux, con la prima versione basata su
Debian 7.1. L’installazione di SteamOS
cancellerà tutti gli altri contenuti presenti sul
sistema. Inoltre, è compatibile solo con
hardware Nvidia, mentre i driver per le GPU
AMD e Intel sono ancora in fase di sviluppo e
affinamento. Il sistema operativo si aggiorna
automaticamente nel momento in cui sono
disponibili nuove versioni.


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